Presa d’atto della nomina di Sabrina Pulvirenti, direttore generale dell’Asm, a commissario dell’Irccs Crob, Fp Cgil Potenza: I due incarichi non sono sovrapponibili, lo dicono le leggi. Siamo di fronte all’ennesimo pasticcio determinato dalla totale assenza di visione programmatica da parte di questa giunta regionale.
Con la presa d’atto della nomina a commissario dell’Irccs Crob della dottoressa Sabrina Pulvirenti, già direttore generale Asm, si aggiunge un ulteriore tassello al quadro già scomposto della nostra sanità. All’indomani del commissariamento dell’Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico lucano avevamo denunciato l’anomalia di un commissariamento deciso non all’indomani di un evento imprevedibile e improvviso, ma in conseguenza di una perdurante assenza dei vertici aziendali, a partire dalla mancanza, protratta ormai da mesi, del direttore generale per motivi di salute, nonché della fuga del direttore sanitario a maggio e del direttore scientifico a settembre.
Solo a fine ottobre ci si accorge che è necessario garantire all’istituto una “concreta direzione”, preoccupati dell’eco mediatica dei ritardi e delle difficoltà di funzionamento del Centro di riferimento oncologico della Basilicata. La soluzione del commissariamento e della nomina di Pulvirenti, già direttore generale dell’Azienda sanitaria di Matera, desta molte perplessità.
Innanzitutto stride con il principio di esclusività del rapporto di lavoro che si instaura tra l’Azienda sanitaria e il direttore generale, principio sancito dalla disciplina generale di cui al decreto legislativo 165 del 2001 e dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri 502 del 1995 e da cui consegue, come rimarcato dalla stessa giurisprudenza e dall’Anac, la non sovrapponibilità tra i due incarichi. Ciò proprio in ragione dell’esclusività e del carattere a tempo pieno che l’incarico di direttore generale richiede allo scopo di garantirne l’effettività di esercizio in funzione degli obiettivi da raggiungere. E tale circostanza non può ritenersi superata dalla configurazione dell’incarico a titolo “onorario” in quanto il commissario straordinario, al di là dell’aspetto meramente nominalistico, ha medesimi poteri e funzioni del direttore generale, tant’è che la giunta regionale nella delibera di conferimento dell’incarico a Pulvirenti conferma gli obiettivi di mandato all’epoca individuati per il direttore De Martino.
Se a ciò si aggiunge il potenziale profilarsi di un conflitto di interessi tra chi si trova contemporaneamente a dirigere e rappresentare le istanze di due diverse aziende dello stesso servizio sanitario regionale, un’azienda sanitaria e un istituto di ricerca, appare davvero complicato immaginare come Pulvirenti possa ricoprire i due incarichi ed esercitare appieno le sue funzioni, garantendo contestualmente la concreta direzione del Crob e dell’Asm. Peraltro, anche alla luce del decreto legislativo 171 del 2016, in presenza di una rosa ancora valida di idonei all’incarico di direttore generale, appare ancor più contraddittoria la scelta di commissariare, per poi indire un nuovo avviso pur essendo imminente la pubblicazione dell’aggiornamento biennale dell’elenco.
Siamo di fronte all’ennesimo pasticcio determinato dalla totale assenza di visione programmatica da parte di questa giunta regionale che trova il suo culmine nelle modalità di gestione della governante del sistema sanitario lucano, segnata da una continua ricorsa a tamponare emergenze vere o pseudo tali anche eludendo le norme vigenti.