Piernicola Pedicini (Europarlamentare M5s): “I problemi della Sanità lucana vanno affrontati senza propaganda e fuorvianti giustificazioni”. Di seguito la nota integrale.
L’ennesima indagine nazionale diffusa alcuni giorni fa da un istituto di ricerca, conferma le lacune e le inefficienze della sanità lucana e deve spingere la Regione Basilicata a fare autocritica e ad affrontare le problematiche senza nascondersi dietro scusanti o fuorvianti giustificazioni.
Gli allarmanti dati diffusi dall’Istituto di ricerche Demoskopika, che vedono la Basilicata al primo posto in Italia rispetto al numero di lucani che scelgono di farsi curare in strutture sanitarie fuori dai confini regionali, non possono essere sottovalutati o sottaciuti, ma vanno esaminati con attenzione.
Nel 2016, ben il 24,1 per cento dei lucani è stato ricoverato in ospedali di altre regioni. In Lombardia, che è all’ultimo posto della graduatoria, solo quattro lombardi su cento hanno fatto lo stesso.
Un altro dato molto negativo per la Basilicata, diffuso da Demoskopika, riguarda la classifica nazionale sul grado di inefficienza della sanità regionale. La Basilicata sì è classificata al secondo posto dopo la Calabria.
Se analizziamo questi dati, insieme alla denuncia che facemmo un mese fa, a seguito del rapporto Meridiano Sanità elaborato da The European House–Ambrosetti, che vedeva la nostra regione molto al di sotto della media nazionale nella graduatoria dell’efficacia/efficienza del suo sistema sanitario, il quadro è veramente impietoso e preoccupante.
Un quadro che deve anche tenere conto dell’alto numero di lucani che non sono nella condizione economica di acquistare farmaci, pagarsi le visite specialistiche, le cure odontoiatriche, le rette nelle case di cura o che rinunciano a curarsi per le lunghe liste di attesa.
Rispetto a questa situazione, che non è frutto di nostre opinioni o critiche politiche strumentali, ma è basata su informazioni oggettive fornite da istituti di ricerca super partes, non possiamo non rilevare, ancora una volta, che le politiche attuate dalla Regione Basilicata vanno cambiate perché sono sbagliate e insufficienti.
Il governatore regionale Pittella ha una buona macchina propagandistica e finora, grazie alla complicità di chi lo sostiene, è riuscito a far veicolare messaggi e informazioni che raccontano di una sanità lucana efficiente e organizzata. La realtà, però, è un’altra e il M5S è impegnato a farla emergere, così come fanno tutti i giorni i consiglieri regionali Gianni Leggieri e Gianni Perrino.
Proprio grazie a loro abbiamo appreso che, durante il consiglio regionale di fine anno dedicato all’approvazione del Piano di riordino del sistema sanitario lucano, la maggioranza e il presidente Pittella non sono riusciti a dare una descrizione credibile di cosa intendono fare per affrontare le tante problematiche irrisolte, al di là di piccole azioni di riorganizzazione amministrativa. L’unica novità è la delega in bianco assegnata ai direttori sanitari che, di fatto, si sostituiranno alle scelte di chi ha avuto il mandato politico. Insomma, tanta confusione, poche idee innovative e mancanza di scelte per eliminare gli sprechi e potenziare i servizi.
Sulla salute dei cittadini non si possono raccontare frottole e fare propaganda.
Sarebbe piaciuto anche a noi parlare di servizi efficienti e punti d’eccellenza, che non mancano, ma il quadro complessivo è, purtroppo, quello che abbiamo descritto.