“Promuovere nell’ ASM la cultura della parità di genere e pari opportunità nel sistema della flessibilità lavorativa e nella valutazione e crescita professionale”.
E’ questo il titolo di un progetto che l’ Asm ha candidato nei giorni scorsi al Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per continuare le buone pratiche avviate nel 2005 nella promozione della parità di genere uomo-donna, attraverso la preventiva realizzazione di indagini interne e l’attuazione di specifici interventi gestionali.
Tra questi, la realizzazione di percorsi di formazione e promozione sul campo della cultura della parità nei luoghi di lavoro, il potenziamento della banca delle ore, la revisione del sistema di valutazione individuale.
Tra le problematiche maggiormente avvertite negli ultimi anni, si segnala in modo particolare la difficoltà di valutare senza creare discriminazioni la performance individuale dei dipendenti di entrambi i sessi che vivono una fase particolare della loro vita a causa di maternità, prolungate assenze per malattia, infortunio sul lavoro etc.
Con il progetto sulla parità di genere, l’ ASM punta a superare queste criticità attraverso l’affinamento di criteri valutativi del personale che possano valorizzare la limitata performance del dipendente senza discriminarlo per le assenze dovute a cause legislativamente previste. Così, in sintesi, il professionista, che sia uomo o donna non è rilevante, che fruisce del congedo parentale per assistere un minore o dei permessi orari per prestare supporto ad un parente con infermità grave, non dovrà subire discriminazioni nella valutazione annuale, poiché la sua prestazione sarà contestualizzata rispetto all’impegno e ai risultati raggiunti nelle fasi di effettiva presenza in Azienda.
“Questo progetto –afferma il Direttore Generale Vito Gaudiano- è un ulteriore passo avanti che l’ ASM compie per superare quelle piccole e grandi criticità che i nostri professionisti incontrano quotidianamente nel loro impegno verso l’utenza, specie in questa difficile fase di restrizione delle risorse”.
Progettazione e coordinamento dell’iniziativa sono affidati all’Ufficio Relazioni Sindacali.