Il segretario della Uil Matera Franco Coppola in una nota esprime alcune considerazioni sugli effetti della riforma del sistema sanitario regionale per quanto riguarda i presidi ospedalieri di Matera e Policoro. Di seguito la nota integrale.
Il gran dibattito sulla riforma del sistema sanitario regionale si è sostanzialmente concretizzato in accorpamenti di strutture e nella logica del rispetto formale di disposizioni legislative relative all’orario di lavoro e delle strutturazioni delle unità operative rispetto alla popolazione.
Per quanto concerne il territorio Materano non possono certamente bastare le risorse stanziate per il rafforzamento dei servizi di Pronto Soccorso e UTIC sia di Matera che di Policoro.
Per noi della UIL era ed è necessario cominciare, contestualmente ai servizi di base sul territorio, a ragionare in termini di qualità dei servizi e in termini di eccellenza degli stessi al fine di adeguare la loro erogazione alla effettiva domanda di salute del territorio. Presupposto questo per creare condizioni necessarie per mettere a valore le enormi potenzialità di attrazione che sia Policoro che Matera oggettivamente hanno.
Insomma gli equilibri economici si possono ricercare anche attraverso un incremento delle attività e non solo attraverso tagli ai servizi e allo stesso personale.
Ma, tutto quello che gravita intorno al pianeta sanità, non può prescindere dal mettere al centro di tutto il sistema le professionalità degli operatori , di conseguenza la qualità delle relazioni sindacali e quindi l’organizzazione del lavoro e l’applicazione appropriata degli istituti contrattuali.
La UIL chiede che a proposito ci sia un cambio di passo radicale che deve coinvolgere tutti gli attori in campo e in primis la direzione aziendale dell’ASM. Occorre a proposito destinare le risorse necessarie che pure potrebbero essere reperite nonostante i tagli ed i vincoli legislativi e contrattuali.
Soprattutto, al momento dell’utilizzo delle risorse non possono essere più giustificate forme di distribuzione al limite della irrazionalità e spesso caratterizzate da elementi di scarsa trasparenza.
Ad esempio, non è possibile, in condizioni di carenza di personale non aver ancora ultimato il pagamento dello straordinario dell’ultimo trimestre del 2015 e il saldo 2016 e/o piuttosto quello effettuato in occasione dell’ultima emergenza neve.
Non è possibile pretendere disponibilità totale e corrispondere una produttività annua media di 80. E’ ora di dare tangibile disponibilità all’ascolto legittimo ed oggettivo dei lavoratori, adottando anche regole ferree che disciplinino diritti e doveri degli stessi, ma i principi di riferimento devono sempre caratterizzarsi per equità e trasparenza.
La UIL è pronta a questa sfida che consenta alla stessa direzione di poter meglio articolare la sua funzione di programmazione e organizzazione e che, soprattutto, tenti di dare una svolta importante ad un sistema gestionale e relazionale non più sostenibile.
Già nella prossima riunione di Contrattazione Decentrata vorremmo condividere con tutte le altre componenti (aziendali e anche sindacali) questa inversione di rotta assolutamente necessaria per assolvere dignitosamente alle prerogative di ognuno, ma anche perché richiesto a viva voce dalla stragrande maggioranza dei lavoratori.
Precisazioni ufficio relazioni sindacali ASM su nota Uil
In relazione a quanto affermato dalla Uil di Matera in ordine ad alcuni istituti contrattuali vigenti nell’Asm, l’ufficio relazioni sindacali precisa quanto segue:
1) straordinario 2015: nel corso di uno degli incontri sindacali, l’azienda ha annunciato che avrebbe, nei limiti delle risorse disponibili nei fondi contrattuali, corrisposto agli aventi diritto il 50% delle ore effettuate e non pagate. Ciò per uniformità rispetto ad accordi raggiunti dall’azienda all’ispettorato del lavoro di Matera, dove diversi verbali di conciliazione hanno stabilito che la metà delle ore sarebbe stata remunerata, l’altra metà riconosciuta a recupero orario.
2) straordinario 2016: la uil dovrebbe sapere, visto che ha sottoscritto il relativo accordo, che il budget dello straordinario per il 2016 è fissato ad un certo importo. Le norme legislative e quelle dei contratti collettivi stabiliscono in modo chiaro che non si può mai pagare lo straordinario che oltrepassi I limiti stabiliti dalla contrattazione integrativa. Cioè dall’accordo fatto dall’ASM con tutti sindacati, Uil compresa.
3) la stessa organizzazione sindacale, quando si lamenta di una incentivazione media di 80 €, dovrebbe precisare che la riduzione del premio medio è l’effetto della riduzione del fondo di produttività, le cui risorse sono stata in parte, e sempre per accordo con i sindacati cui la uil ha partecipato, spostate nel fondo fasce per consentire la attribuzione, ad un numero limitato di dipendenti, di una progressione economica orizzontale. Stupisce, anche in questo caso, che la uil dimentichi completamente gli accordi che sottoscrive. Anzi, omette di precisare che , proprio su insistenza ripetuta della uil, l’accordo per la progressione economica 2016 è stato integrato da una successiva intesa sindacale.
L’azienda, non si sottrae e rispetta agli impegni assunti in sede sindacale, purché siano in linea con i tassativi limiti di spesa previsti dalle norme nazionali in tema di finanza pubblica. La UIL dovrebbe, quantomeno, ricordare ciò che sottoscrive.