L’aggiornamento professionale dei fisioterapisti, da sempre per FENASP Basilicata un obiettivo prioritario, strettamente intrecciato a quello di “rimettere la persona al centro delle politiche per la salute”, con il 2015 registra una nuova intensa fase. Allo scopo di: acquisire conoscenze teorico-pratiche necessarie alla comprensione della riabilitazione neuromotoria; assicurare una formazione pratica approfondita sul “Sistema di Riequilibrio Modulare Progressivo di Giuseppe Monari con Facilitazioni Neurocinetiche” (Concetto Kabat) al fine di poter mettere in opera questa tecnica specifica nelle diverse patologie sia neurologiche che ortopediche, la FENASP Basilicata ha promosso corsi specialistici che si svolgeranno presso il Centro Tavolaro di Tramutola.
Il Sistema che sarà approfondito nei corsi, a partire dalla prossima primavera (le iscrizioni sono già aperte) per proseguire anche nel 2016 – spiega una nota di presentazione – è un’elaborazione delle Facilitazioni Neuromuscolari Propriocettive sviluppata dal Dr. Kabat negli anni ’50. In quarantacinque anni d’applicazione il Dott. Giuseppe Monari, docente di questo metodo dal 1969, ha elaborato un complesso sistema valutativo.
Volendo fare un esempio, in seguito ad una frattura di gomito la tendenza di molti terapisti è quella di lavorare solo sul piegamento e sull’estensione del gomito. Ma non necessariamente un individuo in grado di piegare il gomito sarà autonomo nelle sue attività di vita ( è sufficiente pensare alle azioni di pettinarsi o di bere un bicchiere d’acqua in cui sono evidentemente presenti componenti rotatorie e diagonali). E’ necessario quindi lavorare su tutte le azioni della muscolatura. La tecnica riabilitativa Kabat utilizza in questo senso schemi diagonali ( di movimento, di reclutamento, di allungamento muscolare, di riequilibrio posturale) per raggiungere gli obiettivi prefissati.
E’ una metodica versatile, completa ed adattabile tanto ai pazienti neurologici quanto a quelli ortopedici. Nell’ambito neurologico se n’è reso possibile l’impiego nel paziente Emiplegico, nell’ Atassia, nella Sclerosi Multipla e nella Malattia di Parkinson, cosa prima incompatibile date le caratteristiche originali di questo metodo. Anche nell’area dell’età evolutiva sono state evidenziate nuove ed interessanti possibilità tanto da studiarne una specifica elaborazione metodologica. In campo ortopedico le conoscenze della fisiologia muscolare e lo studio delle progressioni mono e biarticolari – evidenzia FENASP Basilicata – hanno dato la possibilità di inserirsi nel trattamento di tutte le problematiche muscolo-articolari sia nella loro componente d’accorciamento, sia di reclutamento, sia antalgica. Nelle rachialgie, in particolare lo studio sul riequilibrio delle catene muscolari cinetiche ha permesso di ottenere risultati significativi con stabilizzazione dei miglioramenti.