“Le patologie funzionali dell’apparato digerente””. E’ il tema scelto dal dottor Nicola D’Imperio, gastroenterologo materano di chiara fama, per il 28° appuntamento del nostro studio medico virtuale all’interno di SassiLive.
Almeno il 30 % della gente che soffre di disturbi a carico dell’apparato digerente è affetta da tali patologie che vengono definite funzionali, che non mettono a rischio la vita, ma che possono, nei casi estremi, interferire con una buona qualità della vita sino a divenire invalidanti.
Le malattie dell’apparato digerente si distinguono in malattie organiche, che hanno un loro ben preciso inquadramento pato-fisiologico, di cui cioè sono ben riconoscibili le cause e gli effetti sull’organismo, e malattie funzionali, che non hanno nessun identificabile inquadramento pato-fisiologico, ma che, da un punto di vista sintomatologico, sono assolutamente sovrapponibili alle prime. Le patologie organiche, spesso, comportano anche alterazioni funzionali, ragion per cui l’incidenza di queste ultime diventa superiore al 30% su riportato.
L’apparato digerente è costituito da esofago, stomaco, piccolo intestino e colon, che sono organi cavi in cui avviene il transito e la digestione degli alimenti, e da due organi solidi annessi, il fegato ed il pancreas, che forniscono alcuni enzimi importanti per la digestione. Il fegato ha un’azione di “filtro” delle sostanze elementari,derivanti dal cibo che è stato frazionato nel piccolo intestino, e che sono state assorbite per entrare in un circuito riservato, che converge nel fegato da cui, dopo opportuna “filtrazione” vengono immesse nella circolazione generale che raggiunge tutti i distretti del corpo, per fornire loro quello che è necessario per il loro funzionamento.
Le patologie organiche sono quelle che interessano gli organi dell’apparato digerente, apportando alterazioni strutturali, come ad esempio, una infiammazione, un’ulcera, un tumore.
Le patologie funzionali sono quelle che interessano il funzionamento degli organi da cui è costituito l’apparato digerente, in particolare gli organi cavi (esofago, stomaco, piccolo intestino, colon), attraverso cui transita il cibo, dove è scisso in microelementi (proteine, grassi, zuccheri, vitamine, sali minerali, elettroliti), e che provvedono anche al loro assorbimento,affinchè questi siano messi a disposizione delle esigenze dell’intero organismo.
Dalla giunzione faringo-esofagea (il punto iniziale), sino all’ano (il punto finale), in media, il cibo introdotto percorre un cammino di circa 7-8 metri in 24-48 ore, e, durante questo “viaggio” viene sospinto da onde propulsive, che costituiscono la peristalsi (una sorta di motore), con delle “soste” obbligate che vengono regolate da sfinteri, che non sono altro che “valvole” che si aprono o si chiudono in funzione delle circostanze.
Partendo dall’alto: la prima valvola è lo sfintere esofageo superiore che permette il passaggio del cibo masticato dalla cavità orale all’esofago, segue lo sfintere esofageo inferiore (o cardias) che consente il passaggio del cibo nello stomaco e che dopo si deve richiudere per impedirne la risalita. La terza valvola è il piloro che deve aprirsi per permettere il passaggio del cibo nel piccolo intestino (dove avviene il 90% dell’assorbimento dei microelementi), e deve quindi richiudersi per impedire il cammino a ritroso. La quarta valvola è quella che separa il piccolo intestino dal colon ed è definita valvola, o sfintere, ileo-ciecale, che regola il passaggio del contenuto intestinale, ancora liquido e privato di buona parte dei microelementi, nel colon (o grosso intestino) e ne deve impedire altresì il ritorno indietro. La quinta ed ultima valvola è lo sfintere anale, che consente l’espulsione del “materiale di scarto”, che ha soggiornato nel colon, dove è divenuto solido perché qui è stata assorbita l’acqua e alcuni elettroliti, di cui il principale è il sodio. Tralascio altre funzioni del tubo digerente (come si definisce questo insieme di organi tubulari comunicanti), non perché siano meno importanti, ma per esemplificazione,affinchè sia chiaro il meccanismo e il funzionamento. Il tutto è regolato da “sensori”, che si ritrovano posizionati lungo tutto il tragitto e che assicurano una peristalsi e un funzionamento ottimale del “motore” (la peristalsi) e delle valvole, in relazione alla qualità, alla quantità, alla periodicità del cibo introdotto.
Le patologie funzionali sono appunto quelle che alterano tali funzioni; ad esempio, una peristalsi troppo veloce o troppo lenta, oppure la disfunzione di una delle valvole che si aprono, o si chiudono, in modo non coerente col normale tragitto del contenuto, una contrazione o un rilassamento di un determinato segmento.
In questi meccanismi gioca un ruolo importante il sistema nervoso centrale (il cervello) ed è ormai riconosciuto un asse che viene definito “brain-gutaxis”, cioè asse cervello-intestino, che regola l’attività del “motore” gastrointestinale, cioè della peristalsi, delle valvole, e dei “sensori” gastrointestinali. Questo asse è un sistema bidirezionale con messaggi che vanno cioè sia dal cervello all’intestino che viceversa, ed è un sistema integrato, in cui il pensiero, le sensazioni, la memoria, l’ambiente, influenzano profondamente la funzionalità dell’intero apparato.
Una alterazione di questo asse comporta le patologie funzionali che affronterò nei prossimi articoli.
Biografia di Nicola d’Imperio
Titoli di carriera
Laureato in medicina e chirurgia nel 1972 con 110 e lode
Specializzato in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva nel 1978 con 110 e lode
Assistente presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1974 al 1987
Aiuto presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1988 al 1998
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Morgagni di Forlì dal 1998 al 2001
Professore presso la scuola di specialità di Gastroenterologia di Bologna dal 1998 al 2006
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Maggiore di Bologna dal 2001 al 2012
Libero professionista in Gastroenterologia dal 2013 a tutt’oggi presso la Clinica Villalba di Bologna, la Clinica Anthea e la Clinica Santa Maria di Bari e presso il suo studio a Matera.
Titoli scientifici
Direttore della Rivista Italiana di Gastroenterologia organo ufficiale dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Segretario per l’Emilia Romagna dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Presidente per l’Emilia Romagna della Società Italiana di Endoscopia Digestiva
Presidente della Associazione Italiana Malattie dell’Apparato Digerente
Pubblicazioni scientifiche:su riviste straniere 78 e su riviste italiane 124 libri di gastroenterologia ed endoscopia digestiva 12
Indirizzo sito: www.nicoladimperio.it