Nella mattinata di mercoledì 4 ottobre nell’ospedale ‘San Carlo’ di Potenza si è tenula presentazione del progetto nazionale “Un albero per la salute”. Di seguito i particolari.
L’iniziativa, promossa dalla Fadoi, la Società scientifica della Medicina interna, in collaborazione con i carabinieri del raggruppamento Biodiversità, ha previsto la donazione e la messa a dimora negli ospedali italiani di giovani alberi da parte del predetto Corpo e rientra nell’ambito del progetto “Un albero per il futuro”, realizzato in collaborazione con il ministero dell’Ambiente.
“L’iniziativa si sposa con il progetto ‘Ospedale a impatto zero’, vincitore di recente un premio nell’ambito della manifestazione Taobuk, che l’azienda San Carlo ha avviato con l’intento di ridurre l’impronta ambientale attraverso interventi di produzione di energia da fonti rinnovabili e dagli scarti, protezione passiva dei fabbricati, gestione automatizzata degli impianti, cogenerazione, ma anche approcci sanitari ripensati. “In tal senso – ha affermato il direttore generale dell’Aor San Carlo Giuseppe Spera – l’utilizzo della telemedicina riduce le emissioni in atmosfera da parte degli utenti ed è un segno
Tangibile dei risvolti ambientali delle scelte sanitarie operate. Oggi ormai è necessario chiedersi -ha concluso il direttore Spera- non soltanto come l’ambiente condizioni la salute dei cittadini, ma anche come le azioni finalizzate a garantire la salute impattino sull’ambiente”.
“La sensibilità dell’ospedale San Carlo verso l’ambiente è lodevole”. Così il prefetto di Potenza Michele Campanaro nel suo intervento. “Temi come salute dell’individuo e la cura ambientale sono alla base dello sviluppo ecosostenibile delle strutture sanitarie. Giornate come quella di oggi rappresentano importanti occasioni di riflessione e confronto tra aziende e utenti che tutti i giorni usufruiscono delle strutture sanitarie”.
I complimenti per l’iniziativa rivolti alla Fadoi, all’arma dei Carabinieri e all’Azienda ospedaliera San Carlo sono giunti dall’assessore regionale alla Salute Francesco Fanelli che nel suo intervento ha sottolineato quanto “sia oramai decisivo il rispetto dell’ambiente e fondamentale il suo connubio con la salute. La messa a dimora di un giovane albero è un gesto dal profondo significato che rientra in un progetto più ampio a livello nazionale che ha visto coinvolte 30 strutture ospedaliere. Una marcata sensibilizzazione sui temi ambientali -ha concluso Fanelli- che dobbiamo promuovere anche e soprattutto tra i ragazzi più giovani”.
Il vescovo di Potenza Salvatore Ligorio ha richiamato “gli insegnamenti di San Francesco d’Assisi, che ci ha consegnato il Cantico delle Creature, quale inno alla salvaguardia del Creato e in particolare di ‘sora nostra matre terra’. Iniziative come queste rafforzano il comune sentire di un mondo migliore, nel rispetto delle future generazioni. La transizione ecologica -ha concluso il S.E. il vescovo- non è un processo puramente umano, ma un incontro con Dio che porta, come afferma Papa Francesco nell’enciclica ‘Laudato sì’ e nell’ultima esortazione apostolica ‘Laudate Deum’, ad un cambiamento di cuore e di mente”.
“I cambiamenti climatici sono una tematica da non sottovalutare per le gravi influenze che stanno avendo sulla salute degli individui, sugli animali e sull’intero pianeta”, ha aggiunto
il tenente colonnello Antonia Lombardi, comandante dei carabinieri reparto Biodiversità di Potenza. “Piantare un albero per la salute è una piccola parte di un progetto lungimirante portato avanti in tutta Italia. Ogni albero può essere geolocalizzato scannerizzando un QR code, attraverso i dispositivi digitali, e ci consente di raccogliere informazioni su quanta anidride carbonica viene immagazzinata. Tante azioni di questo tipo, messe assieme, possono fare la differenza per un futuro più sostenibile”, ha concluso Lombardi.
Nel concludere l’iniziativa il direttore della Medicina interna di Potenza Nello Buccianti ha sottolineato come “gli ospedali e la cultura medica riconoscono l’interazione tra ecosostenibilità ambientale e salute dell’individuo ed è per questo che siamo felici di poter promuovere giornate come questa. Per una sicurezza ambientale globalizzata e per una maggiore promozione delle tematiche salutari legate all’ambiente è necessario continuare a diffondere messaggi importanti per il futuro delle nuove generazioni”.
La benedizione del vescovo dopo la messa a dimora del giovane albero.