Ci sarà pure un motivo per cui in Basilicata, secondo il Rapporto Osservasalute 2016, la spesa sanitaria privata lo scorso anno ha registrato l’incremento più consistente e significativo di altre regioni, pari a più 3,53%. Si ricorre alla prestazione privata quando il pubblico non propone servizi coerenti con i bisogni o sufficienti alla domanda e soprattutto per bypassare le liste di attesa. Eppure questa che dovrebbe essere una spiegazione chiarissima sfugge a chi deve programmare la politica sanitaria regionale. Il caso più vistoso è la deliberazione, foto-copia di quella del 2016, che riguarda i tetti da assegnare alle strutture private accreditate eroganti prestazioni di assistenza ospedaliera e di assistenza specialistica ambulatoriale. Come abbiamo sostenuto ed argomentato nel corso dell’audizione in Quarta Commissione ci è stata proposta quasi come un atto automatico, formale, che non lascia supporre né tantomeno immaginare le criticità che sono alla base della stessa delibera. Le criticità cui fa riferimento l’Anisap sono essenzialmente due: il permanere del tariffario Balduzzi, nonostante l’impegno che la Regione Basilicata ha preso con la Legge di stabilità 2016 (art. 12) di ridefinire le tariffe, e la definizione delle modalità di applicazione del piano di riorganizzazione della rete delle strutture private accreditate di diagnostica di laboratorio, di cui ad oggi non si hanno dettagli. Quella delle Tariffe è una criticità, in verità, non esclusiva delcompartodellaspecialisticaambulatorialeaccreditata relativa all’AFO Laboratorio, ma riguarda anche il settore della Diagnostica per Immagini,chenecessitadiadeguate soluzioni,ondeevitare il protrarsi di eccessiveedingiustificatepenalizzazioni che glioperatoridelsettore (CentriEsterniAccreditati – laboratori di analisi) stanno ormai subendo dal 01/01/2015 e che rischia inevitabilmente e concretamente di abbassare laqualitàdeiservizioffertialcittadino in conseguenza della applicazione di meccanismi di resistenza, che le strutture si vedono costrette ad implementare per non soccombere.
La questione delle tariffe riveste, quindi, una importanza vitale per le strutture e sostanziale per la Regione Basilicata che, tramite i suoi operatori sanitari accreditati, integra e soddisfa le richieste di prestazioni sanitarie.
Tutto ciò accade mentre nel bilancio 2017 che si appresta a varare il Consiglio Regionale gli unici investimenti riguardano:
Investimenti per il potenziamento della rete sanitaria e ospedaliera D.Lvo 56/2000 € 2.000.000,00
• Investimenti per polo di Maratea € 6.500.000,00
• Programma di investimenti ex art. 20 L. 67/88 APQ Sanità quota carico Regione
€ 2.000.000,00
• Investimenti in sanità per la radioterapia € 1.750.000,00
• Programma di investimenti per le apparecchiature obsolete € 2.000.000,00
Nonostante siano interventi rilevanti, l’ANISAP continua a ritenere che le questioni della sanità privata accreditata debbano essere affrontati in maniera organica e secondo un sistema di priorità. Il comparto dei laboratori riveste, oggi, carattere prioritario se non è addirittura qualificabile come una emergenza, e i dati del 2016 lo dimostrano se non vogliamo continuare ad acuire il divario Sud-Nord come segnala il Rapporto Osservasalute 2016.
Auspichiamo una riflessione seria per varare provvedimenti di spesa con la manovra finanziaria 2017 che diano risposte alle esigenze che abbiamo più volte sostenuto.
Roberto Cicchetti, presidente regionale ANISAP Basilicata