Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 14 voti favorevoli di Pd, Cd, Pp, Udc, Psi, e Pace del Gm e 2 voti contrari di Pdl-Fi e Romaniello del Gm) un disegno di legge della Giunta regionale che modifica alcune norme in materia di sanità. Si tratta delle leggi regionali n. 53/2015 (Disposizioni urgenti per l’applicazione dell’art.14 della legge n.161/14) e della legge regionale n.16/2012 (Disposizioni in materia di personale del servizio sanitario regionale).
Con la modifica alla legge regionale n.53/2015 il termine per l’adozione dei provvedimenti di riorganizzazione e di razionalizzazione delle strutture e dei servizi delle aziende e degli enti sanitari del Servizio sanitario regionale viene spostato dal 31/7/2016 al 31/12/2016. Ciò al fine di garantire la piena attuazione di quanto previsto dall’articolo 14 della legge n. 161/2014 (Disposizioni in materia di orario di lavoro del personale delle aree dirigenziali e del ruolo sanitario del Servizio sanitario nazionale – recepimento norme comunitarie), e di assicurare la continuità nell’erogazione dei servizi sanitari dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l’ottimale funzionamento delle strutture.
Per quanto concerne la legge regionale n. 16/2012 viene abrogata una disposizione inerente la previsione del tetto di spesa per il personale, parametrato alla spesa dell’anno precedente, in quanto questa norma è superata dalla diversa impostazione contenuta nella legge regionale n. 5/2016 che trasferisce in capo alla responsabilità della Giunta regionale la decisione in ordine ai limiti annuali di spesa per il personale di ciascuna Azienda sanitaria.
Nel dibattito che ha preceduto il voto sono intervenuti i consiglieri Napoli (Pdl-Fi, Romaniello e Pace (Gm), Santarsiero, Lacorazza e Cifarelli (Pd), Bradascio (Pp) e il presidente della Regione Pittella.
Su proposta di Lacorazza approvato a maggioranza (con 14 voti favorevoli di Pd, Cd, Pp, Udc, Psi, e Pace del Gm e 2 astensioni di Pdl-Fi e Romaniello del Gm) anche un ordine del giorno, collegato al disegno di legge, che impegna il presidente della Regione a presentare alla competente Commissione consiliare, in sede di discussione del riordino del Servizio sanitario regionale, “una prima proposta generale di programmazione amministrativo – sanitaria con la quale si definiscano ruolo, funzioni e prestazioni da erogare, nel rispetto delle normative vigenti, in ogni singolo presidio ospedaliero per acuti della Regione Basilicata oggetto del riordino, nonché del Crob e dei presidi ospedalieri distrettuali”.
Pittella su riordino sanità: lucani meritano riforma.
Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, è intervenuto nel dibattito in Consiglio sul ddl 105 del 2016 “modifica a norme in materia di Sanità”, esprimendo un giudizio positivo sull’operato della maggioranza e del governo regionale.
“Desidero esprimere il senso di fierezza che una maggioranza e un Governo provano in un momento difficile come quello che viviamo, nel portare avanti tra le tante emergenze, tutte affrontate e moltissime risolte o quasi, anche quella del riordino del sistema sanitario, che per antonomasia è terreno difficile, arduo, irto di insidie, scollegato dal consenso. Anzi, terreno così impervio da far desistere anche i più audaci”. Così, il governatore lucano, Marcello Pittella, intervenendo in aula nel dibattito prima dell’approvazione di una legge che proroga di sei mesi il termine entro il quale dovrà essere varata la riorganizzazione del Servizio sanitario regionale.
“Abbiamo affrontato il riordino – ha proseguito il presidente – con molta determinazione, parlando la lingua della sincerità e della verità ai cittadini, recuperando ritardi che a volte non sono nemmeno imputabili personalmente alle singole persone, ma alla difficoltà nel trattare una materia complessa come quella del sistema sanitario. I ritardi – ha ammesso – ci sono stati, ma non è evocandoli che si costruisce la storia di una frontiera nuova, anche inedita, nel dare risposta alla domanda di salute. Abbiamo agito imprimendo un’accelerazione ed anche un nuovo approccio, che ci consegna la cifra vera dell’esercizio della rappresentanza nei confronti dei cittadini. Abbiamo provato – ha detto ancora Pittella – ad annunciare un percorso, un cronoprogramma utile nell’affrontare una riforma complessa. Abbiamo fatto passi in avanti, sapendo che leggi magari prorogate o disattese sono piombate come un macigno sul nostro tavolo e hanno determinato una non possibilità di deroga ulteriore. Non si può fare tutto questo con una bacchetta magica: se qualcuno ci riesce sono pronto a farmi sostituire. Se non ci riesce ed ama utilizzare argomenti complessi e difficili, da questo tentativo mi dissocio. Ho sempre detto, che non è tempo di applausi, per nessuno. Proverei a dire, magari, che non è neanche il tempo dei fischietti. Ci sono ancora criticità in alcuni ambiti, in alcuni settori. Pensare di non guardarli è un po’ la sindrome di Grimilde (il guardarsi allo specchio senza piacersi più, ndr.), non possiamo non porci il tema di che cosa possiamo fare. Dobbiamo consegnare ai cittadini lucani – ha concluso – una riforma che meritano”.