“La prevenzione della gastrite da FANS”. E’ il tema scelto dal dottor Nicola D’Imperio, gastroenterologo materano di chiara fama, per il 54° appuntamento del nostro studio medico virtuale all’interno di SassiLive.
Altre frequenti cause di gastriti sono i farmaci, in particolare i FANS, farmaci antinfiammatori, che possono provocare gastriti acute e croniche, anche severe, con dolori epigastrici e anche emorragie. Anche il ferro per bocca, il potassio, alcuni farmaci chemioterapici possono causare gastriti e alcune droghe come la cocaina che può provocare anche pericolose emorragie. L’alcol, se bevuto in acuto e in quantità smodate può causare gastriti erosive ed emorragiche, mentre la sua assunzione cronica provoca gastriti croniche atrofiche. Infine ci sono ancora le gastriti che si hanno nel corso di altre patologie come nella cirrosi epatica, nell’insufficienza renale cronica, in alcune malattie del sistema immunitario, dopo interventi sullo stomaco, sulle vie biliari, dopo radioterapia, dopo stress fisici, termici, traumi cranici, sepsi, shock; ma con le cause ci fermiamo qui.
I sintomi dipendono dalla causa, dalla gravità della gastrite e dal suo andamento acuto o cronico; possono consistere in una semplice dispepsia con difficoltà digestive, oppure in un dolore più o meno importante in sede epigastrica, sino all’emorragia più o meno grave.
La diagnosi di gastrite in alcuni casi può già essere ipotizzata dalla storia del paziente, dalla descrizione dei sintomi e dall’esame obiettivo, ma indispensabile per una diagnosi di gastrite sarà la EGDS (EsofagoGastroDuodenoScopia) con biopsia o meno. Poiché il quadro endoscopico, in alcuni casi di gastrite potrà essere normale, da un punto di vista scientifico la gastrite, in particolare la cronica, si deve inquadrare anche istologicamente.
In alcuni casi, come nelle terapie con FANS, o altri farmaci gastrolesivi, o altre condizioni patologiche, le gastriti si possono prevenire con la eliminazione dei farmaci responsabili o con la loro sostituzione con farmaci che abbiano lo stesso effetto ma senza gastrolesività. Se proprio questo non è possibile si possono usare, in contemporanea, farmaci che oggi vengono comunemente e impropriamente chiamati “protettori”, gli inibitori della pompa protonica (PPI).
I PPI diminuiscono la secrezione di acido cloridrico che rappresenta un ulteriore fattore lesivo che si aggiunge alla causa della gastrite. I PPI possono essere usati come prevenzione in particolare quando sono assunti FANS molto aggressivi o a dosaggi elevati. Questa sorta di protezione coi PPI in genere dà una buona difesa sui fattori aggressivi, come succede nei pazienti cardiopatici che assumono ac. acetilsalicilico in genere a bassi dosaggi; ma anche solo 100 mg di aspirina al giorno possono arrecare dei danni seri a pazienti che, spesso, assumono anche farmaci anticoagulanti o antiaggreganti.
I dosaggi dei PPI per la protezione della gastrite da Fans, o altro farmaco gastrolesivo, dipendono da tanti fattori quali, ad esempio, la presenza e la gravità della patologia per cui il paziente assume il farmaco gastrolesivo, la presenza di patologie concomitanti, il dosaggio del farmaco potenzialmente gastrolesivo, l’età del paziente, ed altro ancora ed oscillano dai 20 mg dell’Esomeprazolo e Pantoprazolo, dai 10 mg dell’Omeprazolo e del Rabeprazolo, dai 15 del lansoprazolo, a dosaggi doppi. Questi vanno assunti in genere al mattino prima di colazione e sono sufficienti a dare una buona copertura per le 24 ore; possono essere assunti in modo continuativo o anche solo al bisogno, come nel caso che il paziente assuma sporadicamente un FANS per un banale mal di testa o dolore muscolare o articolare. Poiché l’azione gastrolesiva del FANS si può protrarre anche per un periodo superiore alle 24 ore si consiglia di assumere il PPI anche il giorno successivo.
Un altro consiglio utile per prevenire la gastrite da FANS è di assumerli sempre dopo aver mangiato perché il rischio è inferiore perché la presenza del cibo nello stomaco in parte neutralizza l’acidità gastrica. Spesso, specie nelle malattie da raffreddamento, il paziente assume un’aspirina e poi va a letto, nella speranza che agisca durante la notte ed al mattino successivo le cose vadano meglio; non c’è nulla di più sbagliato in quanto di notte l’aspirina, nello stomaco vuoto, può indurre dei danni erosivi notevoli sulla parete gastrica. Ho visto spesso, nel corso di gastroscopie eseguite per dolori acuti o per emorragie dopo assunzione di FANS, l’erosione o l’ulcerazione acuta che riproduceva l’impronta della compressa assunta.
Gli antiacidi sono i farmaci a cui spetterebbe il termine di “protettori”, quali i composti a base di bicarbonato di sodio, di idrato di magnesio, di idrato di alluminio, di magaldrato, composto da magnesio e alluminio, di cui si ritrovano in commercio numerosi prodotti sotto vari nomi commerciali, hanno il compito di innalzare il pH gastrico intorno a 3,5-4,5, e in genere sono utilizzati per la prevenzione e per le forme più blande di gastrite. Ricordo, tuttavia, che la loro azione è più debole di quella dei PPI, tutt’al più possono essere utilizzati in combinazione a questi.
Solo un cenno alla terapia. Se la causa della gastrite è un FANS innanzitutto bisogna provvedere alla sostituzione di questo con qualcosa di meno gastrolesivo, se possibile, e, contemporaneamente assumere PPI a dosi piene (omeprazolo 20 mg, esomeprazolo 40 mg, lansoprazolo 30 mg, pantoprazolo 40 mg, rabeprazolo 20 mg.
Biografia di Nicola d’Imperio
Titoli di carriera
Laureato in medicina e chirurgia nel 1972 con 110 e lode
Specializzato in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva nel 1978 con 110 e lode
Assistente presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1974 al 1987
Aiuto presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1988 al 1998
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Morgagni di Forlì dal 1998 al 2001
Professore presso la scuola di specialità di Gastroenterologia di Bologna dal 1998 al 2006
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Maggiore di Bologna dal 2001 al 2012
Libero professionista in Gastroenterologia dal 2013 a tutt’oggi presso la Clinica Villalba di Bologna, la Clinica Anthea e la Clinica Santa Maria di Bari e presso il suo studio a Matera.
Titoli scientifici
Direttore della Rivista Italiana di Gastroenterologia organo ufficiale dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Segretario per l’Emilia Romagna dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Presidente per l’Emilia Romagna della Società Italiana di Endoscopia Digestiva
Presidente della Associazione Italiana Malattie dell’Apparato Digerente
Pubblicazioni scientifiche:su riviste straniere 78 e su riviste italiane 124 libri di gastroenterologia ed endoscopia digestiva 12
Indirizzo sito: www.nicoladimperio.it