Giovedi 24 novembre 2022 dalle 8.30 alle 13.30 nella Sala Cinema dell’Azienda Sanitaria in via Montescaglioso a Matera è in programma il corso Asm sul tema “Salute, cultura e differenze di genere”, nell’ambito delle iniziative del Comitato Unico di Garanzia in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e con il patrocino dell’Ufficio della Consigliera regionale di Parità, della Commissione Regionale Pari Opportunità,dell’Ordine degli Psicologi,dell’Ordine dei Medici
L’evento affronterà i temi della salute di Genere, un approccio alla salute che, nella diagnosi, terapia e prevenzione, tiene conto del “sesso” e del “genere”, cioè non soltanto delle variabili biologiche ma anche di quelle ambientali, culturali e socio-economiche. Un approccio volto a garantire principi di “personalizzazione”, “appropriatezza” ed “equità”. Per troppo tempo infatti, le malattie, la loro prevenzione e terapia sono state studiate prevalentemente su casistiche del solo sesso maschile, sottovalutando le peculiarità biologico-ormonali e anatomiche proprie delle donne.La Medicina di Genere è stata chiamata a limitare disuguaglianze di studio, attenzione e trattamento che fino ad oggi sono state a carico delle donne. Il 13 giugno 2019 è stato firmato dal ministro della Salute Giulia Grillo il decreto con cui viene adottato il Piano per l’applicazione e la diffusione della Medicina di Genere, previsto dall’articolo 3 della Legge 3/2018, approvato in Conferenza Stato-Regioni lo scorso 30 maggio. Si tratta di una data molto importante che pone l’Italia all’avanguardia in Europa nel campo della Medicina di Genere.Il tema ci pone di fronte alla necessità della integrazione trasversale di specialità e competenze professionali , affinché si formi una cultura e una presa in carico della persona che tenga presente le differenze di genere, non solo sotto l’aspetto anatomo-fisiologico, ma anche delle differenze biologico-funzionali, psicologiche, sociali e culturali, oltre che ovviamente di risposta alle cure .Un investimento culturale, che porterà all’innovazione e alla sostenibilità delle cure, consegnando un modello di integrazione socio-sanitaria.Alla presentazione del corso da parte della Presidente del CUG Maria Antonietta Amoroso seguirà la relazione della dr.Concetta Laurentaci della UOC Medicina Fisica e Riabilitazione sul tema “La Medicina di Genere: percorso per l’appropriatezza diagnostica e terapeutica”. La dr.Immacolata Brucoli della UOSD Oncologia medica affronterà la tematica della “La malattia oncologica in un’ottica di genere”,mentre la dr.Wanda Cifarelli ,psiconcologa ,si soffermerà su “Psiconcologia:intervento psicologico nella prevenzione,diagnosi e trattamento”.La dr.Camilla Iannuzziello Tossicologa SerD Policoro tratterà “La prospettiva di genere nelle dipendenze patologiche”.La dr.Giovanna Di Pede responsabile UOSD DCA tratterà il tema “DCA e Covid 19 ” con la dr.M.Antonella Celani psicologa e psicoterapeuta del Servizio.
La Salute di Genere è un approccio alla salute che, nella diagnosi, terapia e prevenzione, tiene conto del “sesso” e del “genere”, cioè non soltanto delle variabili biologiche ma anche di quelle ambientali, culturali e socio-economiche. Un approccio volto a garantire principi di “personalizzazione”, “appropriatezza” ed “equità”. Per troppo tempo le malattie, la loro prevenzione e terapia sono state studiate prevalentemente su casistiche del solo sesso maschile, sottovalutando le peculiarità biologico-ormonali e anatomiche proprie delle donne. E’ la Medicina di Genere che è stata chiamata a a limitare disuguaglianze di studio, attenzione e trattamento che fino ad oggi sono state a carico delle donne. Non costruendo una medicina al femminile e una al maschile, ma applicando il concetto di diversità per garantire a tutti, donne e uomini, il miglior trattamento possibile in funzione della specificità di genere. Il 13 giugno 2019 è stato firmato dal ministro della Salute Giulia Grillo il decreto con cui viene adottato il Piano per l’applicazione e la diffusione della Medicina di Genere, previsto dall’articolo 3 della Legge 3/2018, approvato in Conferenza Stato-Regioni lo scorso 30 maggio. Si tratta di una data molto importante che pone l’Italia all’avanguardia in Europa nel campo della Medicina di Genere.
