“La possibilità data anche ai più giovani di sottoporsi ad una seduta operatoria nella quale si esegue una doppia protesizzazione di anca, destra e sinistra, è da considerarsi un risultato molto importante per la ortopedia lucana, che dimostra il livello dei nostri ospedali e il miglioramento costante dell’offerta ospedaliera in risposta alle istanze di salute sempre più complesse, richiedenti ormai un impegno multidisciplinare”. Lo annuncia il direttore generale dell’Aor San Carlo Giuseppe Spera che si congratula con il personale medico, infermieristico e con tutti gli operatori sanitari per l’impegno costante nell’innalzare la qualità offerta dai cinque presidi dell’Azienda ospedaliera regionale ‘San Carlo'”.
L’intervento, realizzato per la prima volta in Basilicata, è stato effettuato nelle sale operatorie dell’ospedale ‘San Giovanni’ di Lagonegro dai medici del reparto di Ortopedia e Traumatologia del presidio, nell’ambito del dipartimento Ortopedico-traumatologico dell’Azienda ospedaliera, diretto dal dottor Rocco Romeo.
“Il paziente quarantanovenne residente Campania –spiega il dottor Luigi Alagia che ha diretto la équipe ortopedica- affetto da precoce coxartrosi bilaterale, dopo un importante programma di dimagrimento di circa cinquanta chilogrammi e in seguito ai dovuti accertamenti medici, si è sottoposto all’intervento chirurgico effettuato in stretta collaborazione con l’equipe anestesiologica diretta dal dottor Giuseppe Schettino. Non sono state necessarie trasfusioni, il decorso clinico è stato regolare, tantoché il paziente ha iniziato a deambulare con il girello dopo tre giorni. La degenza è durata una decina di giorni –conclude Alagia- fino al trasferimento del giovane paziente nel centro di riabilitazione dell’Azienda con sede in Pescopagano diretto dal dottor Domenico Santomauro”.
“Grazie all’impegno e alla professionalità di tutto il personale sanitario coinvolto nell’intervento –ha affermato l’assessore regionale alla Salute e alle Politiche della persona Francesco Fanelli- possiamo oggi offrire, anche in Basilicata, un nuovo prodotto sanitario, espressione di alta capacità professionale gestionale e collaborazione interprofessionale (Ortopedico, Anestesista, Fisiatra) e che, prima di ora, veniva realizzato solo in particolari ospedali del nord, capaci di attrarre quei lucani anche in giovane età come il paziente in questione, bisognosi di cure specifiche poiché affetti da grave osteoartrosi delle anche”.