Prestazioni sanitarie, Aspat Basilicata: “Mancata programmazione, carenze di risorse ed incertezza pesano su pazienti e strutture anche di fisioterapia”. Di seguito la nota integrale.
Il futuro delle prestazioni sanitarie – come ha segnalato il rapporto Agenas – continua ad essere incerto per pazienti e strutture della specialistica ambulatoriale accreditata (in particolare della fisioterapia), mentre il peso maggiore di questa carenza, innanzitutto di programmazione, è determinato dalle insufficienti risorse. A sostenerlo è ASPAT Basilicata, in una nota a firma della presidente Antonia Losacco, sottolineando che la definizione dei Tetti di spesa per le strutture accreditate e contrattualizzate con il SSR è un atto che a monte deve definire fabbisogni sanitari al fine di garantire la continuità assistenziale per tutto l’anno.
L’Aspat Basilicata apprezza lo sforzo profuso dall’assessore Fanelli per far fronte (fino a settembre) all’emergenza sanitaria delle Strutture Private accreditate e contrattualizzate, in seguito all’adozione della dgr n 482 del 27 luglio 2022, ma le numerose questioni legate alla mancata programmazione non sono state per nulla affrontate.
La Regione continua a seguire logiche economicistiche svincolando ogni scelta dalla imprescindibile valutazione del fabbisogno sanitario di cura e riabilitazione, inteso come volumi di prestazioni occorrenti e da correlare, solo successivamente, ad un Tetto di spesa.
Siamo arrivati a fine anno e non si può perdere ulteriore tempo per affrontare e risolvere le grandi questioni e le problematiche che le strutture affrontano quotidianamente, senza alterare la mappa degli effettivi fabbisogni regionali anche nella delicata materia delle prestazioni di Fisioterapia.
Negli ultimi tempi – evidenzia Aspat Basilicata – la Fisioterapia ha fatto passi da gigante: è entrata – come dire – nel Futuro, ha oscurato la cultura del farmaco, fino a conquistare il campo della Robotica e la sua sorprendente evoluzione scientifica, gli affida un ruolo di primaria importanza in molteplici ambiti. Ciò determina un costante incremento della domanda, un fenomeno che va governato e non trattato con marginalità, lasciando spazio solo a posizioni ideologiche, senza analizzare la reale consistenza dei bisogni sul territorio.
Tra l’altro, in Riabilitazione è il momento di attuare modelli che richiedono necessariamente una revisione dei percorsi diagnostico terapeutici.
Aspat Basilicata oggi auspica che non si lasci inalterato lo status quo, ma che lo stesso si risolva in un’occasione per superare finalmente e definitivamente tutti gli aspetti che hanno creato disfunzioni ed imprimere una nuova spinta al SSR.
L’obiettivo nello specifico è individuare possibili leve di cambiamento che portino la nostra regione verso percorsi virtuosi. In un momento così importante è dietro l’angolo la paura di una sottostima del fabbisogno prestazionale di una attività specialistica, la FKT, componente della Riabilitazione oggi ancora nella Specialistica Ambulatoriale.
Aspat Basilicata intende supportare le Istituzioni nella programmazione di nuovi modelli per competere al meglio e fornire servizi migliori ai pazienti. Per questa attività, chiede maggiore attenzione rivolgendosi in primis alla politica che deve gestire questa fase, alfine di porre rimedio strutturale allo squilibrio esistente di una domanda di cure appropriate non soddisfatte con le risorse attuali.