Dopo la nota di Matera Si Muove e l’intervento di un cittadino materano in cui si sollecitano l’attivazione del servizio di Radioterapia a Matera arriva una nota dell’Asm che sottolinea di aver fatto di tutto per bruciare le tappe ma il silenzio dell’Anac e le procedure del nuovo codice degli appalti sono paletti insormontabili. Di seguito la nota integrale.
In relazione a quanto è dato leggere in queste ore su alcuni siti di informazione in merito alla realizzazione della radioterapia a Matera, al fine di sgomberare il campo da qualsiasi equivoco, l’Asm rappresenta quanto segue:
1) la Regione Basilicata, con delibera di Giunta Regionale n. 572/2015, ha istituito la rete interaziendale di radioterapia oncologica, affidandone il coordinamento al Crob di Rionero e prevendo l’istituzione di 2 spoke, il San Carlo di Potenza e l’Ospedale di Matera
2) poiché al San Carlo la realizzazione della radioterpia era in corso dal 2009, la Asm ha invano tentato di bruciare le tappe verificando la possibilità che la stessa impresa che stava costruendo il bunker al San Carlo lo realizzasse anche a Matera, senza dover passare per i tempi lunghi della progettazione e le forche caudine di una gara ad hoc
3) la possibilità di percorrere questa strada è stata sottoposta alla massima autorità in Italia in tema di appalti, l’Anac guidata dal dott. Raffaele Cantone. Che, tuttavia, non ha risposto al preciso quesito inviato dall’Asm circa la fattibilità o meno della estensione delle gara del San Carlo all’Asm
4) di fronte al silenzio dell’Anac, nel 2016, la Asm ha prontamente avviato una autonoma procedura per la costruzione del bunker e la fornitura dell’acceleratore. Nel frattempo, il nuovo codice degli appalti del 2016 ha però ulteriormente aggravato gli adempimenti, prevedendo che si possa indire una gara quando è presente almeno il progetto definitivo (prima bastava il preliminare). Ciò ha comportato l’onere per l’Asm di svolgere una prima gara per affidare (cosa avvenuta con determina n. 2286 del 15.9.2017) l’incarico tecnico per la redazione del progetto definitivo, che sarà consegnato entro ottobre 2017
5) a quel punto l’Azienda non potrà svolgere direttamente la gara (del valore complessivo di circa 4 milioni di euro), ma, anche qui per obbligo tassativo di legge, dovrà inviare il progetto definitivo e la documentazione alla SUA (stazione unica appaltante della Basilicata), cui compete di bandire la gara per individuare l’impresa che costruirà il bunker e fornirà l’acceleratore lineare nell’ospedale di Matera.
Questo è quanto fatto dall’Azienda, come sempre in tempi record.
Non era e non è minimamente immaginabile, stante il totale silenzio serbato dall’Anac alla richiesta dell’Asm, di praticare altre strade o ricorrere a scorciatoie non ammesse dalla legge.
Tanto, al fine di rendere trasparente l’operato dell’Asm.
è corretta l’analisi il resto è campanilismo sterile