Sanità e pensioni nei piani del nuovo governo nazionale. Sono stati questi i temi al centro del direttivo dello Spi Cgil Basilicata che si è svolto a Potenza. In particolare preoccupano, e non poco, le dichiarazioni del ministro e sottosegretario alla Salute che “frenano” sull’apertura delle case della comunità e lo sviluppo dell’assistenza territoriale. Gli investimenti e la riforma dell’assistenza territoriale (DM 77/2022) decisi con il Pnrr – pur con i limiti presenti, a partire dalla carenza di personale – sono indispensabili: riconoscono che nell’ambito di un modello di sanità pubblico e universale, i servizi sociali e sanitari integrati e di prossimità, sono i più appropriati fattori di prevenzione e di cura, essendo aperti e organizzati nei luoghi della vita quotidiana delle persone, e che agiscono anche sui determinanti di salute. Ciò vale in special modo per le persone anziane non autosufficienti, che già nella pandemia hanno più sofferto della debolezza dell’attuale sistema di servizi nel territorio e che si aspettano ora siano accelerati e non frenati i progetti di sviluppo dell’assistenza socio sanitaria territoriale. E ci si aspetta dal Parlamento la rapida approvazione del disegno di legge sulla non autosufficienza, approvato il 10 ottobre dal governo uscente, che rappresenta l’altra scadenza prevista nel Pnrr collegata allo sviluppo delle case della comunità e dell’assistenza domiciliare.
“Come già ribadito – afferma il segretario generale dello Spi Cgil Basilicata, Nicola Allegretti – la legge, senza l’impegno dei territori, non troverà piena applicazione. Per questo chiediamo al governo regionale un incontro urgente per discutere i punti del DM 77/20 e di aprire un confronto sulla sanità lucana che vive un momento non certo facile tra carenza di personale, lunghe liste di attesa e migrazione sanitaria verso altre regioni. Chiediamo nuovamente di finanziare la legge regionale 29 del 2017 in materia di promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale e rimasta disapplicata. Sono troppe le istanze inevase, sulla base delle quali lo Spi Cgil parteciperà non solo alla mobilitazione nazionale dei pensionati il 16 dicembre a Roma, ma anche alla manifestazione regionale lo stesso giorno a Potenza indetta dai sindacati confederali di Cgil e Uil contro la manovra finanziaria”.
Rispetto a quest’ultimo punto Allegretti afferma: “La rivalutazione delle pensioni colpisce le fasce più deboli, uomini e donne che hanno lavorato duramente per una vita versando tutti i contributi e sostegno concreto anche per i propri figli, che pur lavorando non riescono a raggiungere un reddito dignitoso. Senza alcun confronto con il sindacato, il governo si appresta ad approvare un riforma iniqua e sbagliata, che colpirà ancora più duramente il Sud che già vive un’emergenza sociale, economica e occupazionale pesantissima”.