Conoscere quali siano le intenzioni della Regione Basilicata per rilanciare e valorizzare l’Ospedale San Francesco di Venosa, presidio sanitario di riferimento dell’area Nord della Basilicata, visto che lo stato di emergenza è cessato il 31 marzo scorso. E’ questo il tema di una interrogazione presentata dal consigliere del Movimento 5S Gianni Leggieri, il quale evidenzia che “durante la pandemia da Covid-2019 e a seguito delle scelte effettuate dalla Regione Basilicata, presso l’Ospedale San Francesco di Venosa è stato realizzato un reparto di malattie infettive per il ricovero dei pazienti colpiti dal coronavirus. Tutto ciò ha causato il trasferimento sia degli ambulatori presenti che del personale sanitario”.
Leggieri rammenta che “il 2 marzo 2021 è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale una nostra mozione che ha impegnato il governo regionale al ripristino e al successivo potenziamento, terminata l’emergenza sanitaria, di tutte le attività ambulatoriali presenti nel presidio sanitario oraziano: dalla struttura di oculistica ai reparti di geriatria, lungodegenza, nucleo Alzheimer”.
Le promesse del generale Bardi di riaprire tutte le attività ambulatoriali sono state tutte disattese e, ad oggi, non sappiamo quale sia l’orientamento dell’esecutivo, né tantomeno se vi sia un cronoprogramma degli interventi da realizzare. Inoltre, il Consiglio regionale della Basilicata non conosce ancora il piano regionale sanitario che dovrebbe dare attuazione alla MISSIONE 6 del PNRR che mira ad individuare le strutture ospedaliere dove realizzare Case della Comunità, Ospedali di Comunità e Centrali Operative Territoriali. Sappiamo che il nuovo assessore alla Sanità, Fanelli, ha incontrato i sindaci della provincia di Potenza e Matera ed i vertici della sanità lucana, e che il presidio ospedaliero di Venosa è stato indicato come luogo dove ubicare il nuovo Ospedale di Comunità e la Centrale Operativa Territoriale (COT). Si spera che possano essere garantiti ai cittadini di Venosa, e non solo, tutti i servizi necessari al fine di garantire risposte tempestive ed adeguate.