Tantissime donne hanno raggiunto questa mattina la parrocchia Maria Santissima Addolorata al rione Serra Venerdì di Matera per aderire al Service distrettuale “Occhio… al cuore delle donne” per la prevenzione dell’infarto miocardico e dell’ictus cerebrale.
Lo screening è stato organizzato dai Lions Club Matera Host e Matera Città dei Sassi, dalle Associazioni provinciali e regionali dei diabetici e dall’Associazione dei cardiologi ambulatoriali. E’ prevista la misurazione della glicemia, del fondo oculare, della pressione arteriosa, l’esecuzione dell’elettrocardiogramma con visita cardiologica e la valutazione nutrizionistica.
L’iniziativa, nata dal progetto Lions del Distretto 108 Ya (Basilicata, Calabria e Campania), ha come tema “La prevenzione dell’infarto miocardico e dell’ictus cerebrale, Occhio…..al cuore delle donne” con il principale obiettivo di contribuire ad abolire l’attuale differenza di genere che ancora esiste per l’accesso alle cure intensive per queste patologie.
L’attenzione è riservata al sesso femminile per far prendere consapevolezza alle donne dei propri fattori di rischio e quindi farli tenere sotto controllo in quanto le malattie cardiovascolari costituiscono la prima causa di morte per le donne, al secondo posto sono i tumori.
La grande maggioranza delle donne, anche da recenti studi statistici, ha una percezione molto bassa dei pericoli causati da queste patologie e dei propri fattori di rischio. Conseguentemente oggi le donne subiscono una diseguaglianza di genere per l’accesso alle cure intensive sia per quanto riguarda l’infarto miocardico sia per l’ictus cerebrale. Infatti, più di una donna su tre arriva in ritardo al pronto soccorso perché non riconosce i sintomi dell’infarto o dell’ictus che in essa sono diversi da quelli degli uomini. Non viene, poi, sottoposta ad angioplastica primaria o a trombolisi in caso di ictus con una misura del 30% in meno rispetto agli uomini.
Quindi, è indispensabile che le donne debbano conoscere i fattori di rischio comuni a tutti e due i sessi e fare un’autoanalisi sui fattori di rischio propri del genere femminile come la menopausa, l’ipertensione gestazionale, il parto pretermine, la sindrome dell’ovaio policistico (con rischio di patologia aterosclerotica 4 volte superiore), contraccettivi orali, le malattie autoimmuni (300% prevalenti nelle donne), la chemio o radioterapia per carcinoma della mammella.
Anche i fattori psico-sociali rappresentano in ugual maniera un rischio cardiovascolare. Infatti, ancora oggi, alle donne sono demandate la gestione della casa, dei figli e della rete familiare. Questo carico di lavoro si va ad aggiungere al lavoro retribuito che quotidianamente svolge inducendo un sovraccarico mentale, psicologico ed emotivo che impatta negativamente sulla qualità della vita a causa dello stress, ansia e depressione correlati. Condizione questa che mal si correla con uno stile di vita sano (dieta e attività fisica) da praticare per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Un corretto stile di vita infatti prevede tempo e risorse economiche che la donna il più delle volte non ha disposizione.
Tutto questo è stato illustrato, dopo le sedute di screening, nell’aula magna della Parrocchia dell’Addolorata, durante un incontro-dibattito con la partecipazione di esperti della prevenzione delle malattie cardiocerebrovascolari.
Di seguito l’intervento di Alad Fand
Questa mattina nei locali della parrocchia “Maria SS.ma Addolorata”, si è tenuta un’altra tappa della iniziativa “Occhio….al cuore delle donne”.
Altra tappa molto significativa e partecipata dello screening rivolto alle donne in quanto soggetti con più bassa soglia del dolore, per questo, più esposte ad essere colpite da malattie croniche quali le cardiopatie o il diabete.
Screening promosso dai Lions Club di Matera e che ha visto presenti i volontari dell’APD e dell’ALAD/FAND, questi ultimi impegnati nella rilevazione dei valori glicemici, della pressione arteriosa, del peso corporeo e della saturazione di ossigenoil fondo oculare è stato effettuato dai tecnici della SISMED, la visita cardiologica con ECG è stata effettuata a cura dei cardiologi Lopizzo e Cardinale; Inoltre è stato possibile con la confronto con la nutrizionista Cardinale.
Un evento che intende stimolare le Istituzioni preposte a non sottovalutare l’importanza della prevenzione in quanto “Prevenire è meglio che curare”, come spesso tentiamo di sottolineare per evitare che malattie croniche, quale il diabete mal curato o non diagnosticato, in quanto malattia asintomatica, è causa di gravi complicanze, che essendo invalidanti, determinano un forte abbattimento della qualità di vita, con ovvia ripercussione sulla spesa sanitaria e sociale.
La fotogallery dello screening cardiovascolare (foto www.SassiLive.it)