“La Regione Basilicata ha di fatto depotenziato la struttura sanitaria dell’Ospedale di Policoro, l’Ugl, ha avuto modo di esprimere, a più riprese, la più totale solidarietà ai cittadini che in quel bacino avrebbero non poche ripercussioni negative nel vedersi ridimensionare il nosocomio di Policoro. Il presidio ospedaliero per il suo notevole incremento d’utenza, non può essere messo in condizione di operare con enormi difficoltà a causa del personale medico, paramedico che scarseggia e mette nelle condizioni il personale di lavorare con enormi sacrifici ed abnegazione. L’Ugl difende con forza l’operato dell’ospedale perché offre un servizio prezioso alla popolazione oltre a garantire posti di lavoro in periferia”.
Torna sulla questione ospedale il segretario provinciale dell’Ugl di Matera, Pino Giordano per il quale, “già in passato si è inteso sensibilizzare le istituzioni di competenza intervenendo affinché venisse programmato un piano di assunzioni, condizione indispensabile e non più indifferibile per potenziare alcuni servizi e qualificare la struttura oltre a valorizzare le professionalità esistenti. L’Ospedale di Policoro non va solo difeso – continua Giordano – ma deve essere soprattutto rispettato, per ciò che rappresenta per tutta l’area policorese e non solo. Quello che si è consumato per l’utilizzo temporaneo a Policoro dell’audiometro di Tinchi (in attesa che lì vi fosse collocato il nuovo già ordinato da tempo), è il segnale che la ‘coperta è troppo corta’, i dirigenti medici del reparto otorino di Policoro non possono dividersi tra Policoro e Tinchi. La verità è che le condizioni di lavoro e le prestazioni dell’ospedale di Policoro sono drammatiche per la continua spoliazione di risorse umane e le croniche carenze logistiche. Basta farsi un giro nell’ospedale di Policoro per rendersi conto in quali condizioni operano medici e infermieri. La riforma Regionale sanitaria andava fatta senza rivoluzionare l’attuale sistema, quindi salvaguardando il patrimonio di competenze e servizi già esistenti. Ora assistiamo alla difesa degli ospedali che in questo momento si sentono minacciati dalla riforma e dagli attacchi. L’Ugl insiste nella riqualificazione della spesa sanitaria regionale, condizione essenziale per evitare che migliaia di cittadini lucani emigrino altrove con grossi aggravi finanziari sui bilanci della Regione. Queste sono scelte – spiega il leader Ugl – che toccano alla politica sulle quali noi come sindacato possiamo sicuramente esprimere la nostra opinione, ma senza pretendere di decidere il destino di questo o quel servizio: difenderemo con forza l’operato di tale ospedale perché non si può e non si deve perdere più tempo – conclude Giordano -, lo chiedono i cittadini, lo chiedono le migliaia di malati della fascia ionica/metapontina/calabrese che quotidianamente continuano ancora a rivolgersi al nosocomio di Policoro : l’Ospedale di Policoro non va solo difeso ma deve essere soprattutto rispettato, per ciò che rappresenta per tutta l’area policorese e non solo. E se a Tinchi, dunque, da domani i medici otorino Martino Giuseppe e Schiraldi Giuseppe -entrambi residenti a Pisticci- si alterneranno regolarmente per garantire le visite specialistiche, mentre il tecnico provvederà agli esami audiometrici (tonale, vocale, impedenziometrico), qualcuno spieghi a ‘questo dell’Ugl’ come faranno a lavorare nel reparto otorino di Policoro”.