Isolamento acustico, illuminazione a led, colorazione terapeutica, collegamento tv e finestra con vista: è pronta la stanza tipo di Asclepios 3. Il primo spazio di degenza realizzato nel padiglione ospedaliero in fase di costruzione nel Policlinico di Bari è stato presentato oggi. Al sopralluogo nel cantiere, i cui lavori sono ripartiti il 24 aprile scorso dopo lo stop dovuto all’emergenza Covid, hanno partecipato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il direttore generale del Policlinico di Bari Giovanni Migliore, il rettore dell’Università di Bari Stefano Bronzini, il team dei progettisti e direzione lavori della società Steam Srl e Pinearq e i rappresentanti dell’impresa appaltatrice Cobar.
L’edificio, in tutto 27mila metri quadri e quasi 200 posti letto, ospiterà il complesso chirurgico e dell’emergenza dei dipartimenti ad attività integrata ovvero: Cardiologia ospedaliera, Cardiologia universitaria, Malattie apparato respiratorio universitaria, Malattie apparato respiratorio ospedaliera “De Ceglie”, Cardiochirurgia universitaria, Chirurgia toracica universitaria, Chirurgia vascolare universitaria.
Il padiglione prevede 40 posti letto di terapia intensiva e semi intensiva e 155 posti letto di degenza ordinaria, suddivisi in 57 stanze doppie con una superficie netta di circa 19 metri quadri, 24 degenze singole (all’occorrenza adattabili a due posti letto), 7 stanze per pazienti diversamente abili e 10 degenze per gli isolati con possibilità di accogliere sia degenti immunodepressi o pazienti infettivi. Per un totale di quasi 200 posti.
Le stanze di degenza troveranno spazio dal secondo al quinto piano. Nel padiglione, inoltre, sono previsti ambulatori, sale operatorie e aule destinate all’attività didattica universitarie e degli specializzandi. Al piano terra reception, spazi di attesa e caffetteria.
La progettazione dell’intero padiglione è stata effettuata seguendo i canoni dell’ospedale modello, con particolare attenzione agli aspetti di umanizzazione, socialità, interattività, appropriatezza, affidabilità e innovazione.
“Abbiamo messo la prima pietra di questo edificio quasi tre anni fa: i lavori stanno proseguendo velocemente e contiamo di consegnare questa nuova ala di Asclepios entro la fine dell’anno. E’ un ulteriore passo per quello che chiamiamo il “Policlinico della Puglia”, perché è l’hub di riferimento della Regione – dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – Siamo venuti oggi a verificare la velocità e la qualità del lavoro che si sta realizzando. Con il Dea di Lecce, il Policlinico di Foggia, il Perrino di Brindisi, l’ospedale di Bisceglie e Galatina, il Moscati di Taranto, Casa sollievo della sofferenza a San Giovanni Rotondo e il Miulli, il Policlinico di Bari ha superato questa ondata Covid. Voglio ringraziare tutto il personale sanitario, tutti coloro che si sono dedicati al Covid ma anche quelli che si sono dedicati all’ordinario perché hanno dovuto, con una sospensione generalizzata delle attività non urgenti, assicurare il diritto alla salute di tutti i cittadini.
Siamo pronti ad affrontare il futuro: innanzitutto abbiamo una scorta strategica di dispositivi di protezione individuale, che purtroppo a febbraio non aveva nessuno. Adesso la Puglia è in grado qualche volta persino di dare una mano ad altre regioni grazie al ponte aereo che abbiamo fatto con la Cina, grazie agli aiuti che abbiamo avuto dal Patriarcato di Mosca e soprattutto grazie alla capacità che abbiamo avuto nella fase iniziale di gestire lo stock ordinario.
Asclepios 3, che è il futuro della sanità pugliese, si innesta in una storia umana: non è solo una questione di investimenti e di organizzazione. Quello che tiene in piedi la sanità pugliese è il sacrificio di migliaia di dipendenti del servizio sanitario regionale. Quasi 50mila, che pure in numero inferiore a quello che dovrebbe essere perché purtroppo nella nostra regione a causa di una legge del 2001 c’è stato un blocco delle assunzioni che ancora oggi stiamo pagando, una scelta sciagurata, ci auguriamo di potere al più presto, con tutti i concorsi e soprattutto con il pareggio di bilancio che riusciamo a tenere da quattro anni a questa parte, di riuscire a rinforzare, per garantire da Capo Santa Maria di Leuca al Gargano il diritto alla salute dei pugliesi.
Il Policlinico di Puglia è un punto di riferimento che assieme agli altri ospedali costituisce l’ossatura della capacità di cura della Regione per tutte le malattie soprattutto acute, quelle non croniche e di non lungodegenza e questo sarà un luogo dove con 200 posti letto in più sarà possibile ulteriormente rafforzare questa capacità che è collegata ad un’altra funzione importantissima per il sistema sanitario regionale, che è quella della formazione. Il Policlinico di Bari con la sede anche a Taranto e il Policlinico di Foggia sono i luoghi dove si preparano i medici pugliesi del futuro, tutte le figure che in questo periodo hanno creato anche una vocazione a questo mestiere molto alta. Università, formazione e assistenza si fondono in una simbolo di efficienza e di futuro per la sanità della Puglia”.
“Con Asclepios 3 amplieremo gli spazi per offrire a tutti i cittadini pugliesi cure di alta professionalità ed eccellenza. Nascerà qui, con ambulatori, aule didattiche e sale operatorie, il Policlinico del futuro – dichiara il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore – Entro la fine dell’anno saranno completati i lavori”.
La scheda della stanza tipo
Gli elementi distintivi delle stanze di degenza prevedono le seguenti peculiarità:
– Utilizzo del colore per le finiture verticali e orizzontali come stimolo terapeutico per il degente;
– Design di dettaglio con lo scopo di umanizzare la degenza e gli ambienti dell’ospedale in generale, come ad esempio la boiserie dai tratti lineari e semplici di colore bianco che riveste le pareti della stanza o come gli armadi incassati a muro che conferiscono spazialità e pulizia alla stessa;
– Ottimizzazione del comfort acustico per garantire maggior privacy ai pazienti;
– Utilizzo di materiali resistenti ed igienici, ma allo stesso tempo gradevoli alla vista e al tatto;
– La posizione dei letti garantisce per ciascun paziente un’adeguata vista verso l’esterno;
– L’accesso alle camere è stato pensato con delle nicchie di ingresso per permettere una migliore movimentazione dei letti e mantenere la privacy del paziente rispetto al corridoio;
– Ogni degenza è dotata di un bagno privato, a uso esclusivo dei pazienti;
– Predisposizione di un impianto IP-TV per ogni posto letto all’interno della stessa stanza, con la possibilità di isolarsi nell’ascolto attraverso l’utilizzo di auricolari in-ear;
– Dotazione per ogni posto letto di una trave testaletto che offre un sistema di illuminazione LED diretto orientato verso il paziente;
– Gestione degli impianti di illuminazione, oscuramento e di climatizzazione della degenza attraverso un pannello intuitivo ed ergonomico situato in prossimità dell’ingresso.