Oggi la nuova dialisi a Tinchi, domani – in verità un domani ancora lontano – la radioterapia a Matera: manca una vera programmazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie nel Materano mentre si continua a procedere alla sistemazione di “pezzi” di sanità, più o meno secondo i tempi dettati dalla burocrazia, senza una visione complessiva ed univoca sui bisogni dell’utenza materana. E’ il giudizio del vice presidente del Consiglio Regionale Paolo Castelluccio (Fi) per il quale ovviamente la prossima apertura di una struttura all’avanguardia, con macchinari moderni per la dialisi che, unitamente ai lavori di ristrutturazione dell’edificio centrale, consentiranno un rilancio dell’Ospedale di Tinchi, è un’ottima notizia che però non basta ad assolvere la Giunta Regionale e l’Assessore alla Salute dai ritardi, le inadempienze, le sottovalutazioni per tutto il resto. E’ come se si volesse affrontare il problema dell’adeguamento del sistema sanitario sul territorio con interventi episodici. La verità è che il piano di riorganizzazione del sistema sanitario regionale, contenuto nel Piano Regionale Salute, non può sacrificare l’ospedale di Matera e mortificare gli altri ospedali della provincia di Matera e con essi prestazioni e servizi essenziali per la salute di quelle comunità in nome di una stretta economica e di alcuni indicatori a discapito di altri. Anzi il primato della Basilicata per la ‘fuga’ da ospedali e strutture sanitarie regionali e il secondo posto per ‘inefficienza sanitaria’, secondo i dati dell’indagine Demoskopika – aggiunge – dovrebbero convincere che continuare con provvedimenti slegati da una strategia di reale programmazione su scala regionale non può dare risultati nemmeno nell’obiettivo minimo di riduzione della spesa sanitaria con il taglio di sprechi e spese superflue. Per dare sicurezza ad operatori della sanità ed utenza inoltre è indispensabile che si spieghi, senza trincerarsi dietro i numeri, come la rete unica ospedaliera della Basilicata non produrrà riduzione di prestazioni e di conseguenza occupazione medica, infermieristica, tecnica ed amministrativa nell’ospedale di Policoro che serve un’utenza extraregionale sempre più ampia e nei presidi ospedalieri di Tinchi, Tricarico e Stigliano. E’ troppo facile nel caso dei presidi territoriali enunciare i principi dell’attuazione di un modello distrettuale con una implementazione dei Distretti della Salute e del potenziamento della rete dell’emergenza territoriale senza entrare nel merito di come in pratica si procede procedere.
Ed è sempre atteso alla prova del nove l’impegno enucleato da Presidente della Giunta ed Assessore di ‘non declassare’ l’ospedale di Policoro dopo l’accentramento di competenze in quello di Matera come non è ancora chiara, come ha evidenziato l’Ugl in occasione della recente audizione in Quarta Commissione, l’esatta valenza che avranno gli ospedali di Policoro e di Matera dopo il 2019.
Ott 03