Presidi innovativi per somministrazione insulina e per autocontrollo glicemia estesi a pazienti diabetici Tipo 2 in terapia insulinica multiniettiva, intervento Papaleo (Alad Fand). Di seguito la nota integrale.
Nei giorni scorsi la Giunta Regionale di Basilicata, su proposta dell’Assessore alla Sanità Rocco Leone, a seguito del positivo parere espresso dalla Speciale Commissione Regionale Diabete nella seduta del 9 marzo scorso, ha inteso estendere anche ai Pazienti Diabetici Tipo 2 in terapia insulinica multiniettiva (4 somministrazioni di insulina giornaliere), ad integrazione delle precedenti Deliberazioni afferenti i Diabetici Tipo 1, sperimentalmente per un anno, i presidi innovativi per la somministrazione dell’insulina e per l’autocontrollo della glicemia, attraverso l’erogazione degli appositi dispositivi cosidetti CGM (sistema ibrido) e CGM real-time, previa espressa prescrizione dello specialista diabetologo che ne accerti la specifica necessità.
Per l’Associazione delle Persone con Diabete rappresenta un ulteriore passo in avanti per una sempre migliore cura e assistenza, specie a seguito delle sperimentate esigenze intervenute a causa della pandemia che impongono una maggiore attenzione in termini di ottimizzazione della terapia e un adeguato indirizzo capace di promuovere l’autogestione della malattia da parte del paziente.
Un sicuro beneficio inteso a dare alle Persone con diabete una qualità di vita migliore, in quanto non saranno costretti a ricorrere al pungidito, ogni qualvolta e per più volte al giorno, per tenere sotto stretto controllo il proprio diabete e, perciò stesso, evitando il pericolo costantemente in agguato dell’ipoglicemia, ma al contempo riuscire a prevenire le ulteriori e terrificanti complicanze, le cui conseguenze sono le plurimorbilità che non solo determinano infermità invalidanti, ma vanno ad incidere pesantemente sulla stessa spesa sanitaria.
Il tutto, come recita la stessa Deliberazione, va nella logica della concreta implementazione del Piano Nazionale Diabete che, recepito da tempo dalla Conferenza Stato- Regioni, non viene spesso tenuto in debito conto; così come, vuole anche la stessa Legge Naz.le 115/87 e la Legge Reg.le 9/2010; quest’ultima alquanto disattesa nel tempo e che, diversamente, come sta sistematicamente sollecitando l’Associazione delle Persone con diabete va assolutamente e concretamente applicata e che con questo primo atto si intende dare merito al competente Dipartimento di aver determinato:
Si aspetta ora che si facciano ulteriori passi in avanti per una sempre più efficace e mirata assistenza e cura al crescente fenomeno di pazienti diabetici, implementando la cosiddetta Telemedicina, in modo da determinare una adeguata aderenza terapeutica, semmai assistendo la persona laddove risiede, particolarmente necessaria in tempo di Covid e stante la disarticolazione e carenza infrastrutturale del territorio regionale, così corrispondendo anche al Manifesto della FAND ( Ass.ne Italiana Diabetici ) dall’esplicativo titolo “ Più Territorio e meno Ospedale “, che già in tempi antecedenti alla pandemia fu consegnato al Ministro della Sanità On.Roberto Speranza perchè se ne facesse carico in modo uniforme e su tutto il territorio nazionale.