“La terapia delle patologie funzionali gastroenterologiche”. E’ il tema scelto dal dottor Nicola D’Imperio, gastroenterologo materano di chiara fama, per il 24° appuntamento del nostro studio medico virtuale all’interno di SassiLive.
A chi ha già letto i miei due articoli precedenti risulterà evidente che il dialogo tra il medico ed il paziente è importantissimo affinchè si stabilisca un interscambio tra i due soggetti, che sarà determinante nel percorso diagnostico-terapeutico.
L’anamnesi dettagliata, la descrizione dei sintomi, la localizzazione del dolore, delle sue caratteristiche, del modo d’insorgenza, della sua durata, del momento d’insorgenza, ecc. (v. gli articoli precedenti sul dolore addominale), aumenterà non solo le informazioni necessarie al medico per la diagnosi, ma anche l’empatia tra medico e paziente e servirà all’acquisizione di un rapporto di fiducia, che sarà già questo utile non solo alla diagnosi, ma anche al successo del successivo piano terapeutico.
Anche se il medico, dopo un colloquio approfondito col paziente, è sufficientemente sicuro del suo orientamento diagnosticodi patologia funzionale gastroenterologica, spesso sarà utilissimo eseguire degli esami. Questo avrà un duplice scopo: uno è quello diagnostico, cioè di confermare, con la loro negatività, la diagnosi funzionale della patologia; l’altro è quello terapeutico, cioè la consapevolezza, da parte del paziente, di non essere affetto da patologie gravi, soprattutto quelle neoplastiche, che sono quelle temute dalla stragrande maggioranza dei pazienti.Gli esami endoscopici saranno fondamentale strumento diagnostico: la gastroscopia, o la colonscopia, che verranno eseguiti l’una se i sintomi sono prevalentemente a carico del tratto alto dell’apparato digerente, l’altra se i sintomi sono a carico del tratto basso, o entrambi, se i sintomi interessano entrambi i tratti. Questi esami è preferibile che vengano eseguiti dallo stesso gastroenterologo che sta affrontando il problema clinico, perché il paziente avverte che la continuità diagnostico-terapeutica va a vantaggio della soluzione del suo problema, in particolare se il medico è riuscito ad entrare in empatia col paziente e ad acquistare la sua fiducia. Il problema è l’invasività di queste indagini, per cui il gastroenterologo deve assicurare il paziente sul fatto che non avvertirà alcunchè durante l’esame; per ottenere questo risultato farà ricorso a farmaci sedativi e analgesici il cui uso e dosaggio adeguato non smentiranno le sue rassicurazioni.
Ma anche gli esami ematochimici che indagano sull’emocromo, sulla funzionalità epatica, quella pancreatica, renale, gli indici metabolici e quelli infiammatori, insieme ad un’ecografia dell’addome completo, saranno utili e la loro normalità confermerà ulteriormente al medico il suo orientamento diagnostico di patologia funzionale dell’apparato digerente.
La consapevolezza del paziente di aver escluso, tramite l’esecuzione di esami, delle patologie gravi agisce attraverso i meccanismi regolatori del “brain-gutaxis” (l’asse cervello-intestino), edoperanoo riducendo l’intensità del segnale del dolore attraverso le connessioni nervose, o facilitando la loro regolazione a livello delle aree del cervello dove si trovano i recettori del dolore viscerale, portando ad una riduzione dei sintomi tipici delle patologie funzionali: l’ansia, la depressione, la perdita dell’appetito, la sensazione di ripienezza, la diarrea, il dolore.
Ma, spesso, la sola consapevolezza di non avere patologie gravi non è sufficiente a risolvere il quadro sintomatologico, che quindi perdura, a volte perché continua la situazione di stress, oppure l’ansia, o i problemi ambientali, o familiari, o altro ancora. A tal punto si dovrà ricorrere a farmaci.
Uno dei più utili è la levosulpiride che è un antiemetico, antidispeptico e procinetico, che, utilizzato in genere in gocce, alla dose di 50-75 mg al giorno, è utile a questi scopi, a dosaggi superiori ai 150 mg, in genere, viene utilizzato per stati depressivi o di psicosi. Tuttavia, nell’uso prolungato, agendo sull’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi, può comportare, quali effetti collaterali, alterazioni delle mestruazioni, galattorrea (secrezione di latte), che tuttavia scompaiono alla sua sospensione. Per tale motivo sono consigliabili, per i disturbi funzionali dell’apparato digerente, dosaggi non superiori ai 75 mg al giorno e la somministrazione a cicli con periodica sospensione del farmaco.
Solo nei casi più gravi si ricorrerà all’ausilio dello psicologo, o dello psichiatra, che farà opportuna psicoanalisi e\o psicoterapia, oppure utilizzerà farmaci antidepressivi o antipsicotici.
Infine, poiché, in particolare nella sindrome del colon irritabile, l’alterata peristalsi comporterà uno squilibrio della flora batterica intestinale, potranno essere indicati i probiotici, spesso associati alla rifaximina (un antibiotico battericida non assorbibile), o altri ancora se il problema persiste.
Biografia di Nicola d’Imperio
Titoli di carriera
Laureato in medicina e chirurgia nel 1972 con 110 e lode
Specializzato in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva nel 1978 con 110 e lode
Assistente presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1974 al 1987
Aiuto presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1988 al 1998
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Morgagni di Forlì dal 1998 al 2001
Professore presso la scuola di specialità di Gastroenterologia di Bologna dal 1998 al 2006
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Maggiore di Bologna dal 2001 al 2012
Libero professionista in Gastroenterologia dal 2013 a tutt’oggi presso la Clinica Villalba di Bologna, la Clinica Anthea e la Clinica Santa Maria di Bari e presso il suo studio a Matera.
Titoli scientifici
Direttore della Rivista Italiana di Gastroenterologia organo ufficiale dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Segretario per l’Emilia Romagna dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Presidente per l’Emilia Romagna della Società Italiana di Endoscopia Digestiva
Presidente della Associazione Italiana Malattie dell’Apparato Digerente
Pubblicazioni scientifiche:su riviste straniere 78 e su riviste italiane 124 libri di gastroenterologia ed endoscopia digestiva 12
Indirizzo sito: www.nicoladimperio.it