L’esigenza di questo nuovo punto di vista, da includere in tutte le specialità mediche, nasce dalla crescente consapevolezza delle differenze associate al genere, con il fine ultimo di garantire ad ogni persona, sia uomo che donna, la migliore cura, rafforzando ulteriormente il concetto di “centralità del paziente” e di “personalizzazione delle terapie”.L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce il “genere” come il risultato di criteri costruiti su parametri sociali circa il comportamento, le azioni e i ruoli attribuiti ad un sesso e come elemento portante per la promozione della salute.
Pertanto, in base a tali indicazioni, si definisce “medicina di genere” lo studio dell’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso) e socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona. Con l’approvazione di tale Piano per la prima volta in Italia viene inserito il concetto di “genere” nella medicina, al fine di garantire in modo omogeneo sul territorio nazionale la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale. Nell’era della medicina personalizzata risulta quanto mai importante, anzi direi indispensabile, tenere conto delle numerose differenze osservate tra uomini e donne.
Il Piano è nato dall’impegno congiunto del Ministero della Salute e del Centro di riferimento per la Medicina di Genere dell’Istituto Superiore di Sanità con la collaborazione di un Tavolo tecnico-scientifico di esperti regionali in Medicina di Genere e dei referenti per la Medicina di Genere della rete degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) nonché di AIFA e AGENAS. Oltre alla descrizione dello stato dell’arte della Medicina di Genere a livello nazionale e internazionale, il Piano indica gli obiettivi strategici, gli attori coinvolti e le azioni previste per una reale applicazione di un approccio di genere in sanità nelle quattro aree d’intervento previste dalla legge:
· Percorsi clinici di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione
· Ricerca e innovazione
· Formazione
· Comunicazione
Si comprende come sia necessaria una integrazione trasversale di specialità e competenze professionali , affinché si formi una cultura e una presa in carico della persona che tenga presente le differenze di genere, non solo sotto l’aspetto anatomo-fisiologico, ma anche delle differenze biologico-funzionali, psicologiche, sociali e culturali, oltre che ovviamente di risposta alle cure . Dalla Medicina di Genere alla Medicina Gender Oriented o specifica con la sua dimensione multdisciplinare,trasversale a tutte le specializzazioni mediche e a tutte le professioni sanitarie. Un investimento culturale, che porterà all’innovazione e alla sostenibilità delle cure, consegnando un modello di integrazione socio-sanitaria
Aree e obiettivi formativi per ECM
Obiettivo tecnico-professionale : n.18 (Contenuti tecnico professionali specifici per ciascuna professione…)
Destinatari: 100 (per tutte le figure sanitarie)
PROGRAMMA
Ore 08.30 – Registrazione partecipanti
Ore 09.00 – Saluti istituzionali
Presentazione del Corso Maria Antonietta Amoroso
Ore 09.30
La Medicina di Genere: percorso per l’appropriatezza diagnostica e terapeutica
Concetta Laurentaci Dirigente medico Unità Operativa Complessa
“Medicina Fisica e Riabilitazione”
ore 10.00
La malattia oncologica in un’ottica di genere
Immacolata Brucoli Dirigente medico UOSD Oncologia medica
Ore 10.30
Psiconcologia:intervento psicologico nella prevenzione,diagnosi e trattamento
dr.Wanda Cifarelli Psicologa Psicoterapeuta EMDR psiconcologa
ore 11.00
La prospettiva di genere nelle dipendenze patologiche
dr.Camilla Iannuzziello Tossicologa SerD Policoro
Ore 11.30 pausa
ore 12.00
DCA e Covid – 19
dr. Di Pede Psichiatra responsabile UOSD DCA
dr. Maria Antonella Celani psicologa psicoterapeuta Servizio DCA ASM
ore 13.00 Discussione
ore 13.30 Questionario ECM