Il Consiglio regionale, ha approvato a maggioranza (13 voti a favore di Pd, Idv, Udc, Sel e Pu e 3 astensioni, quelle di Autilio dell’Idv, Gaudiano del Gruppo misto e Mancusi dell’Udc; il Pdl non ha partecipato al voto) un ordine del giorno proposto dai consiglieri Romaniello (Sel) e Scaglione (Pu) sull’esonero dal pagamento del ticket sulla farmaceutica.
Con il documento il Consiglio regionale della Basilicata “facendo seguito alla strategia messa in atto con la eliminazione del ticket sulla specialistica, al fine di rendere effettivo per tutti il diritto alla salute e quindi l’accesso alle cure, sulla base di una valutazione dei dati sulle entrate derivanti dalle nuove norme sui ticket sulla farmaceutica previsti dalla delibera n.699/2013” impegna il Presidente e la Giunta regionale ad elaborare una proposta, nel rispetto delle norme nazionali e regionali, “finalizzata ad attuare un sistema di compartecipazione basato sulla condizione reddituale e quindi progressiva, al fine di garantire ai pensionati, ai disoccupati, ai cassaintegrati con redditi inferiori a 8.263,31 euro l’esonero dal pagamento del ticket sulla farmaceutica”.
La Giunta regionale della Basilicata ha approvato le modifiche del Nomenclatore tariffario unico per le prestazioni specialistiche e strumentali ambulatoriali. La ridefinizione è frutto del dialogo che il Dipartimento regionale ha avuto con diverse organizzazioni della sanità privata, recependone indicazioni e osservazioni.
“Abbiamo messo le strutture della sanità privata nelle condizioni di poter continuare a svolgere quell’importante ruolo che, in un quadro di complementarietà e cooperazione, concorrono a perfezionare la capacità assistenziale del sistema sanitario regionale. Dopo aver correttamente recepito il Decreto ministeriale che regolamenta le tariffe per le strutture private – ha spiegato Martorano – abbiamo voluto aprirci a un dialogo con le strutture interessate così da ricercare una soluzione quanto più soddisfacente possibile, nei limiti imposti dalle direttive nazionali. La ridefinizione del Nomenclatore tariffario – ha aggiunto l’assessore – ha dimostrato ancora una volta che la strada del dialogo e del confronto, quando non passa attraverso le spesse diottrie del pregiudizio, porta sempre a risultati positivi per tutti e, in questo caso, per tutti i cittadini che usufruiscono del sistema sanitario regionale nella sua completezza e complementarietà”.
SANITA’: ANISAP, SU NOMENCLATORE TARIFFARIO HA PREVALSO LA CONCERTAZIONE SOCIALE
“Le modifiche che la Giunta Regionale ha apportato all’originaria deliberazione sul Nomenclatore tariffario unico per le prestazioni specialistiche e strumentali ambulatoriali sono il risultato positivo di un lungo lavoro ai tavoli tecnici istituiti al Dipartimento Sanità e dunque la testimonianza che la concertazione sociale, quando si basa sulla volontà e lo sforzo di individuare soluzioni eque e non penalizzanti, ha successo”. E’ il commento del Presidente regionale ANISAP Basilicata Antonio Flovilla, sottolineando che “l’ANISAP, in sintonia con la Federbiologi (in alcuni passaggi condivisivi anche da Fenasp che associa esclusivamente strutture di fisioterapia e Fkt, tenute fuori dal Nomenclatore) ha svolto fino in fondo il suo ruolo di associazione di categoria interessata principalmente alla tutela delle imprese della sanità privata accreditata e di conseguenza alla tutela di prestazioni e servizi per la salute dei cittadini e non mossa da altri fini. La trattativa tecnica non è stata affatto agevole tenuto conto del punto di partenza: l’entità di tagli contenuti nella proposta originaria di Nomenclatore sui rimborsi che la Regione eroga ai laboratori e alle strutture convenzionate ed accreditate per ogni prestazione avrebbe provocato la perdita sino a 200 posti di lavoro da parte delle strutture sanitarie. Il taglio del tariffario – spiega il presidente ANISAP – raggiungeva, in media, tra il 30 e il 40 per cento, con punte massime del 75% in meno rispetto a tariffe ferme al 1998. Solo la radiologia, avrebbe perso il 25 per cento rispetto alle tariffe in vigore fino a qualche tempo fa. Abbiamo quindi sostenuto – continua Flovilla – che i nuovi rimborsi previsti erano troppo bassi, non riuscendo a coprire le spese e ci avrebbero costretti a far pagare i vari esami direttamente ai cittadini, un’evenienza da non prendere nemmeno in considerazione”. Nel riconoscere e dare atto al Governo Regionale, in primo luogo all’Assessore Martorano, oltre che al Direttore Generale del Dipartimento Tripaldi e ai funzionari dello stesso Dipartimento di aver lavorato per un’intesa quanto più concordata con le parti, Flovilla sottolinea che attualmente il settore si compone di circa 30 laboratori analisi (in prevalenza di piccole o piccolissime dimensioni), tra i quali spiccano 4/5 strutture di dimensioni medie, dislocati su un territorio regionale a bassa densità di popolazione e con indici di vecchiaia e carichi socio – assistenziali particolarmente elevati nei paesi rispetto alle due città capoluogo. Tale distribuzione ha consentito di realizzare una serie di postazioni che si sono rivelate non solo un importante filtro verso una più diffusa ospedalizzazione, ma anche e soprattutto presidi significativi attraverso i quali si è potuto realizzare una considerevole attività di prevenzione sul territorio, anche in zone notoriamente svantaggiate, in cui la presenza dei laboratori è andata al di là del mero significato sanitario, configurandosi come una spinta alla crescita sociale, in termini di aumento dei livelli occupazionali, sviluppo economico, miglioramento della qualità della vita, promozione culturale. E’ proprio questa articolata presenza di piccoli e medi laboratori, dunque, pur non realizzando ancora una condizione ottimale per soddisfare tutta la domanda, che – dice Flovilla – costituisce indubbiamente un apprezzabile patrimonio di risorse umane e tecnologiche a disposizione delle comunità locali, che fanno fronte alle difficoltà connesse ad un territorio di vaste dimensioni, ma ancora sprovvisto di adeguate forme di collegamento, anche per la assenza sostanziale di efficienti ed efficaci sevizi pubblici di trasporto. Infine, il Presidente Flovilla, non solo a nome dei titolari delle strutture associate ma del personale medico, tecnico, amministrativo dipendente, sottolinea l’impegno profuso dall’Assessore Martorano nel voler rimediare ad una situazione che avrebbe compromesso gli stessi livelli occupazionali oltre che i livelli di qualità delle prestazioni all’utenza.