La presidente di ADU nazionale, Angela Maria Bitonti, la presidente di presidio di Libera Vulture-Alto Bradano, Donatina Allamprese e il presidente dell’associazione Migranti, Francesco Castelgrande hanno inviato una lettera alla Regione Basilicata, all’Asm e all’Asp per sollecitare ancora una volta l’avvio delle procedure per la vaccinazione dei cittadini stranieri irregolari presenti sul territorio lucano.
Di seguito la nota integrale.
Prenotazione vaccino anti covid-19 per i cittadini stranieri irregolari.
La scrivente ADU (Associazione per la tutela e la promozione dei Diritti fondamentali dell’uomo)insieme e con il supporto dell’Associazione Migranti Basilicata del Presidio di Libera Vulture- Alto Bradano, con la presente intende sottoporre alla Vs attenzione la situazione di cui all’oggetto.
Alla scrivente Associazione sono pervenute numerose segnalazioni di cittadini stranieri irregolarmente soggiornanti, cioè privi di regolare permesso di soggiorno e non iscritti al SSN, presenti sul territorio regionale ovvero i migranti che a seguito di domanda di emersione/regolarizzazione, sono provvisti di codice fiscale numerico, i quali denunciano l’impossibilità di prenotare la vaccinazione anti covid-19 attraverso l’accesso al portale https://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it/.
Si evidenzia chel’art. 35, comma 3, D.Lgs 286/98 prevede espressamente, in attuazione dell’art. 32 Cost., che “Ai cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale, non in regola con le norme relative all’ingresso ed al soggiorno, sono assicurate, nei presidi pubblici ed accreditati, le cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o comunque essenziali, ancorché continuative, per malattia ed infortunio e sono estesi i programmi di medicina preventiva a salvaguardia della salute individuale e collettiva. Sono in particolare garantiti:…. c) le vaccinazioni secondo la normativa e nell’ambito di interventi di campagne di prevenzione collettiva autorizzati dalle regioni”.
Si fa rilevare ancora, a proposito dei cittadini in emersione, che la circolare del Ministero della Salute del 14.07.2020 -0014362-P-14 chiarisce a tale proposito che “ai cittadini in emersione deve essere riconosciuto il diritto all’assistenza sanitaria a titolo obbligatorio in coerenza con i principi di tutela della persona e della dignità del lavoratore contenuti nell’art. 34 del TU 286/98 e che l’iscrizione a titolo obbligatorio al SSN avrà decorrenza dalla data di presentazione della domanda di emersione o del permesso temporaneo ed avrà carattere provvisorio fino al perfezionamento delle procedure di emersione”.
Contrariamente a quanto già avvenuto in altre regioni italiane, come il Veneto (Ordinanza n.276108 del 17/06/2021), la Lombardia e la Campania, che hanno predisposto una campagna vaccinale anti covid-19 rivolta a soggetti con particolare vulnerabilità sociale, migranti irregolari, migranti in fase di regolarizzazione/emersione e senza fissa dimora, il sistema operativo della Regione Basilicata, non haancora predisposto un sistema di raccolta delle prenotazioni per la somministrazione del vaccino anti covid-19, che consenta l’accesso a tali categorie.
L’Agenzia Italiana del farmaco, ente pubblico che opera sotto la direzione del Ministero della Salute precisa,inoltre, che hanno diritto alla vaccinazione “Tutte le persone residenti o stabilmente presenti sul territori italiano, con o senza permesso di soggiorno, che rientrano nelle categorie periodicamente aggiornate dal Piano Vaccinale”.
Si evince, pertanto, che anche gli stranieri extra UE privi di permesso di soggiorno e i cittadini UE non iscritti all’anagrafe hanno diritto, qualora domiciliati sul territorio nazionale, ad accedere alla somministrazione del vaccino secondo i criteri di priorità (età, condizioni di fragilità ecc.) previsti per la generalità dei cittadini, anche in relazione all’evidente interesse pubblico ad evitare che le persone concretamente presenti sul territorio divengano fonte di contagio.
È essenziale precisare che, il diritto alla salute è un diritto fondamentale dell’uomo riconosciuto dall’art. 2 della CEDU, che impone agli Stati di porre in essere tutte le misure necessarie volte a tutelarlo. Tanto è vero sia per i cittadini sia per tutti coloro che si trovano sul territorio dello Stato, a prescindere dalla regolarità del soggiorno. In caso contrario, si prospetterebbero in capo agli Stati inadempienti, responsabilità derivanti dell’inosservanza degli obblighi positivi scaturenti dal ridetto onere di tutela.
Pur avendo le Associazioni scriventi sollecitato più volte un intervento urgente ed indifferibile volto a consentire l’accesso alla vaccinazione anti Covid-19 per le categorie summenzionate, senza discriminazione alcuna, ad oggi nessun riscontro è mai pervenuto alle stesse.
Alla luce di quanto sopra, i soggetti scriventi chiedono che le Autorità in indirizzo:
– provvedano senza ulteriore ritardo, a riorganizzare, aggiornare ed adeguare il sistema operativo regionale di prenotazione del vaccino anti covid-19 nel rispetto delle prescrizioni di legge e del diritto alla salute di tutti,
– che, per l’effetto, sia consentita la prenotazione dello stesso da parte dei cittadini stranieri irregolari presenti sul territorio regionale, aprendola anche ai senza fissa dimora e ai lavoratori stranieri in fase di regolarizzazione.
Disponibili ad un eventuale incontro che si riterrà di interesse, si rimane in attesa di cortese riscontro.
Distinti saluti
Nella foto Angela Maria Bitonti e un gruppo di migranti