Mirella Liuzzi, Portavoce del M5S alla Camera dei Deputati, ha presentato un’interrogazione parlamentare chiedendo un intervento del Ministro della Salute per sventare il pericolo della chiusura di alcuni reparti dell’Ospedale di Villa d’Agri – così come deciso dalla Regione Basilicata – nel rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (LEA) dell’ampio bacino di utenti che usufruiscono dei servizi del nosocomio lucano.
E’ impensabile chiudere dei reparti ospedalieri in una zona isolata in termini di infrastrutture, e in cui si registrano continui casi di tumori e malattie, provocate con molta probabilità dall’attività estrattiva del petrolio che colpisce duramente l’ambiente e la salute dei cittadini della valle. Il Comitato “Uniti per la Val d’Agri” indica anche nella presenza del centro olio di Val d’Agri gestito dall’Eni un fattore determinante che non può essere trascurato nell’esaminare la chiusura dei reparti.
Il M5S, per mezzo della parlamentare pentastellata, denuncia da tempo le ingiustificabili sforbiciate dell’esecutivo a discapito della sanità lucana, tra queste il taglio di 23 milioni di euro dei complessivi 2,3 miliardi (della spesa del sistema sanitario nazionale) frutto dell’Intesa Stato-Regioni attuata attraverso l’approvazione del Decreto Legge Enti Locali.
E proprio per oggi è previsto l’incontro dei i rappresentati della Regione Basilicata con i Sindaci dei Comuni della Val d’Agri per affrontare la questione. A tal proposito commenta Liuzzi “Spero non sia la solita passerella volta a tranquillizzare una cittadinanza, già fortemente vessata, e stufa delle continue prese in giro. Con il diritto alla salute non si scherza. Un’unica e possibile risposta può essere accettata: l’Ospedale di Villa d’Agri resta così com’è”.