La Puglia è la prima Regione in Italia che formalizza un protocollo sulla partecipazione dei cittadini – con Cittadinanzattiva e Tribunale per i diritti del malato – in coerenza con la legge regionale sulla partecipazione.
Il Protocollo è stato sottoscritto ieri dal Presidente della Regione Puglia, dal Direttore del Dipartimento Salute, Vito Montanaro, dal Segretario Regionale di Cittadinanzattiva, Matteo Valentino e dalla Coordinatrice regionale del Tribunale per i diritti del malato, Stefania Palmisano.
Il Protocollo d’intesa disciplina la collaborazione tra il Dipartimento “Promozione della salute, del benessere sociale e dello sport per tutti” della Regione Puglia e Cittadinanzattiva Puglia. La finalità generale della collaborazione – in coerenza con la mission di Cittadinanzattiva, con i principi della legge sulla partecipazione e con gli obiettivi di tutela dei diritti sanciti dalla Carta Europea dei diritti del malato – è favorire ed implementare un coinvolgimento effettivo e “di qualità” dei cittadini in tutto il ciclo delle politiche pubbliche sanitarie (individuazione dei bisogni, programmazione, implementazione e valutazione di politiche e servizi), mediante la progettazione e realizzazione di attività e pratiche di partecipazione inclusive, su oggetti rilevanti, orientate ai risultati sia in termini di output sia in termini di outcome, delle quali si possa rendere conto ai cittadini medesimi.
Il Protocollo d’Intesa si pone come primo obiettivo specifico la collaborazione alla costituzione di un Osservatorio Regionale sui Servizi sanitari e socio – sanitari con la finalità di tutelare il diritto dei cittadini ad un accesso tempestivo, equo ed appropriato ai servizi e alle prestazioni sanitarie, attraverso un impegno congiunto nell’analisi dei servizi sanitari e socio – sanitari offerti a cittadini e comunità, per far emergere buone prassi e criticità, utili a pianificare ed implementare opportune azioni di miglioramento.
In particolare, l’Osservatorio avrà il compito di:
1 supportare la Regione nell’implementazione delle disposizioni relative ai tre grandi Livelli individuati dal DPCM del 12 gennaio 2017.
2 effettuare l’analisi delle criticità rilevate nell’attuazione delle disposizioni e delle cause profonde dei fattori favorenti le criticità locali, fornendo indicazioni tese ad omogeneizzare i comportamenti delle Aziende Sanitarie, al fine di assicurare uniformità nell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e superare eventuali disuguaglianze erogative delle prestazioni nonché assicurare una risposta tempestiva, efficace e appropriata ai bisogni assistenziali dei cittadini;
3 svolgere il monitoraggio dell’effettiva erogazione dei Servizi sanitari e socio – sanitari contenute nel citato DPCM e l’analisi dei dati derivanti dai flussi informativi delle strutture erogatrici pubbliche, private accreditate e RSA;
4 individuare e pianificare soluzioni condivise, anche attraverso la formalizzazione di accordi interaziendali e/o interprovinciali;
5 di supportare, in particolar modo, la regione nell’implementazione delle disposizioni contenute nel PRGLA 2019/2020, in quanto sono esse uno dei principali canali di accesso ai LEA.
6 avvalersi delle informazioni e degli elementi in possesso della banca dati del Servizio di pubblica utilità attivato mediante il numero telefonico 1500;
7 elaborare modalità di monitoraggio dei Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA)
8 pianificare e realizzare programmi formativi aziendali per il governo delle liste di attesa
9 facilitare, valutare e controllare le attività di reporting regionale;
10 valutare i piani di miglioramento aziendali.
Il Direttore del Dipartimento Politiche della Salute, Vito Montanaro, spiega che “il Protocollo è la prima esperienza in Italia che con l’istituzione coinvolga direttamente i cittadini (Cittadinanzattiva) nelle attività strategiche in sanità. Abbiamo inteso estendere la partecipazione a tutte le aree di intervento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA): prevenzione, assistenza territoriale e assistenza ospedaliera. Quindi un coinvolgimento ampio, che non riguarda solo il monitoraggio delle Liste d’Attesa. Abbiamo fortemente voluto questo Protocollo, anche al fine di dare attuazione al Nuovo Sistema di Garanzia, volto a valutare la capacità delle Regioni di garantire equità di accesso alle cure in tutte le provincie del territorio pugliese”.
Il Segretario Regionale di Cittadinanzattiva, Matteo Valentino e la Coordinatrice regionale del Tribunale per i diritti del malato, Stefania Palmisano “ritengono si tratti di un importante punto di partenza, dal quale cominciare migliorare la sanità pugliese. Siamo convinti che il nostro punto di vista e la fattiva collaborazione con le istituzioni, consentirà di analizzare le criticità, proponendo modelli assistenziali che possano risolvere concretamente le necessità degli utenti.”
Il segretario generale di Cittadinanzattiva, Antonio Gaudioso, dichiara: “Questa è certamente una iniziativa molto importante di cui siamo soddisfatti, frutto di un lungo lavoro di preparazione che ha l’obiettivo di rafforzare gli strumenti di partecipazione dei cittadini. Solo attraverso azioni che li coinvolgano si può infatti creare quel circolo virtuoso che rafforza trasparenza e fiducia nel buon funzionamento dei servizi sanitari regionali. Nei prossimi mesi continuerà il nostro impegno per favorire il coinvolgimento effettivo dei cittadini, anche attraverso iniziative che promuovano l’adozione di strumenti come questo protocollo nelle altre regioni”.