Tra le principali novità, la riabilitazione tecnologicamente assistita per le donne operate di tumore al seno. Sono il risultato del tavolo di lavoro bilaterale ASM-Fondazione Don Gnocchi in applicazione della delibera regionale che rinnova per 12 anni la convenzione che disciplina la collaborazione pubblico-privato.
Si arricchisce l’offerta di servizi innovativi del Polo specialistico riabilitativo della Fondazione Don Gnocchi di Tricarico (Matera). Aperto nel 2006 presso il locale ospedale civile, la struttura ha acquisito nel tempo uno spazio di primo piano nell’ambito della riabilitazione a livello regionale.
In sinergia con l’Azienda Sanitaria Materana, grazie al tavolo bilaterale istituito a seguito della delibera regionale che rinnova la convenzione con il Centro per i prossimi dodici anni, si è stabilito l’attivazione di nuovi servizi e il consolidamento di percorsi riabilitativi già esistenti.
Le attività si focalizzeranno sull’utilizzo delle tecnologie robotiche e sulla teleriabilitazione: sarà presto attivata infatti, presso il Polo di Tricarico, una palestra robotica dotata di quattro dispositivi tecnologici di ultima generazione per la riabilitazione dell’arto superiore, che si integrerà con i trattamenti fisioterapici tradizionali. La riabilitazione robotica sarà rivolta in modo particolare a pazienti neurologici, in particolare con esiti da ictus e – caso quasi unico a livello nazionale – sarà parte del percorso riabilitativo di donne operate di tumore al seno, allo scopo di evitare l’edema dell’arto superiore conseguente all’intervento e attenuare gli effetti dell’immobilità.
“Le attività che si andranno a potenziare – spiega Luigi Di Candia, responsabile delle attività di riabilitazione di ASM Matera – sono in parte già avviate: da tempo, infatti, ci occupiamo della riabilitazione delle pazienti operate di tumore al seno attraverso percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali specifici. La novità importante consiste nel creare presso il Polo riabilitativo della Don Gnocchi di Tricarico una seconda struttura di riferimento, oltre al Presidio ospedaliero “Madonna delle Grazie” di Matera, integrando i percorsi riabilitativi con la tecnologia robotica, offrendo anche un supporto psicologico per le pazienti che coinvolgerà i famigliari e garantendo la continuità assistenziale attraverso la teleriabilitazione, dopo le dimissioni”.
La seconda importante innovazione riguarda la teleriabilitazione: grazie all’impiego di dispositivi robotici già sperimentati in altri Centri della Fondazione e che potranno essere facilmente installati in casa, sarà possibile per i pazienti proseguire i trattamenti riabilitativi al proprio domicilio, senza la necessità di viaggi spesso lunghi e faticosi e sotto lo stretto controllo degli operatori. In questa modalità potranno essere seguiti nel loro percorso riabilitativo pazienti neurologici e le donne operate di tumore al seno dopo il periodo di degenza. Sempre nella modalità a distanza potranno essere effettuati interventi anche a favore di pazienti affetti da lombalgie e mal di schiena, non solo nella fase di trattamento del dolore, ma anche in fase di prevenzione.
«La riabilitazione si sta evolvendo – commenta Irene Aprile, neurologa, direttrice del Dipartimento di riabilitazione neuromotoria della Fondazione Don Gnocchi e coordinatrice del Gruppo di Riabilitazione Robotica e Tecnologica – e l’uso delle nuove tecnologie sarà sempre più marcato, soprattutto nell’ambito delle cure al domicilio del paziente. Oggi la tecnologica ci consente di adottare approcci riabilitativi personalizzati gestiti da remoto da parte del team multidisciplinare dove entrano in gioco diverse figure professionali. Il paziente viene supervisionato nella corretta esecuzione degli esercizi, come se si trovasse in palestra; dall’altra parte, il robot è in grado di trasmettere parametri strumentali che servono agli operatori per affinare il trattamento e personalizzarlo ulteriormente».
Saranno inoltre attivati percorsi riabilitativi per i disordini del movimento con effettuazione di infiltrazioni con tossina botulinica, associata all’utilizzo della robotica, così da rendere più efficaci i benefici delle infiltrazioni. Inoltre, saranno potenziate le attività a carattere ambulatoriale per adulti e piccoli pazienti dell’età evolutiva e razionalizzati i posti letto in RSA, con un accesso più agevole ai reparti per acuti, così da favorire, nell’interesse primario dei pazienti, il turn over dei posti letto e l’abbattimento delle liste di attesa.
«Vorrei sottolineare – dichiara Sabrina Pulvirenti, Direttrice Generale di ASM Matera – la fondamentale importanza della stretta collaborazione tra la nostra Azienza Sanitaria e la Fondazione Don Gnocchi. Il tavolo bilaterale infatti, da cui sono scaturite queste iniziative condivise, ha definito modalità per migliorare e ampliare l’offerta di servizi per il territorio, con attività all’avanguardia come la robotica e la teleriabilitazione, che sarà di grande utilità in un contesto orografico complesso che rende disagevoli gli spostamenti presso le strutture sanitarie, in particolar modo della popolazione anziana e fragile».
“La collaborazione tra ASM e Fondazione Don Gnocchi – commenta Giampaolo Pierini, Direttore dell’Area Centro-Sud della Fondazione Don Gnocchi – è un esempio di come in Basilicata si possa fare innovazione, cogliendo tutte le opportunità messe a disposizione dal PNRR e le sfide della medicina di prossimità. Già conosciamo i vantaggi della riabilitazione tecnologica, ma presto anche la telerobotica sarà una modalità di intervento innovativa che renderà ancora più efficace l’intervento riabilitativo, senza sottoporre il paziente a spostamenti difficoltosi, nella logica Hub and Spoke, già sperimentata con successo altrove, perché con la telemedicina davvero possiamo arrivare in qualsiasi luogo”.