L’emergenza sanitaria ha costretto gli Enti locali a rivedere le proprie priorità, intervenendo anche in situazioni che esulano dai compiti strettamente assegnatigli. Nell’ultimo anno ci siamo occupati di attività quali screening sulla popolazione, supporto alle attività di prevenzione antiCOVID e allestimento del punto vaccinale territoriale presso la tensostruttura di Pisticci. Questo ha significato, per il nostro Ente, un ingente impiego di risorse (spese per utenze elettriche, idriche, connessione internet, servizio di pulizie, persino il trasporto e la conservazione delle dosi residue di vaccino a fine giornata) e, grazie al personale sanitario e all’infaticabile collaborazione dei volontari di Protezione civile, si è riusciti a fornire ai numerosi utenti un servizio importante e ben organizzato.
Negli ultimi giorni, con l’aumento delle temperature, ho ricevuto dalla responsabile del Punto Vaccinale dott.ssa Micucci, una forte preoccupazione per le condizioni in cui il personale del centro vaccinale è costretto ad operare: una struttura sportiva non è, chiaramente, idonea ad erogare prestazioni sanitarie per lungo tempo e all’interno del palazzetto dello sport le temperature iniziano ad essere abbastanza elevate e sempre meno sopportabili.
A questo punto, perché non utilizzare le altre strutture sanitarie presenti sul territorio? Va ricordato che l’ASM detiene in comodato d’uso gratuito la struttura comunale di via Cantisano a Pisticci, sede del Distretto Sanitario e che a Tinchi c’è una struttura ospedaliera all’interno della quale non dovrebbe essere difficile ricavare gli spazi necessari per le operazioni vaccinali. In più occasioni ho ribadito sia all’Azienda sanitaria che ai vertici regionali la necessità di utilizzare spazi più idonei per la campagna vaccinale e non è pensabile che si debbano cercare alternative, quando vi sono ben due strutture che già erogano prestazioni sanitarie. Ribadisco quindi questa necessità, affinché personale sanitario e volontari vengano messi in condizione di operare al meglio.
Altro capitolo riguarda la guardia medica estiva di San Basilio: a seguito dell’incendio che ha distrutto lo scorso febbraio la struttura in legno dove ogni estate veniva svolto il servizio di guardia medica, l’Amministrazione comunale si è adoperata per la ricerca di una soluzione alternativa e già dagli inizi di maggio ha avviato interlocuzioni con l’ASM per ottenere il prescritto assenso all’installazione della struttura individuata dai tecnici comunali. Da oltre un mese, però, nonostante i continui solleciti, non riceviamo alcuna risposta definitiva che ci consenta di procedere al noleggio della struttura individuata e siamo ormai prossimi al mese di luglio, con la stagione balneare già iniziata e un servizio ancora, è il caso di dirlo, in alto mare.
I servizi che vengono offerti in un territorio non dipendono sempre e soltanto dal lavoro dell’Amministrazione, ma dall’efficacia dei rapporti di collaborazione con utenti ed istituzioni preposte all’erogazione degli stessi. Mi appello, quindi, allo spirito di collaborazione che ha sempre contraddistinto i rapporti di questa Amministrazione con gli altri Enti e chiedo all’Azienda Sanitaria un impegno concreto affinché si ponga rimedio ai disagi riscontrati presso il punto vaccinale e si possa dotare il nostro litorale, anche quest’estate, del punto di primo soccorso