Con la bozza di atto aziendale da parte del commissario dell’Azienda Ospedaliera San Carlo si conferma la volontà di penalizzare e, a medio termine, di chiudere l’ospedale di Villa d’Agri.
Ad affermarlo è una nota del CSAIL a firma del portavoce Filippo Massaro sottolineando che l’atto aziendale è il principale provvedimento che disegna l’organizzazione e le articolazioni di governo dell’Azienda Sanitaria e i suoi rapporti con gli Enti Locali, la Regione, le rappresentanze dei cittadini.
La bozza individua solo quattro strutture complesse presso l’ospedale di Villa d’Agri, mentre 7 sono a Lagonegro (con altre 5 strutture condivise con Villa d’Agri di cui 4 praticamente attestate a Lagonegro !). Dunque a leggere attentamente la nuova organizzazione appare evidente come l’ospedale della Val d’Agri diventi la “succursale” di quello di Lagonegro. Infatti i primari di radiologia, cardiologia, la direzione sanitaria, il Laboratorio di analisi sono attestati a Lagonegro da cui dipenderanno i reparti di Villa d’Agri. Mentre addirittura a Melfi vi è il primariato di ostetricia e ginecologia con un punto nascita da chiudere secondo le indicazioni dell’Accordo Stato-Regioni del 2010 (come accaduto da tempo per Villa d’Agri) in quanto i parti sono stabilmente sotto i 500 l’anno.
Una domanda – dice Massaro – sorge spontanea: chi sa perché dopo pochi mesi che si è insediato il nuovo Presidente della Giunta il punto nascita di Villa d’Agri è stato chiuso!. Altra cosa poco chiara che riguarda la struttura ospedaliera valligiana è la permanenza del SSD di Geriatria in un contesto incui è perfettamente inutile e va contro gli standard del D.M.70. Purtroppo le logiche sono sempre le stesse!
Ci sorgono – continua la nota del CSAIL – alcuni dubbi. Quanto è legittimo che un commissario possa adottare l’atto aziendale che è l’atto di organizzazione dell’Azienda e non certo un atto di ordinaria amministrazione? E questo quanto è opportuno a pochi mesi dalla scadenza e dalla nomina, per fortuna , di nuovi direttori generali? Ci auguriamo che la Regione non approvi l’atto aziendale e rinvii tutto al nuovo direttore generale che, nella piena legittimità, possa adottare un atto che guardi alla durata del mandato che gli sarà conferito e soprattutto che sia equilibrato tenendo conto dei veri bisogni sanitari delle popolazioni . Spetterà al nuovo Consiglio e alla nuova Giunta che saranno eletti dai cittadini nelle imminenti regionali procedere a scelte così delicate.
Per Massaro, inoltre, l’Assessore Franconi può economizzare eliminando lo “stallaggio” delle Guardie Mediche nei Comuni dove esistono già Ospedali e sono pertanto inutili doppioni. Il paziente dovrebbe essere visitato al Pronto Soccorso, se è impegnato può attendere se, invece , è grave già si trova al Pronto Soccorso. Con questo sistema c’è una economia mensile di circa 16mila euro solo a Villa d’Agri.
L’Ospedale di Villa d’Agri – conclude Massaro annunciando che intensificherà la campagna per la sua salvezza che lo vede da anni in prima fila – vive nel caos . Molti medici scappano sapendo che è imminente la chiusura di altri reparti.