Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta inviata da Michele Campanaro, Segretario provinciale FIMMG al neo direttore della ASm Pietro Quinto.
Lettera aperta
Tra i primi atti deliberativi della nuova Dirigenza Aziendale ASM, spicca la delibera n. 99 del 22/1/2015 avente come oggetto: ” Costituzione gruppo di lavoro per predisposizione Piano Strategico “Matera –Sanità 2019”(http://www.asmbasilicata.it/delibere/allegati.aspx?id=2702).
Sia dalle premesse di tale delibera che dall’elenco delle professionalità del gruppo di lavoro emerge l’incredibile dimenticanza del ruolo della medicina territoriale di base e di suoi esperti, aziendali e non, tra le professionalità inserite.
Vorrei fare, senza polemica, delle semplici considerazioni, che sono solo in parte frutto delle mie conoscenze ed esperienze personali, ma in massima parte derivano da dati noti a tutti:
- il turismo è un fenomeno oggi considerato di massa, ma comunque composto da persone in genere in buona salute (è difficile, per esempio, che viaggi per piacere chi è in attesa di trapianto!), spesso da nuclei familiari con relativa prole, o gruppi di persone eventualmente affette da banali patologie croniche gestite normalmente dalla medicina generale (ipertensione, patologie artrosiche, banali problematiche gastro-intestinali, eccetera), e solo occasionalmente interessate, durante i loro viaggi, da semplici problematiche acute (gastro-enteriti, lombo-sciatalgie, sindromi febbrili da virosi del tratto respiratorio medio-alto, e via dicendo)
- tali problematiche sono di pertinenza della medicina di base (Assistenza Primaria, Pediatria di Libera Scelta e Continuità Assistenziale), sia per la loro alta incidenza sia perché gestibili ambulatorialmente e domiciliarmente.
- Numerosi studi statistici confermano che l’80% degli accessi ai P. S. sono codici bianchi o verdi. Tale percentuale, se non più alta, è riferibile anche alle richieste effettuate ai medici di A.P., P.L.S. e C.A.
- Spesso queste frequenti problematiche di salute necessitano di semplice valutazione domiciliare
- È un dibattito ormai annoso che, purtroppo, gli accessi impropri (appunto i codici bianche e verdi) al PS provocano a cascata esami inutili, utilizzo di diagnostica a medio ed alto costo non necessaria, valutazioni specialistiche fino a inutili ricoveri cautelativi. Il tutto con uno spreco incredibile di risorse. E da tempo si chiede alla medicina territoriale di organizzarsi affinché tale fenomeno si riduca sensibilmente, nell’ottica di un miglior utilizzo di risorse.
- Non da ultimo ricordo la differenza tra i tempi di attesa di una valutazione di codice bianco o verde in PS rispetto ai tempi di valutazione della medicina di base ambulatoriale e\o domiciliare (da occasionale turista immagino che non gradirei trascorrere una mezza giornata nel PS di Matera per una comune patologia, o peggio esservi trasportato da ambulanza del 118 per una semplice lombalgia valutabile e trattabile domiciliarmente)
Tra i più famosi e recenti esempi di piano strategico per affrontare grandi flussi turistici, ricordo l’avvenimento della (altra) Capitale, in occasione della beatificazione di Papa Giovanni Paolo II°, e successivamente della elezione al Soglio Pontificio di Papa Francesco, in cui furono mobilitati anche i Medici di Famiglia e la Continuità Assistenziale. Dopo la perfetta riuscita dell’evento questa è stata la dichiarazione del Presidente della Regione Lazio ”Un ringraziamento speciale va proprio a loro – dichiara la presidente della Regione, Renata Polverini – per l’impegno con cui hanno affrontato due giorni difficili, con un afflusso imponente di pellegrini e la concomitanza del concerto del Primo Maggio. Tutto ha funzionato al meglio, nonostante la situazione oggettivamente complessa: nei 17 Posti medici avanzati allestiti nelle zone areali della beatificazione e all’ospedale campo a piazza Risorgimento, abbiamo assistito 4.395 persone, di cui solo 190 hanno avuto necessità di recarsi in ospedale. Tra le patologie prevalentemente riscontrate malori generici, stati febbrili, sbalzi di pressione dovuti al gran caldo che ci ha sorpreso nella giornata di ieri. Non sono stati registrati codici rossi”.
