“Il Crob manterrà la sua autonomia: quello che dico è vero e non consentirò a nessuno di metterlo in discussione: non permetterò che una questione seria come l’autonomia di una struttura delicata come quella di Rionero in Vulture diventi oggetto di disfattismo e di inutile polemica politica”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervenendo questa mattina a Rionero in Vulture ad un incontro organizzato all’Irccs Crob – nell’ambito delle iniziative sulla riorganizzazione della sistema sanitario regionale – ed al quale hanno partecipato il direttore generale dell’istituto, Giuseppe Cugno, i direttori dell’Asp Giovanni Bochicchio, del San Carlo Rocco Maglietta, del Dipartimento Sanità Donato Pafundi ed i rappresentanti della locale amministrazione (il sindaco Luigi Di Toro), della sanità lucana, dell’associazionismo e del mondo sindacale. Il governatore ha spiegato che il Crob “nell’ambito della sua vocazione specifica avrà il compito di coordinare e di guidare i processi. Non bisogna vivere le prestazioni sanitarie – ha evidenziato Pittella – in maniera ragionieristica. Bisognerà consegnare ai cittadini i servizi sanitari il più possibile vicino ai rispettivi territori. Nell’ambito della rete oncologica tutto dovrà essere organizzato sotto un’unica direzione, che verrà affidata – ha assicurato – al Crob e non ad altri. La struttura specialistica di Rionero – ha proseguito il governatore – è un tesoro che dobbiamo preservare e custodire quotidianamente. Ma i primi che dovranno farlo saranno gli operatori di questa struttura, che dovrà continuare ad attrarre per qualità della cura, per la ricerca e la prevenzione. Questi sono i punti di forza del Crob, struttura sanitaria che in Italia è tra i centri di eccellenza”. Il presidente è intervenuto dopo importanti contributi, che hanno spaziato dagli aspetti tecnici illustrati dal dirigente generale del Dipartimento regionale alla Politiche della persona, Donato Pafundi, fino a quelli prettamente sanitari ed amministrativi dei direttori dell’Aor San Carlo di Potenza, Rocco Maglietta e dell’Asp, Giovanni Bochicchio. Quest’ultimo, nell’occasione, ha parlato in qualità di portavoce del gruppo tecnico che sta lavorando al riordino del sistema sanitario regionale.
“Dobbiamo dare una risposta avanzata, ma equa – ha sottolineato Pittella – ad una domanda differenziata che proviene da tutti i territori. Siamo costretti, anche per via dei nuovi dettati normativi nazionali, a fare le riforme. Ma mentre in altre realtà regionali si chiudono ospedali a decine, o non si fanno leggi in deroga su orari lavoro e sulla spesa per il personale, noi in Basilicata ci siamo rimboccati le maniche, e come in altri ambiti siamo riusciti a mettere in campo una proposta di riordino, che mette in condizione un sistema di reggere sul piano economico e finanziario e di indirizzarsi verso la risposta alla domanda di salute. Affrontiamo principalmente tre temi: l’emergenza e urgenza con il potenziamento del 118; la patologia oncologica e la ricerca; la distrettualità ed il territorio per ridurre l’ospedalizzazione. Venerdì mattina alle 9 – ha annunciato il governatore – la giunta si riunirà per deliberare, poi ci saranno tutti gli altri passaggi istituzionali, ma la nostra volontà – ha concluso – è di arrivare al prossimo primo gennaio con la riforma del sistema sanitario regionale”.