Il Comitato Difesa Ospedale di Tinchi ha inviato alla nostra redazione una nota in vista di un convegno sul turismo programmato per lunedì 5 novembre a Pisticci in piazza Umberto I con la partecipazione di parlamentari, consiglieri regionali, sindaco e segretario provinciale del PD
La battaglia per la difesa dell’ospedale di Tinchi va ben oltre il fatto specifico. E’ una battaglia per la democrazia e per la affermazione di uno dei diritti fondamentali dell’uomo: il diritto alla salute. E’ anche una battaglia per ribadire in maniera forte il dovere di chi viene eletto dai cittadini per rappresentarli nelle istituzioni, che è soprattutto quello di servire quegli interessi degli elettori che la Costituzione tutela. L’ondata montante in tutta Italia di ostilità, di riprovazione, di disgusto nei confronti di una classe politica che si è dimostrata solo capace di tutelare i propri privilegi dimenticando del tutto ogni senso di responsabilità nei confronti dei cittadini prende spunto dalla vicenda Tinchi per investire anche Pisticci ed i paesi vicini. Non è più tollerabile che un governo regionale composto da consiglieri che oltre ad un lauto compenso mensile accedono anche a fondi (circa 32.000 euro l’anno) da utilizzare per le “spesucce” quotidiane, senza provare il minimo senso di vergogna nei confronti dei tanti disoccupati, pensionati, giovani laureati che vanno via e che stentano ad arrivare a fine mese fra tante rinunce. E’ incredibile che la regione più ricca di giacimenti di petrolio e di acqua trovi solo i soldi per mantenere questa classe politica parassita e inefficiente e dichiari di non averli per servizi primari come quelli sanitari. Non è più tollerabile che parlamentari e consiglieri regionali lucani vengano a Pisticci a chiedere i voti dopo aver votato la spending review che prevede la soppressione delle sedi distaccate dei tribunali e che perseguano nello smantellamento dei servizi sanitari del nostro territorio. E tutto questo con la collaborazione dei nostri politici locali che a parole si dichiarano pronti a morire per l’ospedale, il tribunale, l’ambiente, ma che nei fatti si guardano bene dall’assumere posizioni ferme, coraggiose e coerenti in difesa del territorio.
Questo ha fatto la rovina del nostro territorio. Questi politici fingono di difenderci ed intanto ci hanno già venduti, non hanno la capacità di guidare un rinnovamento profondo della nostra regione, ma fingono di volerlo fare senza sapere neppure da dove cominciare. Questa classe politica tutta va mandata a casa. I danni che ci hanno provocato finora bastano ed avanzano.
Se non ci libereremo di questi signori collettori di voti e privilegi solo per se stessi ed i loro padroncini, la Basilicata non potrà risollevarsi. Allora cogliamo l’occasione della difesa dell’ospedale per vedere e smascherare chi veramente vuol difendere il bene del territorio e chi vuole solo strumentalizzare l’occasione per visibilità propria. Molto semplicemente chiediamo ai politici di firmare la petizione portata avanti dal Comitato e dalle associazioni. Vediamo chi ci mette la propria faccia su quel documento. Ci troviamo in un situazione molto difficile , ma possiamo trasformarla in una opportunità: quella di capire con certezza chi è con i cittadini e chi contro.
Lunedì 5 Novembre alle ore 18,00 nella sala consiliare di Pisticci vengono a trovarci Filippo Bubbico, Marcello Pittella, Luca Braia, Giuseppe D’Alessandro, Vincenzo Santochirico insieme al Sindaco di Pisticci e al segretario provinciale del PD.
Lunedì 5 Novembre aspetteremo parlamentari e consiglieri regionali del PD in Piazza Umberto I° già dalle 17,30 con i nostri striscioni insieme agli studenti, ai cittadini e alle associazioni per rivendicare la revoca della delibera dell’ASM 792 del 2 Agosto che chiude il Laboratorio di Analisi a Tinchi e per chiedere l’attuazione del piano per Tinchi annunciato dalla Regione due anni fa. Il laboratorio non si tocca!
Il Comitato Difesa Ospedale
OSPEDALE TINCHI: BENEDETTO, LACRIME DI COCCODRILLO DA CONSIGLIERI-PARLAMENTARI PD
“Lacrime di coccodrillo”: è il commento del consigliere regionale di IdV Nicola Benedetto all’iniziativa di parlamentari e consiglieri regionali del Pd che domani andranno ad incontrare a Pisticci il Comitato di difesa dell’ospedale di Tinchi e che preannuncia un’accoglienza con striscioni e massiccia presenza popolare.
“Con la chiusura del Laboratorio di analisi e gli altri atti voluti autoritariamente dall’Azienda Sanitaria di Matera la situazione è precipitata perché – sottolinea Benedetto – non c’è stata alcuna opposizione da parte della classe politica e dirigente del Pd al piano strisciante di progressivo smantellamento dei servizi ospedalieri denunciato dal Comitato e che, facendomi interprete, come sempre, delle proteste e sollecitazioni dei cittadini e dell’Amministrazione Comunale, ho segnalato in più occasioni all’assessore Martorano e ai dirigenti del Pd. Sono ancor più convinto che le cose sarebbero andate sicuramente in modo diverso se i consiglieri regionali del Pd avessero accantonato gelosie e personalismi votando l’emendamento da me proposto al Piano Salute per mettere una parola chiara e definitiva sul presente e sul futuro dell’Ospedale di Tinchi. Invece – continua il consigliere di IdV – l’ordine del giorno da loro voluto che, pure contiene le proposte che ho fatto per Tinchi, “preferito” al mio emendamento che avrebbe impegnato Giunta ed Assessore a “fare cose concrete”, vale a dire a mettere in pratica atti e provvedimenti veri e non “di carta”, ha seguito il destino di altre decine e decine di ordini del giorno approvati in Consiglio e rimasti negli uffici della Presidenza della Giunta e di qualche Assessore. I consiglieri del Pd dovranno adesso spiegare al Comitato e ai cittadini di Pisticci il proprio operato e dovranno illustrare cosa intendono fare per salvare l’ospedale altrimenti destinato a diventare sede di uffici decentrati Inam, uffici amministrativi, dove i servizi e le prestazioni sanitarie saranno ridotte a meno di un poliambulatorio, in barba ad ogni rassicurazione dell’assessore Martorano sulla “missione” di Tinchi di tutela della salute dei cittadini per l’intero Metapontino. Non si deve sottovalutare che la sfiducia della gente per la politica e le istituzioni dipende proprio dagli impegni non mantenuti e quindi versare lacrime di coccodrillo contro l’astensionismo, l’allontanamento dei cittadini dalla politica che sfocia nel consenso al Movimento 5 Stelle e per il pericolo di proteste radicali non credo possa servire a tacitare la coscienza.
Per questo – dice Benedetto – continuo a rivendicare atti concreti per dare immediata e pratica attuazione alle azioni per la salvaguardia di prestazioni e servizi dell’ospedale di Tinchi. E tra i primi atti attesi ci sono il potenziamento del Centro Dialisi e l’avvio dei servizi di riabilitazione-fisioterapia facendo diventare operativa la piscina mai entrata in funzione”.
fanno bene .non fateli parlare piu’ questi finti.