“Il cancro del colon: fattori di rischio e prevenzione”. E’ il tema scelto dal dottor Nicola D’Imperio, gastroenterologo materano di chiara fama, per l’86° appuntamento del nostro studio medico virtuale all’interno di SassiLive.
Il cancro del colon: fattori di rischio e prevenzione. Molti studi evidenziano che le diete che contengono alte percentuali di grassi predispongono al CCR, in particolare a quello del sigma e del colon discendente.
In media, nei paesi occidentali con un alto tasso di CCR, i grassi costituiscono il 40-45% di tutte le calorie introdotte, mentre nei paesi con bassa percentuale di CCR (Africa, Asia, America Latina, ecc.) i grassi ne costituiscono solo il 10-15 %. Inoltre i grassi stimolano la secrezione di acidi biliari che non sono carcinogeni principali, ma possono favorire altri carcinogeni.
È così nei paesi occidentali l’abuso dei grassi dietetici (oltre ad altri fattori) ha comportato l’obesità, che è un altro fattore favorente il CCR, e si è inoltre dimostrato che l’attività fisica ne riduce la frequenza. Studi epidemiologi, clinici e su modelli animali, hanno dimostrato che le fibre proteggono dal CCR e anche questo è il motivo per cui in Africa, Asia, America latina, dove si mangia molta verdura e frutta, questa malattia sia molto più rara. Lo stesso avviene in Italia dove nel Sud c’è una minore incidenza del CCR rispetto al Nord a causa dell’elevato consumo di verdura e frutta, ma la forbice negli ultimi anni sta diventando più stretta a causa di una certa omogeneizzazione delle abitudini alimentari.
Una dieta povera di fibre comporta più facilmente l’insorgenza di stipsi e quindi un ulteriore fattore di rischio per il colon.Azione di protezione esplicano alcuni cibi ricchi di sostanze antiossidanti, quali la vitamina A, contenuta nel fegato, latte intero, formaggi, tuorlo d’uovo; le carote, le verdure a foglia verde, la frutta di colore arancione, come il melone e le albicocche,contengono carotenoidi che favoriscono la produzione di vitamina A. Anche la vitamina C, che è un ottimo antiossidante, ha un’azione preventiva nei confronti del CCR, oltre che in numerose altre patologie; essa è contenuta negli agrumi, pomodori, peperoni, frutti di bosco, Kiwi, verdura verde, cavoli. Lo stesso vale per il calcio, contenuto in grande quantità nel latte e nei latticini.
Il modo di cuocere carne e pesce è importante: si è dimostrato che la loro cottura intensa alla brace o grigliata può sviluppare sostanze ad azione mutagena. Studi epidemiologici suggeriscono che anche Il fumo di sigaretta sembra favorire il cancro del colon.
I farmaci antinfiammatori hanno dimostrato ridurne l’incidenza tanto da parlare di chemioprevenzioneche consiste nell’uso abituale di agenti naturali o anche sintetici che invertono, sopprimono o prevengono la progressione o la recidiva di un cancro. In linea di massima, specie nei soggetti predisposti per familiarità, una dieta povera di grassi, ricca di fibre e frutta che contengono vitamina A e C, i latticini col Calcio, associata all’assunzione quotidiana di 100 mg di aspirina al giorno, ha un effetto di chemioprevenzione, cioè salvaguarda dallo sviluppo di CCR; ovviamente si parla di tempi lunghi, decenni. Nei pazienti affetti da FAP, poliposi familiare che porta al matematico sviluppo del CCR, l’utilizzo quotidiano e per almeno 10 anni di aspirina porta ad una riduzione del numero e della grandezza dei polipi e rallenta l’evoluzione verso il CCR, così anche l’uso continuativo e prolungato di altri farmaci antinfiammatori classificati nel gruppo dei FANS. Lo stesso accade anche per l’evoluzione dal polipo adenomatoso al CCR che viene rallentata dall’uso dei FANS.
Biografia di Nicola d’Imperio
Titoli di carriera
Laureato in medicina e chirurgia nel 1972 con 110 e lode
Specializzato in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva nel 1978 con 110 e lode
Assistente presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1974 al 1987
Aiuto presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1988 al 1998
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Morgagni di Forlì dal 1998 al 2001
Professore presso la scuola di specialità di Gastroenterologia di Bologna dal 1998 al 2006
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Maggiore di Bologna dal 2001 al 2012
Libero professionista in Gastroenterologia dal 2013 a tutt’oggi presso la Clinica Villalba di Bologna, la Clinica Anthea e la Clinica Santa Maria di Bari e presso il suo studio a Matera.
Titoli scientifici
Direttore della Rivista Italiana di Gastroenterologia organo ufficiale dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Segretario per l’Emilia Romagna dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Presidente per l’Emilia Romagna della Società Italiana di Endoscopia Digestiva
Presidente della Associazione Italiana Malattie dell’Apparato Digerente
Pubblicazioni scientifiche:su riviste straniere 78 e su riviste italiane 124 libri di gastroenterologia ed endoscopia digestiva 12
Indirizzo sito: www.nicoladimperio.it