Le riflessioni sul lockdown “anti Covid” imposto dal Governo nazionale nelle feste di Natale è il tema scelto dal dottor Nicola D’Imperio, gastroenterologo materano di chiara fama, per il terzo appuntamento del nostro studio medico virtuale all’interno di SassiLive.
Lo spazio, denominato Medicina Live, accoglie ogni domenica gli interventi di Nicola D’Imperio su argomenti medici di grande interesse.
Di seguito il secondo intervento e un breve profilo professionale di Nicola D’Imperio.
L’istituzione di questo nuovo lockdown nel periodo di Natale, usualmente dedicato agli incontri, al vivere insieme questo periodo magico, mi ha indotto alcune riflessioni che voglio comunicare perché anche gli altri riflettano e rimanderò alla prossima domenica l’argomento medico previsto.
Noi uomini, che viviamo il terzo millennio dopo la nascita di Cristo, nella concitazione del nostro quotidiano scandito dal lavoro, dalla televisione, da internet, dai social, dai consumi che debbono crescere ad ogni costo, pena gravi problemi economici, dai conflitti sociali ed etnici, da squilibri tra i popoli dobbiamo finalmente chiederci: cosa facciamo per questa nostra Terra che ci ospita?
Non facciamo nulla, o molto poco, ci comportiamo da padroni irresponsabili del Pianeta su cui viviamo, prevale comunemente una sorta di autolesionismo e il nostro edonismo ci conduce a vivere bene oggi, senza considerare il domani.
E così continuiamo ad utilizzare fonti energetiche i cui prodotti di scarto alterano la nostra aria, la nostra acqua, il nostro clima! A produrre milioni di tonnellate di plastica che ricopre alcuni fiumi tanto che ci si può camminare sopra, che invade i mari tanto che l’ottanta per cento dei grossi pesci ne ha lo stomaco pieno, che invade alcuni terreni a tal punto da non renderli più coltivabili!A produrre rifiuti di ogni tipo, che vengono abbandonati per le strade, trascinati nei fiumi, nel mare, o che vengono sepolti sottoterra per celarli dalla nostra vista! Anche la montagna più alta del mondo è diventata un grande immondezzaio! E così disboschiamo le foreste dell’Amazzonia! E così continuiamo nei laboratori di ricerca con la creazione di “mostri”, come quello che ha invaso il mondo intero, il Covid 19.
E quando l’abbiamo insultata oltre i limiti, la Natura,semplicemente,riporta l’equilibrio che noi abbiamo alterato. E allora noi uomini piangiamo per gli uragani che distruggono le città, per i tumori che ci consumano, oppure per questa polmonite virale interstiziale che non ci permette più di respirare.
E come reagiamo?
I più saggi mettono in discussione il nostro operato: “forse abbiamo sbagliato?”, ma sono pochi.
Gli altri, accecati dalla delusione e anche dalla rabbia, perdono la testa, diventano irrazionali. Di questi, alcuni, come il presidente Trump e il “pentito” Johnson e tanti altri, negano il problema o lo minimizzano per poi arrendersi di fronte alle evidenze; altri (e sono la maggioranza), prendono decisioni contradditorie, inutili, hanno ed incutono paura, e non il necessario coraggio, incoordinati nelle azioni,mancano inevitabilmente il bersaglio; infine altri ancora strumentalizzano la pandemia ai propri scopi di potere.
Tutti atteggiamenti dettati dalla sconfitta, non dalla ragione!
Regole quali distanziamento, protezione e igiene sono sacrosante in questo momento e allora insegniamole a chi non le conosce e controlliamone la correttezza. A che serve chiudere le frontiere con l’Inghilterra perché lì si è scoperta una variante del virus, che è stata definita inglese solo perché è stata scoperta in quel paese, che, se fosse stata scoperta in Italia o in Germania, dove è presente da tempo, si sarebbe chiamata variante italiana o tedesca? A che serve tenere chiusi ristoranti, bar, scuole, musei, cinema, teatri, palestre e tant’altro, impoverendo milioni di persone, quando potrebbero rimanere aperti, almeno coloro che ne hanno i requisiti, nel rispetto delle regole? Ma queste vanno insegnate, rispettate e fatte rispettare!
Se va bene questa pandemia durerà almeno due anni, a fasi alterne: come si può immaginare di bloccare intere nazioni e di tenere recluse agli arresti domiciliari milioni o miliardi di persone per così lungo tempo
Bisogna insegnare alla gente a convivere col virus, a rispettare le regole, a vaccinarsi quando si potrà!
Ma dobbiamo tenere ben presente che il rispetto delle regole ed il vaccino rappresentano solo la cosiddetta “pezza” per chiudere una falla. Il vero rispetto dobbiamo riservarlo a questa nostra Madre Terra: se lo facciamo potremmo soddisfare le nostre ambizioni di una vita migliore e i popoli che vivono in difficoltà potrebbero migliorare la loro. Altrimenti tra qualche anno si apriranno altre falle; ad esempio l’aria potrebbe diventare così satura di gas nocivi e polveri sottili da essere irrespirabile, oppure l’acqua potrebbe diventare imbevibile, o tant’altro ancora che non è difficile da immaginare.
Nella storia dell’uomo, le grandi guerre e le pestilenze, hanno sempre richiesto “sacrifici umani” che portavano inevitabilmente alla catarsi, alla purificazione. In questa pandemia,in cui abbiamo già pagato un tributo di quasi 1.800.000 morti, è giunta l’ora di iniziare il nostro cammino catartico con le organizzazioni internazionali e coi comportamenti dei singoli.
Curriculum di Nicola D’Imperio
Titoli di carriera
Laureato in medicina e chirurgia nel 1972 con 110 e lode
Specializzato in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva nel 1978 con 110 e lode
Assistente presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1974 al 1987
Aiuto presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1988 al 1998
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Morgagni di Forlì dal 1998 al 2001
Professore presso la scuola di specialità di Gastroenterologia di Bologna dal 1998 al 2006
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Maggiore di Bologna dal 2001 al 2012
Libero professionista in Gastroenterologia dal 2013 a tutt’oggi presso la Clinica Villalba di Bologna, la Clinica Anthea e la Clinica Santa Maria di Bari e presso il suo studio a Matera.
Titoli scientifici
Direttore della Rivista Italiana di Gastroenterologia organo ufficiale dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Segretario per l’Emilia Romagna dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Presidente per l’Emilia Romagna della Società Italiana di Endoscopia Digestiva
Presidente della Associazione Italiana Malattie dell’Apparato Digerente
Pubblicazioni scientifiche:su riviste straniere 78 e su riviste italiane 124
libri di gastroenterologia ed endoscopia digestiva 12
Indirizzo sito: www.nicoladimperio.it