Nella mattinata odierna si è riunita la “Task Force Interistituzionale” prevista dal protocollo denominato “Codice Rosa”, presieduta dal Prefetto, Dott. Luigi Pizzi, a cui hanno partecipato il Sostituto Procuratore della Repubblica presso Tribunale di Matera, Dr.ssa Rosanna Maria De Fraia, il Questore, dott. Stanislao Schimera, il Comandate Provinciale dei Carabinieri, Ten. Col. Antonio Russo, l’Assessore Equità e Cooperazione Sociale della Provincia di Matera, dott. Michele Grieco, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Matera, dott.ssa Simonetta Guarini, i referenti dell’Azienda Sanitaria Materana, dott.ssa Maria Bubbico ed il dott. Carmine Sinno, la componente della Commissione Regionale per la parità e la pari opportunità tra uomo e donna, dott.ssa Teresa Gullà Oliveri, la Consigliera Regionale di parità effettiva, prof.ssa Maria Anna Fanelli, la Consigliera di parità della Provincia di Matera, dott.ssa Stefania Draicchio, il Presidente del Comitato pari opportunità dell’Ordine degli Avvocati, avv. Lucia Maffei, la dott.ssa Alba Dell’Acqua, del Movimento Italiano Casalinghe di Matera.
In apertura dei lavori, il Prefetto, nel ringraziare i presenti, ha richiamato sinteticamente il contenuto del Protocollo d’Intesa, denominato “Codice rosa”, sottoscritto il 13 luglio 2013, finalizzato alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle fasce deboli che prevede, in particolare, l’attivazione presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Matera di apposite sale riservate così da assicurare la massima tutela dei soggetti vittime di violenza attraverso percorsi assistenziali protetti.
Al fine dell’attuazione del protocollo è in itinere il progetto formativo “Alba” rivolto ai medici di medicina generale nonché a tutti gli operatori, compresi quelli delle forze dell’ordine, che vengono in contatto con i soggetti maltrattati allo scopo di fornire competenze specifiche, sviluppare un linguaggio condiviso sulle problematiche inerenti la violenza contro le donne in genere e soprattutto rafforzare la capacità dell’ascolto attivo.
Inoltre è in corso di definizione il perfezionamento del protocollo operativo per dare puntuale attuazione alle azioni che devono essere attivate al momento della segnalazione (codice rosa) concordando con le forze di polizia le migliori modalità di intervento a tutela delle vittime di abuso.
Il Comune di Matera ad integrazione di detti strumenti attiverà a breve lo sportello di ascolto delle donne vittime di violenza di genere che prevede anche l’assistenza psicologica e una prima accoglienza in attesa di una successiva sistemazione in una casa protetta.
Dopo ampia discussione sulle iniziative previste nel citato documento pattizio si è concordato di:
• istituire presso il Comune di Matera un tavolo tecnico per definire un protocollo di intervento che fornisca una rete di assistenza alle vittime di abuso e maltrattamento e avviare un percorso condiviso per tutti i soggetti, istituzionali e non, coinvolti.
Detto organismo sarà costituito dai rappresentanti degli Enti Locali, delle Forze dell’Ordine, delle Consigliere di parità, dei rappresentanti delle associazioni e dell’Ordine degli Avvocati;
• definire le modalità di segnalazione della notitia criminis all’Autorità Giudiziaria affinchè venga salvaguardata la volontà dell’interessato di dare seguito alla denuncia e la immediata predisposizione di tutte quelle misure idonee a sostenere la vittima del reato;
• proseguire i progetti formativi e di perfezionare il percorso “Codice Rosa” così come previsto nel protocollo d’intesa sottoscritto nello scorso luglio a Potenza;
• realizzare anche nella provincia di Matera una casa protetta dove poter accogliere i soggetti vittime di abusi, fornendo un luogo sicuro dove poter recuperare piena serenità con il sostegno delle istituzioni e dell’associazionismo.
• promuovere iniziative volte a sensibilizzare le giovani generazioni e gli adulti, attraverso incontri nelle scuole e nei luoghi di aggregazione, sulle problematiche relative all’abuso, allo stalking ed ai maltrattamenti in genere, con il coinvolgimento delle associazioni, opportunamente coordinate, e di tutte quelle componenti delle istituzioni e della società civile che quotidianamente sono impegnate a sostenere le vittime della violenza di genere.
Mar 04