Infine, solo a titolo esemplificativo, allego parte dell’articolo di Martedì 11 Novembre 2014 del Messaggero dal titolo:”Ambulatori, aperture no stop dal medico di base anche la domenica” .
“Più servizi ai cittadini e meno folla ai pronto soccorso degli ospedali di Roma e del Lazio. Il piano della Regione presentato ieri da Nicola Zingaretti, seduto a fianco di Ignazio Marino, nella Città Eterna si basa su due pilastri fondamentali: diciotto ambulatori di medicina generale aperti nei weekend, cinque case della Salute e la riorganizzazione del sistema ospedaliero.
«Questa è la nuova rete di cure della Capitale, che grazie al decreto 368 firmato nei giorni scorsi si sta cominciando a costruire – spiega il governatore – Questo prevede reti più efficienti di cura negli ospedali della città ma soprattutto la costruzione di ciò che prima non c’era». Secondo Marino, inoltre, il piano della Pisana, «dà la possibilità ai medici di medicina generale di prendersi carico di patologie croniche e assisterle nel tempo».”
Fatte queste (banali?) opportune considerazioni e citazioni, considerando che ormai la rete della medicina territoriale e dei presidi sanitari territoriali, fatta dai medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, continuità assistenziale, farmacie territoriali, strutture diagnostiche convenzionate, nella nostra città è capillare e di facile organizzazione, eventualmente da integrare con il servizio di emergenza urgenza 118 con opportuno protocollo operativo, ed è sicuramente la migliore e più rapida risposta alla stragrande maggioranza delle richieste mediche, anche e soprattutto presso le strutture turistiche recettive, che così offrirebbero un graditissimo servizio ai loro ospiti, siamo stupiti dal fatto che l’Azienda Sanitaria stia implementando, o pensando di organizzare, un potenziamento dei servizi sanitari guardando solo l’Ospedale come Unico Presidio su cui convogliare risorse e soprattutto pazienti (residenti o turisti che siano).
Speriamo si sia trattato di una dimenticanza o lacuna da colmare al più presto.
I rappresentanti dei presidi sanitari territoriali con i loro responsabili aziendali, attendono di essere convocati dal Direttore Generale, ascoltare il suo parere ed eventualmente proporre modelli di facile ed economicamente sostenibile realizzazione, che meglio affronterebbero lo (speriamo) elevato flusso turistico nella nostra città nei prossimi anni.
Di seguito la replica dell’Asm alla nota inviata da Campanaro (FIMMG)
Matera 2019: nessuna dimenticanza – Nei prossimi giorni nuovo gruppo sulla rete territoriale
Non vi è alcuna dimenticanza della Asm sul progetto Matera 2019. Lo precisa il Direttore Generale dott. Pietro Quinto in ordine alla posizione assunta dalla Fimmg (la federazione dei medici di famiglia) circa il gruppo di esperti nominati dall’Azienda per predisporre il Piano Strategico 2019.
Il Direttore Generale chiarisce che il gruppo interno appena insediato ha lo specifico mandato di occuparsi del potenziamento delle risorse umane e tecnologiche dell’Ospedale di Matera, che è di certo la parte preponderante dell’offerta sanitaria per il 2019, e che nei prossimi giorni sarà insediato un ulteriore gruppo di esperti (presieduto dal responsabile delle attività territoriali dott. VIto Cilla), con il compito di predisporre le misure più idonee a migliorare la rete territoriale dei servizi sanitari aziendali.
“La sfida di Matera 2019 -ha dichiarato il DIrettore Quinto- è complessa e variegata e va giocata su più asset strategici. E’ evidente che l’Ospedale di Matera farà la parte del leone nel potenziamento dei servizi, ma noi giocheremo tutte le risorse professionali disponibili per offrire servizi all’altezza del proscenio internazionale, primi fra tutti i medici di medicina generale ed i pediatri”.
Il Dott. Quinto ha poi specificato che l’avvio dei gruppi di lavoro risponde ad una precisa logica di esame progressivo e ultraspecialistico di ogni problematica e che i piani di intervento saranno sottoposti al confronto con tutte le espressioni del mondo associativo dei medici di famiglia e degli altri professionisti della sanità materana.
“Tutti saranno chiamati ad offrire il proprio apporto di idee e di proposte”, ha concluso il Direttore Generale.
