Acquedotto Lucano si farà carico di dotare delle infrastrutture idropotabilii e fognarie necessarie ad accogliere i due ospedali da campo per l’emergenza Covid-19, che sono in corso di allestimento a Potenza e a Matera. Si tratta degli ospedali mobili donati dal Qatar e destinati dal Ministero della Salute alla Protezione Civile della Regione Basilicata e della Regione Veneto. L’approvvigionamento idrico e lo smaltimento dei reflui rappresenta una necessaria attività di prevenzione per l’emergenza sanitaria, che richiede un complesso di esperienze, competenze e professionalità che Acquedotto Lucano sta mettendo a disposizione per tutte le fasi del servizio volte ad assicurare, per l’intera durata dell’emergenza, tutte le opere necessarie alla manutenzione degli impianti. Inoltre, sarà realizzata e installata una “Casa dell’acqua” dedicata: una struttura che erogherà acqua di qualità, dotata di sistemi di filtraggio di ultima generazione, rendendo così immediatamente disponibile la risorsa idrica per garantire considerevoli risparmi sull’utilizzo delle bottigliette d’acqua, anche al fine di salvaguardare e tutelare l’ambiente che ci circonda.
“L’utilizzo dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari – afferma l’assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata, Donatella Merra – rappresenta l’elemento essenziale per la sicurezza sociale e la salute dei cittadini, per prevenire malattie infettive, assicurare approvvigionamenti idropotabili nei luoghi di residenza, di lavoro e di cura della popolazione e garantire l’efficienza di fondamentali misure di prevenzione primaria”. Merra rivolge “il sentito ringraziamento della Regione Basilicata ad Acquedotto Lucano, che – aggiunge – ancora una volta testimonia concretamente la necessaria sinergia istituzionale, finalizzata a garantire servizi efficienti e di qualità per le nostre comunità, attraverso la realizzazione, il controllo e la manutenzione delle condotte idriche ai due ospedali, con le sue professionalità e competenze, per affrontare unitariamente la straordinaria e delicata emergenza per prevenire tutti i rischi legati alla gestione dell’acqua e dei reflui”. L’assessore ribadisce inoltre che “anche l’Istituto Superiore di sanità ha ritenuto efficaci nell’abbattimento del virus le pratiche di depurazione attualmente adottate e che non sono state riscontrate evidenze di trasmissione a livello di sistemi fognari e trattamento delle acque reflue”.
“Ancora una volta Acquedotto Lucano – afferma l’amministratore unico della società, Giandomenico Marchese – è in campo per fronteggiare l’emergenza Covid-19 accanto alla comunità lucana e alla sua massima Istituzione. Il gestore sta procedendo con celerità alla realizzazione, per quanto di competenza, delle opere di infrastrutturazione dell’area destinata ad accogliere l’ospedale da campo donato dallo stato del Quatar. In una fase difficile e delicata di emergenza a livello mondiale – aggiunge Marchese – considero un privilegio poter offrire un contributo alla realizzazione in tempi ristretti di un’opera di tale importanza per la comunità lucana. Oggi più che mai il ruolo e la sicurezza dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari rappresentano – continua Marchese – un presidio essenziale di prevenzione sanitaria, non solo in termini di approvvigionamento idropotabile dell’intera comunità, ma anche di igiene nei luoghi di cura e negli ambienti di vita e di lavoro”. Il gestore infatti ha già manifestato particolare sensibilità sul tema della valutazione e gestione del rischio per le acque destinate al consumo umano predisponendo i “Piani di Sicurezza dell’Acqua” (PSA, Water Safety Plans), in collaborazione con l’Istituto Superiore della Sanità che, tra l’altro, prevedono un approccio preventivo e proattivo nella gestione del rischio sanitario.