Non tagli, ma misure organizzative adottate dai dirigenti responsabili nella loro autonomia gestionale a tutela dell’efficienza complessiva del sistema aziendale e della sicurezza delle prestazioni. La Asm intende rassicurare gli utenti dopo l’allarme lanciato dal comitato di difesa dell’ospedale di Tinchi, rappresentando quanto segue:
1) non v’è alcuna chiusura della radiologia di Tinchi. A Policoro occorre garantire le emergenze e non potendo sino alla fine dell’anno assumere nuovo personale, si è reso indispensabile suddividere le prestazioni fra Tinchi e Policoro. Da gennaio sarà assunto un nuovo tecnico di radiologia da destinare a Policoro e ciò consentirà il pieno ripristino della radiologia del Presidio di Tinchi. “La scelta organizzativa adottata dal direttore della radiologia d’intesa con il direttore sanitario di presidio -precisa il Direttore Sanitario Asm Andrea Sacco- si muove nell’ottica di un servizio da garantire all’utenza generalmente intesa, e non soltanto ad alcuni settori”.
2) le attività ambulatoriali di chirurgia delle ulcere cutanee presso il PO Matera non riguardano la specialità di chirurgia del piede diabetico, che rimane esclusivamente a Tinchi;
3) le prestazioni di chirurgia generale a Tinchi vanno messe in sicurezza attraverso protocolli condivisi, tanto sia per la tutela dei pazienti sia per gli operatori, e non per una riduzione autoritaria delle attività.
Per quanto attiene all’ortopantomografo, l’Azienda aveva già interessato la ditta responsabile delle manutenzioni, che provvederà alacremente nei prossimi giorni.
“In conclusione -spiega Sacco- si tratta di misure organizzative, che da un lato migliorano l’offerta complessiva dell’Azienda, dall’altro sono indispensabili per incrementare i livelli di qualità e sicurezza delle cure. Altro che tagli. La prossima cantierizzazione dei lavori di costruzione del Centro Dialisi a Tinchi prova esattamente il contrario”.
Dic 17