Il Presidente del Tribunale dei Diritti e dei Doveri Del Medico di Matera, Alberto Fragasso esprime alcune riflessioni dopo l’incontro sul riordino del sistema sanitario regionale promosso venerdì scorso a Matera. Di seguito la nota integrale.
Venerdì ha avuto luogo nell’auditorium dell’ospedale di Matera un incontro-dibattito promosso dall’assessore alla Salute e Politiche Sociali Rocco Leone e dai consiglieri regionali Acito, Quarto, Vizzziello, con i gli operatori sanitari e la cittadinanza sul tema della riorganizzazione del sistema sanitario regionale. L’assessore Leone nel suo intervento ha evidenziato come negli ultimi anni si sia realizzato un significativo incremento dell’emigrazione sanitaria nella nostra ASM, in particolare a favore della vicina Regione Puglia. Nel seguito gli interventi del direttore generale del Dipartimento Ernesto Esposito, dei consiglieri regionali di maggioranza e del consigliere Perrino. Il successivo dibattito, in assenza di un moderatore e talora di moderazione, ha comunque reso manifesto un evidente disagio degli operatori sanitari di Matera e Provincia nonché dei cittadini intervenuti, relativo alla locale situazione sanitaria.
Il Tribunale dei Diritti e dei Doveri Del Medico di Matera:
• Ringrazia l’assessore per aver promosso un incontro-dibattito su tale tema, dando ai presenti la possibilità di esprimere la propria opinione;
• Rileva che l’incremento dell’emigrazione sanitaria sia da attribuire prevalentemente alla politica di tagli indiscriminati e di mortificazione del personale sanitario della ASM operato dalle precedenti amministrazioni;
• Ritiene che principale argine all’emigrazione sanitaria verso la vicina Puglia sia l’ospedale di Matera che, per motivazioni sia storiche che geografiche, ha una naturale vocazione per l’area murgiana e che deve essere restituito al ruolo che gli compete;
• Chiede quale sarà il ruolo dell’Ospedale Madonna delle Grazie nella istituenda Facoltà di Medicina della Regione Basilicata;
• Valuta in via non pregiudiziale, l’ipotesi di accorpamento delle attuali aziende sanitarie regionali in due realtà, una ospedaliera ed una territoriale; tale ipotesi deve però rispondere alle esigenze che emergono dai recenti eventi epidemici, nonché di una realtà geografica estesa, complessa ed articolata come quella lucana;
• Si sottolinea pertanto, raccogliendo l’invito dell’assessore Leone, la necessità di ulteriori incontri con le associazioni degli operatori sanitari al fine di approfondire la tematica in oggetto .