La malasanità in Italia è un problema piuttosto rilevante, con la relativa conseguenza di un numero di vittime di errori medici sempre molto elevato. Si registrano infatti ogni anno circa 35.000 richieste di risarcimento e si contano 300.000 cause pendenti nei confronti di strutture ospedaliere e sanitarie che erogano servizi sia in regime pubblico che privato.
Gli errori commessi sia dai professionisti del settore sanitario che dalle strutture stesse riguardano ogni genere di casi: dalle diagnosi sbagliate in fase di pronto soccorso, con conseguenti terapie non idonee, agli interventi chirurgici eseguiti non correttamente, dalla somministrazione di farmaci o anestetici in dose errata agli interventi di chirurgia plastica effettuati con tecniche non idonee o pericolose.
In tutte queste, e molte altre situazioni, è necessario rivolgersi a specialisti esperti e affidabili, come per esempio l’associazione Periplo Familiare, uno Studio Legale specializzato in Malasanità che da quasi 30 anni gestisce con estrema professionalità e attenzione ogni singolo caso di errore medico e sanitario.
Lo staff dello studio è costituito da esperti nel settore giuridico che provvedono a supportare il paziente e la famiglia nella scelta delle giuste disposizioni per ottenere il riconoscimento dell’errore medico e il relativo risarcimento.
Dove si verificano maggiormente gli errori medici e quali sono i più comuni
La malasanità nel nostro Paese è presente in tutte le regioni, tuttavia è possibile notare come una più elevata frequenza di casi si verifichi nell’area meridionale. Indicativamente, se al Nord si contano errori medici in una percentuale di poco superiore al 30%, nel meridione si arriva al 44,5%.
Gli errori commessi dai medici e dal personale sanitario o causati dalla una gestione non corretta della struttura riguardano ogni sorta di situazione, e possono avere come conseguenza il peggioramento delle condizioni del paziente, il verificarsi di lesioni o invalidità permanenti, fino ad arrivare al decesso.
Gli errori relativi ad interventi chirurgici riguardano la maggior parte dei casi (oltre il 38%), mentre le diagnosi non corrette arrivano al 20,7%. Seguono poi gli errori nella scelta della terapia o nella somministrazione dei farmaci, con una percentuale del 10,8%, e il verificarsi di infezioni e complicazioni (6,7%) a seguito di trattamenti o interventi eseguiti senza rispettare i protocolli.
Sia pure in percentuale inferiore, non manca il verificarsi di ulteriori casi, quali possono essere le cadute, le anestesie eseguite non correttamente e i problemi causati da un parto gestito con procedure errate o non indicate.
Secondo le ricerche effettuate ic ui risultati si possono osservare nell’infografica, gli errori medici più frequenti riguardano i reparti di ortopedia e traumatologia, seguiti dalla chirurgia generale, dagli interventi in pronto soccorso e dalla ginecologia.
La malasanità, oltre al disagio causato ai pazienti, provoca all’Italia enormi costi, sia da parte del servizio sanitario pubblico che delle strutture private, dovuti ai risarcimenti e alla necessità di mettere in atto terapie aggiuntive e degenze più lunghe.
Perché affidarsi ad uno studio legale specializzato
Le vittime di errori medici e sanitari hanno spesso difficoltà a far valere i propri diritti: per questo è importante di rivolgersi esclusivamente a uno studio legale specializzato in questo tipo di casistiche, come l’associazione Periplo Familiare.
I maggiori motivi di disagio riguardano la paura di non riuscire a provare di essere stati vittima di un errore o di non essere in grado di esprimere le proprie ragioni, così come di prendere decisioni errate o di non essere creduti.
Uno studio legale specializzato negli errori dovuti a malasanità si impegna prima di tutto ad ascoltare e comprendere le ragioni e i problemi dei propri assistiti, al fine di individuare quelli che sono le effettive conseguenze dovute a diagnosi, interventi o terapie errate, per poi procedere di conseguenza nella richiesta di risarcimento.
Chiedere assistenza legale in queste situazioni è molto importante: basti pensare che gli errori sanitari in Italia arrivano ad impattare sul tasso di mortalità con una media di 69,93 su un campione di 100 mila abitanti. Si tratta di decessi che avrebbero potuto essere evitati semplicemente adottando le procedure corrette.