L’assessore alla salute e politiche della persona della Regione Basilicata e il Direttore generale del Dipartimento sono stati ascoltati sul piano operativo regionale per il recupero delle liste di attesa.
L’assessore alla salute e politiche della persona della Regione Basilicata e il Direttore generale del Dipartimento sono stati auditi in quarta Commissione consiliare in merito all’attuazione del Piano operativo regionale per il recupero delle liste d’attesa di cui alla DGR n. 487 del 22 luglio 2022.
Rispetto alla richiesta formulata dall’Unità di crisi sanitaria di costituire un tavolo tecnico, ai commissari è stato spiegato che il tavolo è già operativo, si sono tenute due riunioni nei primi giorni di agosto ed un terzo incontro si terrà la prossima settimana. Tavolo di lavoro che si occuperà di trovare, in un clima di fattiva collaborazione, una soluzione al problema legato ai tetti di spesa e adottare una pianificazione triennale per le attività di specialistica ambulatoriale delle strutture private. L’auspicio espresso è che al tavolo possa giungere dall’Unità di crisi una proposta che sia univoca.
Per quanto riguarda l’altra richiesta tesa alla revoca delle deliberazioni di Giunta regionale, la n. 481/2022 e la n. 482/2022 (rispettivamente per il 2019/2020/2021/2022), recanti la determinazione dei tetti di spesa per la specialistica ambulatoriale, è stato ribadito dall’Assessore e dal Direttore generale che si tratta di delibere pienamente “legittime”. Delibere messe in atto dalla Regione secondo iter già perseguiti nel passato per riportare la questione entro i criteri di legittimità indicati dal Consiglio di Stato e dal Tar Basilicata.Sottolineato, altresì, che il tetto generale è stabilito dal Decreto Balduzzi, tetto che non può essere superato.
Da parte della Commissione consiliare la precisazione che saranno audite anche le altre associazioni del settore e l’invito all’esponente del Governo regionale a prestare la dovuta attenzione al grave problema liste di attesaal fine di garantire a tutti i cittadini tempi di accesso alle prestazioni sanitarie certi e adeguati, ma anche ad altre questioni di grande delicatezza come la carenza di personale sanitario e dispositivi medici presso le diverse realtà regionali.