Quanto all’incontro che attendono i rappresentanti dei presidi sanitari territoriali, il Direttore Generale incontrerà nei prossimi giorni il presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Matera, dott. Raffaele Tataranno, con il quale si intende proseguire la intensa e proficua collaborazione in atto e quindi, a seguire, concordando un calendario con il presidente dell’Ordine, i medici di famiglia ed i pediatri di libera scelta. Il Dott. Quinto incontrerà nei prossimi giorni anche i rappresentanti degli albi afferenti a tutte le professioni sanitarie.
UGL su Piano strategico Matera-Sanità 2019 ASM: “Il D.G. Quinto parta da subito”.
“Subito mettere in campo quei progetti attuabili in via prioritaria e immediata, proprio nell’ottica di offrire ai cittadini nuovi modelli da avviare su tutto il territorio con gli ospedali materani ridestinati affinché possano fornire tutte le risposte sanitarie adeguate ai nuovi bisogni emergenti di salute. L’Ugl Basilicata non farà mancare il proprio sostegno a questa nuova politica sanitaria che il Direttore Generale dell’ASM, dott. Pietro Quinto intende applicare”.
E’ il commento dei segretari dell’Ugl in Basilicata Giovanni Tancredi, Vincenzo Piccinni e Pino Giordano a termine dell’incontro svoltosi presso la direzione ASM di Matera alla presentazione ufficiale del nuovo D.G..
“L’Ugl si vuole complimentare per la passione e l’impegno profuso negli anni nel suo instancabile lavoro, al già collaudato dirigente sanitario che ha da sempre ricoperto le alte cariche della sanità lucana, da fare invidia alla vicina Puglia tant’è, anche il governatore pugliese Nichi Vendola lo voleva fortemente alla guida della sanità Tarantina. E bene ha fatto il Presidente Pittella a trattenere nel territorio Lucano, una valorosa risorsa ch’è Quinto, il quale conosce e sa come agire per il bene dei lucani nell’ambito della guida sanitaria. Ora – aggiungono Giordano, Tancredi e Piccinni – sappiamo che siamo in un momento di grande trasformazione e come Quinto ha illustrato collaboreremo senza intralci, spietatamente, affinché si metta in campo il potenziamento della rete emergenza urgenza, gli interventi di cura, il parco tecnologico e l’accoglienza, asset che condividiamo e su cui dovrà muoversi il Piano Strategico ‘Matera-Sanità 2019. Bisogna affrontare gli impegni con serietà e determinazione, raggiungendo obiettivi che si propongono – aggiungono i segretari Ugl – in un grande lavoro sinergico, attento sui conti, senza perdere mai di vista l’obiettivo principale di una struttura sanitaria. A Quinto daremo fiducia perché siamo convinti e sicuri che sarà libero da filiera politica, in totale libertà decisionale, nell’eseguire cose giuste nella gestione, gestione condivisa con il sindacato. Chiediamo immediatamente di proseguire nel piano assunzioni e spalmare al meglio la forza lavoro esistente la dove fin dora, l’Ugl non metterà niente e nessuno in difficoltà poiché abbiamo già constatato che con il blocco totale ed indifferenziato del turn over, con l’andata in pensione di decine di medici e dirigenti, interi ospedali stavano per portare al collasso reparti e servizi, ponendo in pregiudizio l’assistenza ai cittadini anche in settori estremamente critici:un caso su tutti, l’Ospedale di Policoro dove solo grazie alla nuova politica organizzativa del Direttore Sanitario, dott. Francesco Dimona, sono arrivati e subito risultati positivi nell’ambito gestionale e sanitario. Siamo sicuri e convinti – concludono Piccinni, Tancredi e Giordano – che Quinto sarà una garanzia per gli ammalati, gli operatori e il territorio dove si andrà a frenare questo flusso incessante e continuo migratorio sanitario, verso altre regioni”.
l’articolo della federazione dei medici di famiglia non metteva certo in discussione la professionalità del dottor Quinto, tant’è che ne chiede un incontro teso a ASCOLTARE le sue proposte progettuali ed eventualmente integrare con ulteriori idee. E’ comunque evidente l’idea di considerare l’ospedale come struttura principale da potenziare (..farà la parte del leone..) mentre rimaniamo dell’idea che un piano strategico sanitario di accoglienza del turista deve vedere il territorio con le sue strutture l’elemento sanitario da migliorare e potenziare in primis, per le ragioni ben illustrate nell’articolo del dottor Campanaro