La salute è un lusso: quando le malattie croniche diventano un problema sociale.
Exposanità e Cittadinanzattiva riaprono il dibattito sulle esigenze di cura dei malati cronici, che in Basilicata sono il 38,9% della popolazione. Artrosi o artrite e ipertensione le malattie che affliggono maggiormente i cittadini della regione
In Basilicata l’assistenza ad anziani e disabili è costata in media, alle famiglie che ne hanno fatto richiesta, 3.213,5€ all’anno mentre le visite specialistiche 1.534€
Bologna, marzo 2014 – Avere una o più patologie croniche o rare, o accudire una persona malata, è diventato oggi un lusso, perché i costi diretti ed indiretti della malattia risultano insostenibili per un numero crescente di pazienti e di famiglie. Questa la fotografia scattata da Exposanità (Bologna 21-24 Maggio 2014) – l’unica manifestazione in Italia dedicata al servizio della sanità e dell’assistenza – e Cittadinanzattiva – il movimento di partecipazione civica per la promozione e la tutela dei diritti dei cittadini e dei consumatori –.
Una situazione, quella delle malattie croniche e rare, che in Basilicata coinvolge secondo l’Istat il 38,9% della popolazione (la media nazionale è del 37,9%), afflitta da almeno una patologia cronica, mentre il 20,7% dichiara di avere almeno due patologie, con forti ripercussioni a livello economico e sociale. Nel dettaglio, il 18,8% degli abitanti della Basilicata soffre di artrosi o artrite e il 17% di ipertensione, mentre le allergie interessano il 9,5% dei cittadini. Seguono osteoporosi (9%), bronchite cronica o asma bronchiale (7,1%) e diabete (6,7%).
L’impatto è forte tanto che in Italia, secondo il rapporto 2013 “Permesso di cura”, l’84% degli aderenti al Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici di Cittadinanzattiva dichiara che i pazienti non riescono a conciliare l’orario di lavoro con le esigenze di cura e assistenza, al punto che hanno ricevuto segnalazioni di licenziamenti o mancato rinnovo del rapporto lavorativo, che nel 63% dei casi riguardavano persone con patologie croniche e invalidanti e nel 41% dei casi i familiari che li assistono. Critici anche i dati relativi ai costi dell’assistenza non garantita dal Servizio Sanitario Nazionale, troppo onerosa per il 54% degli intervistati, così come la distanza tra l’abitazione e il luogo di cura (41%). Proprio sulla necessità di una sanità diffusa e radicata sul territorio per quanto riguarda l’assistenza, Exposanità ospiterà sabato 23 maggio il convegno di Cittadinanzattiva ‘Lo spostamento sul territorio delle attività di prevenzione, diagnostica e terapia, correlate al tema delle malattie croniche e rare’ per analizzare e confrontare le diverse modalità in cui si esprime l’assistenza sanitaria, alla luce del fatto che ben l’80% delle associazioni dichiara che i pazienti rinunciano all’assistenza soprattutto per quanto riguarda la riabilitazione (63%), l’accesso ai farmaci (37%), gli esami di controllo (37%) e l’assistenza domiciliare (33%).
“Lo spostamento verso il territorio dei percorsi di cura ed assistenza – dichiara Marilena Pavarelli, Project Manager di Exposanità – è una dinamica che la manifestazione ha sostenuto negli anni nel contribuire ad affermare un modello policentrico della sanità che affianchi al tema della cura quello dell’assistenza. Un modello che può reggersi soltanto attraverso un’attenta organizzazione dei servizi ed un’adeguata formazione del personale, elementi questi da sempre al centro delle attività formative che anche in questa edizione caratterizzeranno Exposanità”.
Per molti cittadini, come racconta il rapporto di Cittadinanzattiva, l’estremo risultato delle difficoltà sociali ed economiche legate ad una patologia cronica è il nascondere la patologia stessa in alcuni contesti, fra cui quello lavorativo: se il 49% evita di prendere sul lavoro permessi per cura, il 43% nasconde la propria patologia e il 40% si accontenta di eseguire un lavoro non adatto alla propria condizione, il 60% dichiara inoltre di aver avuto difficoltà nella concessione dei permessi retribuiti e il 45% nella concessione del congedo retribuito di due anni.
Un quadro ancor più negativo se si considera quanto i costi relativi a malattie croniche e rare hanno gravato sulle famiglie della Basilicata. In particolare, come rileva l’ultimo Rapporto CEIS Sanità , in regione l’assistenza ad anziani e disabili è costata in media, alle famiglie che ne hanno fatto richiesta, 3.213,5€ (la media nazionale è di 5.832,1€) mentre le visite specialistiche hanno richiesto l’esborso di 1.534€ (la media nazionale è di 1.374,7€). Le protesi sono costate 727,2€ (la media nazionale è di 1.210,7€), i farmaci 888,8€ (la media nazionale è di 980,9€) e il ricorso a servizi ausiliari è costato 941,6€ (la media nazionale è di 1.937,9€).
Tutte le informazioni sulla manifestazione su www.expo-sanità.it – tel. 051-325511
INCIDENZA DELLE MALATTIE CRONICHE SULLA POPOLAZIONE PER TIPOLOGIA
MALATTIE CRONICHE IN BASILICATA – ANNO 2013 % SUL TOTALE DELLA POPOLAZIONE DELLLA BASILICATA CONFRONTO % DATO NAZIONALE
persone con artrosi, artrite 18,8 16,4
persone con ipertensione 17 16,7
persone con malattie allergiche 9,5 10
persone con osteoporosi 9 7,4
persone con bronchite cronica, asma bronchiale 7,1 5,9
persone con diabete 6,7 5,4
persone con malattie del cuore 4,3 3,7
persone con ulcera gastrica e duodenale 4 2,7
persone con disturbi nervosi 3,6 4
Fonte: elaborazione Exposanità su base dati ISTAT – anno 2013