La dottoressa Giulia Vita, il dottor Aldo Cammarota e il dottor Rosario Festa saranno rispettivamente i coordinatori regionali delle attività di screening: cervico – uterino, mammografico e del colon retto.
L’incarico triennale, per il quale non è prevista alcuna forma di compenso, è stato conferito dalla Giunta regionale di Basilicata, su proposta dell’assessore alle Politiche della Persona, Flavia Franconi.
L’attività di coordinamento sanitario regionale è ritenuta indispensabile per il funzionamento del piano regionale degli screening oncologici. Un rafforzamento delle attività è stato recentemente introdotto con la riorganizzazione del sistema di accesso alla diagnosi di tumore alla mammella, che ha esteso il percorso di screening mammografico alle donne, residenti in Basilicata, con età compresa tra i 45 e i 74 anni.
I coordinatori sanitari regionali parteciperanno alle riunioni del Comitato di coordinamento screening; coadiuveranno con l’lRCCS CROB nelle attività di promozione, di organizzazione e di monitoraggio dei programmi di screening; avranno compiti di verifica sulla disponibilità dei centri di esecuzione; si rapporteranno con i coordinatori aziendali per il buon andamento degli screening; collaboreranno con il Registro tumori per la raccolta dei dati e per la costruzione degli indicatori.
Giuseppe Nicolò Cugno, Direttore Generale IRCCS CROB, in una nota commenta la nomina dei Coordinatori Sanitari degli Screening da parte della Regione Basilicata.
L’individuazione da parte della Giunta Regionale dei Coordinatori Sanitari degli Screening nei Dirigenti Medici del CROB, dottori Aldo Cammarota, Giulia Vita e Rosario Festa, conferma in maniera chiara la volontà più volte espressa dal Presidente Pittella di riconoscere l’IRCCS CROB di Rionero quale struttura di coordinamento della Rete Oncologica Regionale.
La Direzione dell’Istituto esprime pertanto il più vivo apprezzamento per la scelta operata e formula ai neo Coordinatori gli auguri di buon lavoro ricordando nel contempo il merito che hanno avuto tutti i precedenti Coordinatori nell’affermare la cultura della prevenzione delle patologie neoplastiche attraverso gli screening e nel costruire modelli organizzativi efficaci ed efficienti in linea con i sistemi sanitari regionali più avanzati.