Riceviamo e pubblichiamo la nota del Comitato Difesa Ospedale di Tinchi in merito all’episodio registrato in mattinata presso il presidio ospedaliero in occasione della visita del Direttore Amministrativo Jerone e del Direttore Sanitario Annese.
Mentre fervono i preparativi per la manifestazione di sabato 29 settembre a Pisticci cresce la tensione. E’ stata una mattinata molto agitata presso l’ospedale di Tinchi per l’inopportuna e provocatoria visita effettuata dal Direttore Amministrativo Dr. Jerone e del Direttore Sanitario Dr. Annese. Una trentina di manifestanti del Comitato Difesa Ospedale di Tinchi e di Associazioni hanno nella mattinata di oggi cacciato dal Presidio Ospedaliero di Tinchi il Direttore Sanitario Dr. Annese, il Direttore Amministrativo dell’ASM Dr. Jerone e il responsabile del Laboratorio di Analisi di Tinchi. Appena si è diffusa la notizia della loro presenza immediata è scattata la reazione dei manifestanti che, molto determinati, li hanno invitati a lasciare il presidio ritenendo la loro presenza una ulteriore provocazione nei confronti di quanti, per l’ospedale, si sacrificano da anni. Per i manifestanti la presenza dei direttori e del responsabile del laboratorio era finalizzata all’organizzazione della fase che porterà alla chiusura del Laboratorio di Analisi e, quindi ad una accelerazione dello smantellamento, nonostante la manifestazione convocata dal Sindaco. Quindi la dimostrazione che vanno avanti come un treno a realizzare quanto pensa Maglietta: “Tinchi non ha ragione di esistere”. C’è stata molta tensione e urla da parte dei cittadini presenti, che davvero non sopportano più le menzogne propinate finora dalla classe politica regionale e dai Direttori Generali. Non ne possono più delle finte rassicurazioni, delle dichiarazioni oramai diventate una litania, dell'”abbiamo avuto ampie rassicurazioni che le promesse saranno mantenute nella fase esecutiva”. La stessa frase che l’assessore regionale alla sanità ripete da anni. I manifestanti non sopportano più di assistere a interventi sotto i loro occhi che vanno nella direzione contraria a quella auspicata, che vanno nella direzione di lasciare il deserto a Tinchi. I manifestanti, insieme ad Annese e Jerone hanno cacciato da Tinchi anche il responsabile del Laboratorio. Sul posto è arrivato il vicesindaco di Pisticci Dr. Albano che si è intrattenuto a lungo con i manifestanti. Al Dr. Albano il Comitato ha chiesto una decisa azione dell’amministrazione comunale presso l’ASM di Matera. Il Comitato non ha intenzione di recedere, anzi di intensificare la lotta fino ad una manifestazione davanti all’ASM di Matera nei prossimi giorni.
Comitato Difesa Ospedale di Tinchi
Protesta ospedale di Tinchi, nota UGL
Interviene anche l´UGL di Matera a sostegno degli Ospedali di Tinchi e Stigliano, con l´intento di non abbassare la guardia e non sottovalutare quanto sta avvenendo in questi giorni. Rivolgendosi direttamente al Presidente della Giunta Regionale Vito De Filippo ed all´Assessore Regionale alla Salute Pubblica Attilio Martorano, l´UGL fa rilevare che “l´incolumità e serenità dei cittadini, che giustamente stanno difendendo da mesi i diritti dei poveri, degli ammalati, dei bisognosi, non deve essere messa in nessun modo in discussione”. A chi sta´ lottando a difesa dei due nosocomi, il segretario provinciale UGL di Matera, Luigi D´Amico, non vuole far mancare il proprio sostegno su un problema di vitale importanza. “Il sindacato – dichiara in una nota- è fortemente preoccupato sul futuro degli ospedali e sul silenzio delle istituzioni che sono complici della chiusura delle strutture sanitarie ignorando totalmente il territorio e creando paura/preoccupazione tra i dipendenti e tra i cittadini di Pisticci, Marconia, Bernalda, Montalbano, Craco e Stigliano. Gli ospedali di Tinchi e Stigliano non vanno solo difesi -continua il segretario UGL D´Amico- ma, devono essere soprattutto rispettati per ciò che rappresentano, insieme a Policoro, per tutta l´area materana e non solo. Ci rivolgiamo al Prefetto di Matera, dott. Luigi Pizzi, personalità di altissima sensibilità umana ed istituzionale, affinché si rispetti la dignità del cittadino, dell´ammalato bisognoso di servizi per la salute. In Italia – conclude il sindacalista – si prescrivono milioni di esami inutili, esami del sangue, radiografie, ecografie, si prescrivono farmaci in maniera allegra e impropria, per poi ascoltare menzogne e bugie, un po´ ovunque, da onesti galantuomini che amministrano `la cosa´ pubblica i quali, scaricano sui cittadini le colpe e la necessità dei tagli a causa dei costi del loro spudorato affarismo”.
QUESTA E’ LA POLITICA ALLA VECCHIA MANIERA SI GARANTISCE TUTTO E POI SONO SEMPRE I FESSI A PAGARE !! SMETTIAMOLA DI DIFENDERE L’IMPOSSIBILE FATEVI UNA PASSEGGIATA A MATERA CHE E’ “SALUTARE”.