Si è riunito il direttivo del Comitato per l’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera per definire le linee programmatiche per il nuovo anno. Il direttivo è composto dal presidente Tommaso Scandiffio e da Francesco Gaetano Casino, Anna Maria Colangelo, Alberto Fragasso, Michele Olivieri e Marina Susi.
Di seguito la nota inviata dal presidente Tommaso Scandiffio.
Il comitato si è costituito da poco meno di un anno, dopo aver constatato con enorme dispiacere il peggioramento e l’inadeguatezza dell’assistenza che la struttura offriva ai cittadini. Era veramente triste vedere la hall del Madonna delle Grazie spesso deserta. Era stato distrutto un rapporto di fiducia costruito negli anni con la città e il proprio territorio. Il bilancio aziendale, in passato, era attivo grazie anche all’affluenza dalla Puglia. In pochi anni è stata attuata un’opera incomprensibile di smantellamento: i pensionati non venivano sostituiti, i concorsi non espletati. Con la barca allo sbando molti medici, anche materani, si trasferivano in altri ospedali. In pochi anni la ASM ha perso 500 unità. All’esodo dei medici è seguito la fuga dei pazienti con ovvie conseguenze: assistenza negata, danno di immagine ed erariale. Un autentico disastro: reparti chiusi per mancanza di personale, strutture portanti sotto organico e in grave sofferenza come la Radiologia, il Pronto Soccorso, la Psichiatria e l’Anatomia Patologica, solo per citarne alcuni. Le strutture operanti ad organico incompleto. Una sofferenza per i cittadini, un carico eccessivo per gli infermieri e i medici in servizio che, non raramente, sono stati richiamati dalle ferie o precettati. Per i medici e gli infermieri dell’Ospedale in pensione, una autentica sofferenza, dopo aver lavorato per anni con orgoglio e dedizione. Secondo il rapporto del Centro per la Ricerca Economica applicata in Sanità (CREA Sanità) la Basilicata, insieme al Molise, Calabria e Sicilia occupa l’ultimo posto per livello di prestazioni. L’arrivo del dottor Maurizio Friolo, prima come commissario ed ora Direttore Generale della ASM, ha invertito la rotta; già si vedono i primi risultati. La situazione non è facile per carenza di medici e di altre figure professionali. Si continua con i gettonisti (costano!) e gli specializzandi. E’ da riconquistare la fiducia dei cittadini ed è necessario tempo. Tante le possibili soluzioni; necessita la volontà per metterle in atto. E’ in fase di elaborazione il nuovo Piano Sanitario Regionale, come recentemente comunicato dall’Assessore Regionale Cosimo Latronico, foriero di rinnovate speranze per i nostri concittadini. Il direttivo del comitato ha chiesto alla Direzione Strategica della ASM di essere convocato, anche per offrire la competenza dei propri soci, acquisita in una lunga vita professionale al servizio della sanità pubblica.