A.DI.M. Onlus (Associazione Diabetici Matera) ha inviato una lettera aperta in attesa di risposte alle problematiche sollevate in 4^ Commissione regionale.
Quando si parla di diabete mellito in molti convegni nella regione Basilicata l’attenzione si concentra puntualmente sulla prevenzione che probabilmente deve mettere in campo professionalità e strategie più adeguate, considerato che obesità e diabete mellito sono in costante aumento. Lo confermano i dati epidemiologici pubblicati recentemente dall’ Italian Barometer Diabetes Observatory (Ibdo) Foundation, realizzato in collaborazione con Istat. E’ il caso di ricordare secondo recenti studi che anche l’inquinamento ambientale (insieme alle abitudini alimentari e lo stile di vita) è responsabile con gli “interferenti endocrini” del notevole incremento di obesità e diabete. Ma se l’epidemiologia e la prevenzione sono obiettivi importanti, non solo di queste bisogna preoccuparsi. L’Associazione A.DI.M. Onlus vuole concentrare anche l’attenzione sulle 42.600 persone con diabete mellito dichiarato, in particolare dell’assistenza di quelle che risiedono a Matera e provincia. Recentemente l’A.DI.M. Onlus in una audizione in IV Commissione della Regione ha evidenziato “l’inappropriatezza” di alcune deliberazioni della direzione dell’ASM che hanno portato a confusione fra l’identità di ospedale e quella di territorio, a piante organiche poco veritiere, al ridimensionamento e poi cancellazione nell’atto aziendale della struttura di Diabetologia dell’Ospedale di Matera che tanto ha fatto per la cura del diabete. La nostra Associazione che è anche costituita da molti giovani con diabete di tipo 1 che utilizzano tecnologie moderne, sa bene che la cura del diabete mellito richiede professionalità specialistiche adeguate. Prossimamente non potremo più avvalerci dell’unico nostro esperto medico specialista di riferimento rimasto a Matera. Resterà un vuoto inaccettabile. E pensare che con i risparmi della cancellazione dell’ U. O. C. di diabetologia si vuole istituire una U.O.C. di un’altra disciplina: con quale logica? L’assessore Franconi al convegno dello scorso 29 giugno “ Modelli, strumenti e partnership per una migliore gestione della cronicità” ha espresso “la necessità di lanciare anche per le cronicità la sottoscrizione di un’intesa tra pazienti e sistema sanitario regionale come già esiste per la diabetologia; serve un’alleanza con il concorso delle associazioni”. L’assessore Franconi, lontana dalla realtà dell’ASM, forse si riferisce alle leggi regionali in materia, che di fatto non sono state applicate e quindi il sistema sanitario regionale nulla ha realizzato per la diabetologia. Anche la Direzione ASM nell’Atto Aziendale 2017 scrive di “partecipazione e coinvolgimento del volontariato nella programmazione e valutazione della qualità dei servizi”. Non è così perchè si continua con le solite metodologie, privilegi e con criteri che prescindono dai reali bisogni della popolazione e addirittura si ignorano le specificità indicate dai recenti nuovi Livelli di Assistenza. Certamente bisogna individuare sprechi e privilegi da correggere in interventi appropriati per un’utenza che ha più bisogno di personale sanitario, soprattutto nel territorio e meno ospedali. In sostanza si deve attuare un’assistenza sanitaria con i pazienti al centro del sistema. In tempi come questi di contrazione delle risorse serve un’amministrazione saggia e trasparente. L’ A.DI.M. Onlus rivendica il ruolo che le compete a partecipare attivamente alla governance per un miglioramento della qualità dei servizi assistenziali per la persona con diabete, secondo la legislazione vigente. L’A.DI.M. Onlus attende risposte chiare e responsabili alle disattenzioni esposte in sede di IV Commissione Regionale.
A.DI.M. Onlus (Associazione Diabetici Matera)