“Gli antibiotici in gastroenterologia. Parte seconda”. E’ il tema scelto dal dottor Nicola D’Imperio, gastroenterologo materano di chiara fama, per il 101° appuntamento del nostro studio medico virtuale all’interno di SassiLive.
Nella trattazione precedente sugli antibiotici cosiddetti intestinali abbiamo parlato esclusivamente di quelli attivi nel trattamento dell’infezione da Helicobacter pylori, trattiamo ora gli antibiotici che vengono utilizzati nelle altre molteplici patologie dell’apparato digerente che vedono come causa gli agenti microbici o parassitari.
Quello più usato, e quindi anche più conosciuto, è senza dubbio la Rifaximina, che va sotto il nome commerciale di Normix o Rifacol. Si assume per bocca ed ha la caratteristica di non essere assorbito dalla parete intestinale, la sua azione si esplica solo per contatto sulla parete e quindi è un antibiotico di superficie e agisce anche sul contenuto intestinale ricco di una flora batterica; questo fa sì che, non essendo assorbito, e quindi non andando in circolo, i suoi effetti collaterali siano molto limitati e, in percentuale molto bassa, la più frequente è la stipsi. La Rifaximina è il trattamento d’elezione per il colon irritabile e sostanzialmente serve per combattere quei germi della flora batterica che prendono il sopravvento sugli altri, in genere è associato ai probiotici insieme ai quali cerca di riportare la flora batterica entro limiti fisiologici. E’ comunque utilizzato anche nella diverticolosi del colon per prevenire la infiammazione dei diverticoli, ma attenti, nel caso di diverticolite, cioè nell’infiammazione in atto dei diverticoli, non ha effetto in quanto questa non è solo alla superficie, ma soprattutto in profondità e, a tal punto, è necessario un antibiotico sistemico, cioè che vada in circolo e combatta i germi che hanno aggredito gli strati profondi della parete del colon. Un altro utilizzo della Rifaximina è nella prevenzione dell’encefalopatia che, nei casi di insufficienza epatica avanzata, è determinata dall’ammoniaca prodotta dai batteri intestinali, che intossica le cellule nervose; il suo compito è quello di ridurre i germi della flora batterica intestinale che producono ammoniaca. Viene poi utilizzato in numerose altre forme di enteriti di lieve entità con interessamento solo superficiale, nelle forme lievi di “diarrea del viaggiatore” e nella sua profilassi se si viaggia in Paesi a rischio. I suoi dosaggi variano dalle patologie e dalla loro gravità e oscillano dagli 800 ai 1200 mg al giorno, in genere assunti in 2 somministrazioni (una compressa contiene 200 mg), per periodi non inferiori ad una settimana.
Un altro antibiotico molto utilizzato in gastroenterologia è la Ciprofloxacina che è un antibioticosistemico, cioè entra in circolo, infatti è utilizzato anche per altre affezioni quali quelle dell’apparato respiratorio, biliare e urinario, la cute, l’occhio e l’orecchio. Come abbiamo già detto è l’antibiotico d’elezione nell’infiammazione dei diverticoli del colon, ma anche in altre patologie in cui alcuni germi possono essere situati in profondità nella parete, come nella malattia di Crohn, nelle infezioni da Salmonella e Shigella, nel colera, nelle infezioni da Ameba, negli ascessi di origine intestinale, ma in caso di ascessi non da solo, ma dopo il drenaggio chirurgico dello stesso,per completare la sua disinfezione. E’ usato sia per via orale che endovenosa e le dosi utilizzate e i periodi di somministrazione dipendono dal tipo di infezione, dalla gravità, dal peso del paziente; in genere, per la somministrazione orale vanno da un minimo di 500 mg a 1500 mg, per un periodo che va da una settimana a tre. Ovviamente, essendo un antibiotico sistemico, ha una serie di effetti collaterali e di interazioni con altri farmaci, ma qui sarà il gastroenterologo a valutare il rapporto rischi-benefici. Molto utile il suo utilizzo nella cosiddetta “diarrea del viaggiatore” così frequente in chi viaggia in Africa, sud est asiatico, medio oriente, America Latina, in cui nelle forme lievi, con meno di 3 scariche al giorno senza sangue e senza febbre, si può utilizzare la Rifaximina, insieme a Loperamide (Imodium o simili), in quelle più severe, con più scariche diarroiche, febbre e sangue nelle feci, sarà indicata la Ciprofloxacina. .
Altro antibiotico molto utilizzato in gastroenterologia è il Metronidazolo (più noto col nome di Flagil) che dà buoni risultati nel trattamento della malattia di Crohn, nella RCU, nella paucite (ovviamente insieme ad altri farmaci), nell’amebiasi intestinale, dopo il drenaggio chirurgico dell’ascesso amebico, nella giardiasi. E’ attivo sia contro alcuni batteri che contro alcuni protozoi. Si ritrova anche in associazione con subcitrato di bismuto e tetraciclina nel Pylera attualmente molto utilizzato per la terapia dell’infezione da Helicobacter pylori. Le compresse di metronidazolo sono da 250 mg e in genere si somministrano da tre a otto compresse al giorno in relazione alla patologia e alla sua gravità, per periodi di tempo che possono essere anche di più settimane. Attenti a leggere il foglietto illustrativo, non va preso se ci sono patologie neurologiche e, durante la terapia, non bisogna assumere alcool.
Un cenno, infine all’Albedazolo, un farmaco molto utilizzato nelle parassitosi intestinali quali quelle da echinococco, ascaridi, elminti e altre numerose infestazioni intestinali da parassiti, le compresse sono di 400 mg e il dosaggio varia molto a seconda dei casi, per un periodo che va da pochi giorni a numerose settimane.
Biografia di Nicola d’Imperio
Titoli di carriera
Laureato in medicina e chirurgia nel 1972 con 110 e lode
Specializzato in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva nel 1978 con 110 e lode
Assistente presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1974 al 1987
Aiuto presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1988 al 1998
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Morgagni di Forlì dal 1998 al 2001
Professore presso la scuola di specialità di Gastroenterologia di Bologna dal 1998 al 2006
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Maggiore di Bologna dal 2001 al 2012
Libero professionista in Gastroenterologia dal 2013 a tutt’oggi presso la Clinica Villalba di Bologna, la Clinica Anthea e la Clinica Santa Maria di Bari e presso il suo studio a Matera.
Titoli scientifici
Direttore della Rivista Italiana di Gastroenterologia organo ufficiale dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Segretario per l’Emilia Romagna dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Presidente per l’Emilia Romagna della Società Italiana di Endoscopia Digestiva
Presidente della Associazione Italiana Malattie dell’Apparato Digerente
Pubblicazioni scientifiche:su riviste straniere 78 e su riviste italiane 124 libri di gastroenterologia ed endoscopia digestiva 12
Indirizzo sito: www.nicoladimperio.it