Luigia Sist, titolare del Centro FKT, ambulatorio di terapia fisica e rieducazione funzionale di Pisticci Scalo, in una nota replica alle dichiarazioni rilasciate dal sindacato Sanità Futura “in merito all’applicazione, da parte dell’ASM Matera, della legge sulla spending review anche ai centri radiologici materani, per la parte relativa ai pazienti provenienti da altre regioni”.
Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Da qualche giorno sto seguendosul suo giornalela polemica sollevata dal sindacato Sanità Futura in merito all’applicazione, da parte dell’ASM–Matera, della legge sulla spending review anche ai centri radiologici materani, per la parte relativa ai pazienti provenienti da altre regioni.
La polemica è assolutamente pretestuosa e i roboanti proclami non possono, in alcun modo, far dimenticare la realtà delle norme imposte dallo stato italiano a tutti gli operatori della sanità.
Poiché da quanto finora è stato pubblicato non mi pare che l’oggetto del contenderesia ben chiaro ai lettori non addetti ai lavori, mi permetto di chiarire come stanno le cose, visto che, in qualitàdi titolare di un centro di FKT convenzionato e contrattualizzato, conosco bene la problematica.
Tutti hanno sentito parlare della “spendingreview”, ma non tutti hanno presente il comma 14 dell’art. 15 del D.L. N. 95/2012, tuttora vigente e ribadito dalla legge di stabilità 2016, che recita testualmente
“A tutti i singoli contratti e a tutti i singoli accordi vigenti nell’esercizio 2012, ai sensi dell’art. 8 quinquies del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, per l’acquisto di prestazioni sanitarie da soggetti privati accreditati per l’assistenza specialistica ambulatoriale e per l’assistenza ospedaliera si applica una riduzione dell’importo e dei corrispondenti volumi di acquisto in misura percentuale fissa, tale da ridurre la spesa complessiva annua, rispetto alla spesa consuntivata per l’anno 2011, dello 0,5% per l’anno 2012, dell’1 per cento per l’anno 2013 e del 2 % a decorrere dall’anno 2014.”
Tale legge, che la Regione Basilicata, più o meno correttamente,ha applicato alla maggior parte dei centri contrattualizzati relativamente alle prestazioni sanitarie da erogare ai cittadini lucani, non è stata, incomprensibilmente,applicata per la parte afferente le prestazioni da erogare ai pazienti provenienti da altre Regioni a cui è stata riconosciuta la possibilità di fruire, a spese del SSN, di un numero illimitato di terapie.
La branca che più ha beneficiato della mancata applicazione della spendingreview alle prestazioni erogate ai pazienti extra-regione è stata senz’altro la radiologia dell’ASM a causa dell’afflusso enorme dei pazienti provenienti dalla Puglia.
Tale Regione,infatti, è stata obbligata a ridurre enormemente i budget dei propri centri accreditati, a causa dell’obbligo di rientro, impostole dallo Stato, e, di conseguenza, i cittadini pugliesi, che nella loro regione si sarebbero dovuti pagare le prestazioni, hanno ritenuto conveniente rivolgersi ai centri radiologici materani dove, non esistendo alcun vincolo di budget, potevano avere tac e risonanze in maniera illimitata a carico del SSN.
Il fatto grave è che di dette prestazioni, con ogni probabilità, solo quelle rientranti nella spendingreviewsaranno rimborsate dalle regioni di provenienza, tramite la cassa di compensazione, mentre le altre se le piangeranno i cittadini lucani, che già sono stati costretti, in seguito ad una sentenza del Consiglio di Stato, a pagare le prestazioni erogate ai cittadini campani e non riconosciute dalla regione di appartenenza.
La legge di stabilità del 2016 ha ribadito l’obbligo da parte dell’intero SSN di non superare per ciascun contratto in essere il consuntivo del 2011 meno il 2%.
Il responsabile dell’ASM, dott. Vito Cilla si è, pertanto, limitato ad applicare detta legge, ben conscio che laddove non l’avesse fatto la Corte dei Conti avrebbe potuto chiedere, a lui e a chi altro avesse effettuato pagamenti non autorizzati da alcuna norma legislativa, il risarcimento del conseguente danno erariale.
Non si capiscono pertanto le doglianze di Sanità Futura per conto dei Centri di Radiologia iscritti a detto sindacato, né ai cittadini lucani può importarese detti centri saranno costretti a rifiutare tac e risonanze agli abitanti di altre regioni, dal momento che vivono quotidianamente i disagi di una grave limitazione delle terapie loro consentite dal SSR della Basilicata.
Le doglianze dovrebbero essere espresse, invece, dall’intera sanità materana, che dal 2012 ha visto, progressivamente ,ridurrei tetti di spesa,obbligando sia i dipendenti dell’ASM che tutti i centri accreditati a ridimensionare drasticamente, le proprie legittime aspettative e soprattutto i cittadini costretti a pagarsi buona parte delle terapie di cui hanno bisogno.
I più privilegiati negli ultimi 4 anni, sono stati, infatti,i centri accreditati autorizzati ad effettuare un numero illimitato di prestazioni sanitarie ai pazienti extra-regionali, alcuni dei quali si sono visti quadruplicare il consuntivo del 2011 per i fuori regione, in palese violazione della spendingreview e con conseguente indebito vantaggio concorrenziale.
Cordialmente
Luigia Sist, titolare Centro FKT Ambulatorio di Terapia Fisica e rieducazione funzionale di Pisticci Scalo
Mag 16