Il 2020 un anno vissuto, per quanti sono riusciti a superare le insidie della pandemia, all’insegna del pericolo incombente, proprio a causa della “ spada di Damocle “ dovuta al Covid 19, oltre che alle ristrettezze di tipo economico, in cui in tanti si sono improvvisamente venuti a trovare, ed a cui si sono aggiunte le difficoltà innescate dalle tante e diverse situazioni, sia di tipo sociale che di vera e propria convivenza.
Inoltre, a questo forte handicap, peraltro e purtroppo ancora non superato ( tutt’altro ! ) ,sul quale si è dovuta assoggettare la società in generale, molto più grave è stato l’imbatto delle persone anziane, specie se in condizioni di fragilità, a causa della precarietà della salute, perchù affetti da malattie croniche e nello specifico le decine e decine di migliaia di Diabetici, la più parte con plurimorbilità e tantissimi residenti nei piccoli e piccolissimi comuni, ubicati nelle periferie del nostro territorio , alquanto privi di idonei sistemi trasportistici, oltre che essere di difficile accesso e a volte anche privi di assistenza sanitaria.
Proprio per poter far fronte alle esigenze di questa popolazione, emarginata e ritenuta residuale, che nella presente congiuntura pandemica è risultata la più trascurata ed ha pagato spesso tale scotto, come ci dimostrano le statistiche drammatiche di questi mesi, la FAND Nazionale (Associazione Italiana Diabetici) ha predisposto un proprio Manifesto dall’esplicativo titolo “Più Territorio meno Ospedale “ , attraverso cui si tenta di indirizzare una migliore attenzione a quella parte di popolazione anziana, residente nelle periferire del nostro Bel Paese, che a causa delle tante difficoltà, come ci ha insegnato la presente pandemia, è impossibilitata a curarsi per carenze strutturali , oppure rinuncia a farlo; Manifesto, divenuto “pietra miliare” per le Associuazioni FAND, è stato presentato, già prima dell’insorgenza del Coronavirs al Ministro della Sanità On. Ronerto Speranza, quasi a presagirne il terribile evento, e che di fatto è stato ben considerato e sicuramente avrà fatto breccia stante alcuni primi risultati intervenuti in queste ultime settimane, con le quali abbiano salutato il nefasto 2020.
Infatti, il Manifesto avrà sicuramente avuto una eco importante, sia a livello nazionale, in quanto si è dato avvio all’importante strumento della Telemedicina, attraverso l’accordo Stato-Regioni, approvato il 20 Dicembre 2020 che rappresenta una pietra angolare per la cura sul territorio dei diabetici, sia in questo periodo di COVID , ma anche per il futuro; strumento che potrà consentire alle Regioni, attraverso la sua implementazione, una modalità con cui il Paziente può essere meglio seguito a distanza.
L’anno appena concluso , inoltre, ha visto anche la nostra Regione Basilicata attenta e vigile rispetto a questo fenomeno della marginalizzazione in termini di assistenza sanitaria per quanti costretti a risiedere nelle periferie del territorio, attraverso la recente emanazione del disposto organizzativo delle cosiddette Farmacie di Comunità alle quali sarà consentito di eseguire alcune prestazioni sanitarie senza doversi portare negli ospedali.
Entrambi questi primi risultati sono sicuri prodromi di una diversa e più efficace attenzione per una governance in sanità più prossima ai bisogni del cittadino; due nuove strategie assistenziali che, paradossalmente e forse anche grazie al Covid 19, sono in fase di allestimento e che sicuramente mirano a dare una assistenza più immediata e diretta alle persone fragili, alle quali però bisognerà poter corrispondere ancora più efficacemente attraverso una diffusa ed immediata vaccinazione antipandemica da Covid 19, facendo tesoro delle difficoltà registratesi e più volte denunciate, da più parti, in questa stagione di vaccinazione antinfluenzale; per questo confidiamo in un programma di vaccinazione antivirus che non lasci indietro proprio le persone più fragili e , perciò stesso, più bisognose di un trattamento il più immediato possibile.
Un anno, quindi, questo 2021, appena iniziato foriero, ci auguriamo, di buoni auspici, tra cui il prossimo insediamento della ricomposta Commissione Regionale Diabete, convocata per il 12 gennaio p.v., dopo reiterate sollecitazioni , attraverso la quale si potrà riprendere il dialogo interrottosi dopo il rinnovo della squadra di Governo Regionale, per sempre meglio corrispondere ai bisogni ed alle aspettative delle Pesrone con Diabete di ogni Tipo e di ogni età, così come espressamente vuole la Legge regionale 9/2010, quant’anche alquanto disattesa e la stessa Legge nazionale 115/87 con la quale auspichiamo si possa finalmente procedere all’implementazione del Piano Nazionale Diabete e del Manifesto dei Diritti e dei Doveri della Persona con Diabete, questi ultimi prontamente recepiti dalla Regione, ma lasciati completamebte in “sonno”.