Riportiamo di seguito una nota dell’ANED, Associazione Nazionale Emodializzati – Dialisi e Trapianto – Onlus, relativa alla petizione dei pazienti in trattamento dialitico presso l’ospedale di Matera, per la realizzazione di un centro dialisi pubblico nell’ospedale di Policoro.
Nei giorni scorsi abbiamo raccolte le firme di 71 pazienti, in trattamento dialitico presso l’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, che sostengono e condividono l’iniziativa promossa dai 27 dializzati di Tinchi con la quale domandano la nascita di un centro dialisi pubblico a Policoro.
Di questi 71 pazienti, 4 provengono dalla fascia ionica, di cui due risiedono a Policoro, un paziente è di Scanzano Jonico e l’altro abita a Nova Siri.
Sono costretti a percorrere mediamente dai 140 ai 170 km. per ogni giorno di dialisi.
E sapete perché dott. Pittella, prof.ssa Franconi e dott. Bradascio?
Perché le loro condizioni fisiche e cliniche richiedono luoghi di cura più adatti per la sicurezza delle prestazioni e per la garanzia dell’appropriatezza, perché sono portatori di pluripatologie, perché provano insicurezza, inadeguatezza e disagio verso un ospedale, quello di Tinchi, privo dei servizi fondamentali e preferiscono sostenere il carico di altre fatiche, rinunce e sacrifici, come se già non fossero abbastanza, semplicemente per raggiungere quelle strutture ospedaliere dotate di reparti di emergenza e di alta complessità e provare a garantirsi il diritto alla cura.
Questi quattro pazienti si aggiungono ai 27 dializzati di Tinchi per un totale di ben 31 pazienti, che potrebbero essere curati a Policoro, se solo vi lasciaste guidare dai principi di universalismo, di appriopriatezza delle cure e di economicità delle prestazioni, ovvero dalla ragione, dalla logica e dalla razionalità.
Vi abbiamo consegnato le firme dei pazienti di Tinchi il 17 settembre scorso, quelle dei dializzati di Lauria e Maratea il 25 novembre scorso, nei prossimi giorni faremo protocollare le firme dei dializzati di Matera.
Vi abbiamo dimostrato che ci sono i numeri per costruire un nuovo centro dialisi a Policoro, vi abbiamo indicato i motivi terapeutici e le opportunità economiche e di investimento, la possibilità di favorire il turismo sanitario per fare di Policoro un grande centro dialisi.
Cos’altro vi dobbiamo dimostrare?
Forse si aspetta che qualche paziente perda la vita per strada? Ad esempio quando il paziente, per il verificarsi di eventi gravi, debba essere trasferito dall’ospedale di Tinchi a quello di Policoro e poi a Matera?
Vi abbiamo chiesto un incontro urgente e congiunto con la presenza anche del direttore generale dell’Azienda sanitaria di Matera, dott. Pietro Quinto.
E’ invece siamo stati ricevuti dal segretario particolare dell’assessore Franconi: certo una riunione interessante ma non risolutiva.
La politica è fatta da donne e uomini che devono avere il coraggio delle loro idee e il coraggio delle loro scelte. Sottrarsi ad un pubblico confronto ci appare un tentativo per non decidere oltre che di mancanza di rispetto verso i malati.
Continueremo a lottare per la difesa dei diritti dei pazienti, a metterci la faccia, affinché vengano adottati provvedimenti legislativi ed esecutivi concreti, perché convinti che la nostra sia una scelta giusta.
Abbiamo attivato una petizione pubblica su internet: ci rivolgiamo a tutte le associazioni di volontariato, ai sindacati, alle categorie imprenditoriali, a tutte le donne e uomini di buona volontà.
Basta andare su un motore di ricerca e digitare: petizione pubblica Aned – risparmiamo costruendo un centro dialisi a Policoro e non a Tinchi – indicare i propri dati personali e confermare la firma.
E’ una questione che riguarda tutti, non solo i dializzati, perchè l’obiettivo della lotta agli sprechi è il modo migliore per continuare a garantire a tutti, in modo uniforme, livelli essenziali di assistenza al riparo da discriminazioni o speculazioni.
richiesta sacrosanta. basta spostare il cento dialisi di Tinchi a Policoro