Giovanni Sciannarella, segretario generale provinciale Fials Matera e Marco Bigherati, segretario aziendale Fials Matera in una nota esprimono preoccupazione dopo aver appreso che la Radiologia interventistica a partire dall’1 agosto 2020 non potrà più essere garantita per la carenza di personale medico e infermieristico. Di seguito la nota integrale.
Abbiamo appreso che la Radiologia interventistica si ferma con le quattro frecce: il Direttore della UOC Michele Nardella ha comunicato all’Asm e a tutti i dirigenti che il servizio non potrà essere più garantito per una moltitudine di problematiche.
Ma andiamo per ordine e partiamo dal principio.
L’Unità Operativa di Radiologia svolge attività sia diagnostica che terapeutica (Radiologia Interventistica). I campi di applicazione dell’attività diagnostica si estendono a tutti gli organi e apparati, mentre i campi di applicazione dell’Angiografia Radiologica Interventistica affrontano le problematiche sia in ambito vascolare che extravascolare.
Vascolari: angiografia diagnostica o angioplastiche renali, iliaco femorali e carotidee, trattamenti percutanei del varicocele.
Extravascolari: drenaggi biliari, drenaggi raccolte vertebroplastiche, tumori primitivi e secondari del fegato, biopsie ed agoaspirato.
Inoltre va ricordato che la Radiologia Interventistica dell’Ospedale di Matera, da due anni, è centro di riferimento Nazionale anche per il trattamento percutaneo del Varicocele. Il trattamento può essere eseguito in Day Surgery.
Dopo questa premessa il Direttore della UOC di Radiologia comunica che il servizio di interventistica a partire dal 1 agosto sia in ordinario che in urgenza non sarà più garantito a causa della carenza di personale medico e in particolare infermieristico dedicato, la mancanza di materiale idoneo per eseguire procedure così delicate, la mancanza di sedute operatorie per la grave carenza di anestesisti comunicando che l’unica seduta garantita addirittura è del 28 agosto 2020! Per poi terminare l’assenza di programmazione con la direzione generale e con i vertici regionali. Bisogna ricordare che l’Asm pochi giorni fa ha dovuto preparare le valigie per un ottimo medico interventista visto la scarsa possibilità di crescita professionale approdando alla vicina Puglia con tanto di incarico e di responsabilità e pertanto noi lucani salutiamo l’ennesimo bravo medico!
A tal proposito volevamo ricordare che l’assessore Leone a Luglio 2019 al convegno sulla radiologia e medicina generale chiedeva di potenziare il servizio di Radiologia Interventistica comunicando quanto segue: “Attendo dai professionisti lucani di questa branca medica un progetto dettagliato sulla radiologia interventistica, in particolare sulla procedura della trombolisi meccanica necessaria per ridurre la mortalità e la disabilità in molti casi di ictus”.
Anche nel mese di ottobre 2019 nella giornata nazionale dell’ecografia rassicurava l’assessore alla Sanità Rocco Leone in merito all’istituzionalizzazione della radiologia interventistica all’ospedale di Matera; una disciplina salvavita nelle urgenze e nella lotta contro i tumori che rappresenta il presente, e soprattutto il futuro delle metodiche interventistiche, e le sue applicazioni sono in continua evoluzione, grazie alle più recenti scoperte scientifiche.
Dopo questa cronologia la domanda nasce spontanea: se la regione e l’azienda sanitaria puntavano ad un servizio come ben descritto come mai si è potuto arrivare ad una situazione così drammatica? Inoltre in merito alle rassicurazioni sulla bozza della riforma del piano salute siamo proprio tranquilli che anche questa potrebbe essere un altro grande buco nell’acqua? A voi le sentenze!